Quando qualcuno mi chiede consiglio continuo a dire che dovrebbe andare avanti, crescere. Voltare pagina. Alcuni lo fanno, alcuni riescono a lasciarsi tutto alle spalle. A Cambiare. Noi no. Io no.
Non avevo niente prima. Poi è arrivato questo: questo lavoro, questa famiglia. E mi ha reso una persona migliore. E anche se loro sono andati io cerco ancora di essere migliore.
Dovrei dire “sono tornato”, probabilmente, ma in realtà non me ne sono mai veramente andato del tutto. Sono stati una manciata di mesi strani questi di Niente Da Dire.
Intanto, se volete delle rassicurazioni, a questo link troverete la nostra linea editoriale, ci troverete qui ogni 15 del mesee a ogni Lucca avrete una rivista cartacea.
Come nei vostri serial preferiti, alla fine torna tutto alla normalità.
Anzi tutto cambia, si espande e prende peso (come direbbe il mio dietologo), questa nuova battaglia fa parte sempre della stessa guerra. Come quando, dopo anni di pupazzi distrutti, i Power Ranger acquisiscono una nuova arma luminosa o le Guerriere Sailor un nuovo colpo.
Siamo tutti elettrizzati. Siamo arrivati al momento giusto, sia per noi che per voi.
Presto dovremo affrontare la scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile.
Non parlo di elezioni, di voti, parlo del tipo di decisioni che fanno capire chi sei.
Non si tratta più di politica, ma la questione è morale, non si parla di semplici partiti, o idee, opposte, la questione è scegliere per l’oppressione oppure no.
Di decidere come agire quando vedremo una ingiustizia legalizzata, di scegliere cosa scrivere, come comportarci, cosa pensare nonostante tutto.
Allora capiremo meglio la forza di noi stessi, di cosa siamo capaci di sopportare.
Come possiamo parlare di Game Of Thrones? Di Godzilla, come possiamo fare recensioni di giochi da tavolo? Come possiamo fare solo quello ignorando ciò che sta accadendo?
Niente Da Dire, io, la sua redazione, vuole alzarsi la mattina sapendo di potersi guardare allo specchio, con la precisa consapevolezza di seguire dettami morali lontani dall’oppressione e questo non perché facciamo parte di una idea politica ma, semplicemente, perché è il nostro cuore a dircelo.
Il nostro cuore che mancherebbe un colpo sapendo di avere tanto seguito, tanta risonanza e usare questo eco solo per parlare di Spider-Man.
Parleremo lo stesso del tessiragnatele, ma Peter Parker è un veicolo per arrivare ad altro, per cercare di combattere questa oppressione, perché quando puoi fare informazione e non la fai e poi nel mondo succede qualcosa del genere, è anche colpa tua se è successa.
Siamo arrivati al momento giusto, sia per noi che per voi. Siamo arrivati nell’attimo nel quale le ciotole della cucina sfottono lo scolapasta perché non è efficiente come loro nel contenere il cibo. Le ciotole ignorano il destino dello scolapasta, la sua funzione, lo paragonano alla loro percezione ristretta e lo considerano un fallito.
Questa è la situazione, ci son troppe porcellane che dallo scaffale deridono ciò che pare diverso e forse noi, e voi lettori, potremo fare la differenza.
Perché, per tutti, il Destino prima o poi arriva, puoi cercare di sfuggirgli, nasconderti nel buio, ma alla fine, eccoci qui. Niente Da Dire.
Abbiamo un traguardo alto, altissimo, impossibile e non scenderò mai a compromessi, non vi prometto che non commetterò mai errori, che non cadrò, vi prometto che non finirò mai di combattere per mostrare alle ciotole un altro punto di vista.
I sacrifici più grandi richiedono le volontà più ferrea, e scegliere di combattere una guerra infinita è una scelta che ho fatto tempo fa e non cederò di un passo.
Niente Da Dire, da qualche ora è on line e non passerà giorno nel quale non scriveremo quello in cui crediamo.
Quando non puoi parlare, quando ti dicono che non puoi farlo. Scrivi.