Ci risiamo.
Lo sentite? Era dell’aria da tipo il 10 novembre o giù di lì. Natale sta arrivando, e non è che per tutti sia una festa. Certe persone pronunciano questa frase con lo stesso reverenziale timore con cui a casa Stark bisbigliavano sottovoce “The winter is coming”, soltanto che in questo caso il pericolo non sono gli Stranieri ma i parenti.
La caccia al regalo perfetto parte come sempre in gran ritardo. Forse è per questo che ogni anno l’annuncio del Natale arriva un po’ prima della stagione precedente; lo fanno per i ritardatari che, nonostante le buone intenzioni, finiscono con l’intraprendere la corsa ai regali solo negli ultimi cinque giorni. Il sistema, la televisione e le amministrazioni comunali con le luminarie già pronte, ci provano ad avvisarci. Prima ce lo sussurrano all’orecchio e poi sempre più forte fino a che non diventa un coro da stadio che intona: “Chi ha tempo, non aspetti tempo.” Molte persone in realtà sentono l’ammiraglio Akbar urlare “It’s a trap!” ma ci siamo capiti.
Il Natale, le corse, i regali
Avvertiamo nel profondo che qualcosa è irrimediabilmente cambiato e siamo stanchi prima ancora di iniziare a correre. Siamo circondati da tante versioni più o meno edulcorate di Scrooge. Quelli che per intenderci dichiarano che il Natale sia tutta una sciocchezza e che regali non ne fanno. Alla fine però li sorprendiamo con il sacco in spalla, lasciandoci lì a domandarci cosa ci sia successo? Lo amavamo così tanto il Natale una volta. Anche noi abbiamo delle persone a cui vogliamo dimostrare il nostro affetto e quella sciarpa abbinata al berretto con il pon-pon, non è proprio il modo migliore di farlo. Perché non ci abbiamo pensato prima e meglio? Perché in maniera inversamente proporzionale all’avvio delle campagne Natalizie, iniziano la cerca al regalo così tardi e così male?
Forse la colpa è delle allergie. Si esatto. Le allergie. È un fatto noto che non tutte le forme allergiche sono congenite. Alcune si sviluppano avanti negli anni, magari a causa dell’abuso nei confronti di un certo cibo o prodotto. Ad esempio, fino a ieri affondavamo le mani nella burrata e oggi siamo intolleranti ai latticini. Non è bello se sei uno che esce pazzo per i formaggi. Magari per il Natale è la stessa cosa. Con l’avanzare degli anni abbiamo sviluppato un’intolleranza ai film natalizi, le pubblicità della Bauli, “Last Christmas” degli Wham, le decorazioni e i regali. Sono piuttosto sicuro che quando eravamo bambini non fosse così. La magia del natale era un campo di energia che permeava ogni cosa, altro che Luke Skywalker. Era inossidabile e desiderata.
Abuso del Natale, da amore ad allergia
Eppure come è evidente, al pari delle cause che ci hanno costretto al cibo senza glutine, forse abbiamo abusato del Natale; ne siamo stati troppo ingordi da bambini e alla fine ecco che, di punto in bianco, spunta una intossicante allergia. Abbiamo fatto anche i test per essere sicuri e l’anima ci si è riempita di bolle. Non ci resta che trovare un modo di superare indenni le feste, magari pensando ai pochi lati positivi a cui possiamo ancora aggrapparci.
I cenoni!
di Alessandro Felisi