Siamo a dicembre e ciò che ci viene in mente quando pensiamo a questo mese, bè lo ammetto, quello che mi viene in mente pensando a questo mese, sono la neve, il natale e cibo che riscaldi il corpo infreddolito. E visto che mi piace particolarmente parlare di piatti gustosi che danno felicità, voglio addentrarmi un po’ di più nella cultura culinaria di una zona del Giappone che ritengo molto affascinante: l’Hokkaido.
Hokkaido
Abbiamo a che fare con una delle quattro isole principali del Paese (insieme a Honshu, Shikoku e Kyushu, che da ricordare sono come i nani di Biancaneve), la più a Nord famosa per le terme, i festival della neve e dove la più grande comunità di Ainu esistente. Tutta l’isola è un’unica enorme prefettura, a differenza delle altre che sono suddivise in più prefetture differenti, e il suo capoluogo è Sapporo.
Questo come introduzione, ma, come dicevo, quello di cui mi interessa raccontare oggi è il cibo. Ho scelto alcuni piatti che sono particolarmente rappresentativi, nella speranza che ti aumenti la salivazione e ti si scateni una fame tanto intensa quanto quella che mi ha colpito scrivendo questo pezzo. Ma non è finita qui, infatti ci sono alcune curiosità che gravitano intorno all’argomento che non volevo lasciare fuori e che troverai verso la fine del mio sproloquio. Bè cominciamo, ecco le cinque pietanze scelte:
- Kaisen don
- Hokkaido ramen
- Ishikari nabe
- JingisukanSoft cream
Kaisen don
Cominciamo dalle basi. Don è l’abbreviazione di donburi, ovvero una ciotola solitamente colma di riso, su cui vengono poggiati diversi ingredienti e salse. In questo caso “kaisen” ovvero frutti di mare, ma non solo. Essendo Hokkaido una zona circondata da mari e oceani, cosa c’è di meglio del pescato fresco? Infatti come topping viene spesso aggiunto sashimi di salmone grasso, gambe di granchio (hai mai visto un granchio del nord del Giappone? Sono enormi!), ricci di mare, ikura -uova di salmone – e tanto altro. Il posto migliore per provare questa delizia è andare a mangiarla direttamente nei principali mercati della città, consigliato a colazione perché il pesce è il più fresco della giornata.
Hokkaido ramen
Appuntati questi nomi: Sapporo, Hakodate, Ashikawa. Sono le tre principali capitali del ramen dell’Hokkaido, ognuna con le sue particolarità. Il primo è un miso ramen con pasta spessa, decorato con mais, a volte cape sante e burro. Sì al nord mettono un dado di burro sul ramen, che si scioglie col calore del brodo. Una goduria totale. Il secondo è uno shio ramen, dove shio sta per sale, quindi avrà un brodo saporito, spesso di pollo con qualche aggiunta di maiale. La pasta all’interno sarà più sottile. Il terzo è invece uno shoyu ramen, quindi un brodo tipico con salsa di soia, e poi pollo, frutti di mare e ossa di maiale. La pasta è leggermente gommosa ma sempre sottile.
Ishikari nabe
Ishikari è il più lungo fiume che scorre in Hokkaido. Il nabe è un piatto da condividere con una pentola (nabe) posta su un fornelletto al centro della tavola, colma di brodo in cui si intingono gli ingredienti da mangiare. In quello tipico di questa zona il brodo è a base di miso, con verdure invernali come verza o cavolo cappuccio, daikon, carote, shiitake e porri. Poi salmone e tofu. Nato come una specie di stufato che si preparavano i pescatori, oggi è un piatto tipico invernale da consumare in gruppo.
Jingisukan
In realtà chiamato Genghis Khan BBQ ma poi traslitterato Jingisukan, è un piatto a base di montone e agnello, che vi assicuro non si trovano spesso in Giappone. Gli ingredienti, che oltre la carne appena citata sono zucca kabocha, germogli di soia e verza, vengon cotti su una piastra a forma di elmo, irrorati con una salsa particolare. Si dice che questa pietanza si chiami così perché i guerrieri mongoli grigliavano la carne nei loro elmi.
Soft cream
Non il nostro fantastico gelato, ma una versione più soffice e vellutata, questo è il soft cream giapponese. Quello che puoi trovare in Hokkaido ha un sapore e una consistenza corposa con un gusto di latte particolarmente accentato, così quello della crema. Indipendentemente dal gusto che scegli, ci sono anche quelli meno comuni come riccio di mare o inchiostro di seppia, il sapore sarà ricco e denso. Indimenticabile.
Curiosità n°1: i prodotti caseari
Poiché, a differenza della maggior parte del resto del Paese, l’Hokkaido ha a disposizione delle zone rurale abbastanza estese, e quindi produce quasi metà dei prodotti caseari del Giappone. Il 60% del latte prodotto viene bevuto, il resto è per burro (sì quello del ramen di prima), formaggio, yogurt e soft cream (idem). Questi prodotti sono molto famosi in tutto il territorio giapponese per la loro bontà, e vengono tenuti in gran considerazione.
Curiosità n°2: i meloni
Per la stessa motivazione legata al latte, l’Hokkaido ha una buona produzione di frutta e verdura. Tra questi uno delle colture più importanti è quella dei meloni yubari, pensa che uno di questi frutti, nel 2019, è stato venduto ad un’asta per 5 milioni di yen (che sono circa 35.000 euro)! Ti starai chiedendo perché immagino, te lo spiego subito. Questo melone, per essere autentico, può essere coltivato solo nella città di Yubari e colto solo tra fine maggio e inizio agosto. I campi che li ospitano non sono tanti e quando uno viene utilizzato un anno non può essere sfruttato quello dopo. Inoltre vanno mangiati in fretta perché non possono essere conservati a lungo altrimenti vanno a male, quindi è quasi impossibile trasportarli. Insomma, se vuoi provarlo dovrai fare un viaggetto un po’ lungo.
Curiosità °3: la birra
La Sapporo beer è una delle marche più conosciute del Giappone, fondata in Hokkaido nel 1876, ovvero praticamente una delle prime. Nella capitale puoi visitare il Sapporo Beer Museum, in cui ti verrà raccontata la storia di questa birra, seguita da una degustazione. Se ti piace questa bevanda alcolica potrebbe essere una viaggio interessante.
Insomma, l’Hokkaido ha molto da offrire, è una zona del Giappone tutta da scoprire.
Andiamo?
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Love, Monigiri