Bugie d’aprile: musica e sentimenti

Bugie d’aprile… Tema e periodo non potevano cadere più a perfezione.
 Your lie in April, in originale intitolato 四月は君の嘘 (Shigatsu wa Kimi no Uso), è un’opera che ha conquistato e infranto milioni di cuori, sia nella versione animata sia in quella cartacea.
Il manga è opera di Arakawa Naoshi, che già di per sé è intenso, ma l’impatto maggiore è quello dell’anime in quanto la parte musicale lo rende indimenticabile.

Una storia semplice, ma complessa… O complessa, ma semplice

La storia ruota attorno a Arima Kousei, un giovane prodigio del pianoforte che perde la capacità di sentire la musica dopo la morte della madre. La sua vita sembra essere priva di significato, immerso in una monotona routine priva di emozioni, finché non incontra una ragazza di nome Kaori Miyazono, che scopre essere una violinista. Kaori è una ragazza vivace, spensierata e piena di passione per la musica. La sua energia travolgente riesce a risvegliare in Kousei la voglia di suonare ancora. Tuttavia, la loro relazione va ben oltre la musica.

Bugie d’aprile: Kousei e Kaori, ma non solo

I protagonisti sono entrambi costruiti molto bene, nel loro dolore e nelle loro imperfezioni. Ma anche nel modo in cui noi, spettatori, possiamo relazionarci con i loro comportamenti ed emozioni, nonostante il background non sia lo stesso.

Arima riflette sul proprio passato e sulla relazione con la madre, tema centrale nel racconto. La sua crescita emotiva è uno dei motori principali della trama.

Kaori, invece, è il cuore pulsante. La sua personalità, a tratti sopra le righe, rappresenta il contrasto con l’introspezione e la tristezza di Kousei. La sua passione per la musica e il suo atteggiamento ottimista influenzano positivamente il ragazzo, ma anche gli spettatori, rendendo il loro legame un simbolo di speranza e di forza.

I personaggi secondari come Tsubaki Sawabe e Ryota Watari, l’amica d’infanzia e il compagno di squadra di Kousei, contribuiscono a sviluppare la trama e a farci riflettere sulle sfaccettature dell’animo umano.

La Musica non mente

E poi viene lei, la musica.
Gioca un ruolo fondamentale sia nella storia sia come chiave emozionale per scatenare una reazione dentro di noi.
Le performance di pianoforte e violino sono un mezzo per esprimere emozioni che vanno al di là delle parole. Le composizioni classiche, tra cui Clair de Lune di Debussy e River Flows in You di Yiruma, sono interpretate magistralmente dai personaggi e diventano simboli di libertà, sofferenza, speranza e amore.
Rappresenta il risveglio dei sentimenti più profondi. Ogni nota, ogni accento, è un messaggio potente che tocca il cuore e accompagna la crescita interiore dei personaggi e stimola la nostra riflessione su chi siamo e ciò che vogliamo.

Il dolore e la forza

La serie esplora la difficoltà di affrontare il dolore, di come, a volte, ci si senta bloccati e si faccia fatica a capire come uscirne, come tornare in controllo di sé stessi.
La musica, in tutto questo, può essere un mezzo di guarigione.

La morte aleggia, sempre presente in qualche modo. Ma non presente in maniera tragica, sebbene stringa il cuore in una morsa. I giapponesi sono sempre stati particolarmente capaci di raccontare la morte in maniera malinconica e nostalgica, ammantandola di un velo delicato.
Viene trattata come una parte naturale della vita, che può essere accettata e compresa grazie alla bellezza della musica e alla connessione con gli altri.

L’amore non corrisposto, la crescita personale e la scoperta di sé sono altre tematiche che emergono lungo il corso della serie, permettendo a ciascun spettatore di identificarsi con i protagonisti.

Bugie d’aprile affronta con delicatezza le emozioni umane più complesse, regalando uno sguardo profondo e intimo nell’animo di quei personaggi che, senza fatica, potremmo essere noi.

Se non vi è ancora capitato di vederlo, ve lo consiglio caldamente, non ve ne pentirete.
Poi fatemi sapere cosa ne pensate!

Stay kind,
Monigiri

Monica Fumagalli
Monica Fumagalli
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