Letteratura natalizia: la magia delle storie che scaldano il cuore

Il Natale è molto più di una festa. È come un puzzle di immagini, profumi, suoni e luci che creano un’atmosfera unica. Ogni anno, riscopriamo questo periodo come si fa con un libro a cui teniamo molto. Un vecchio libro, con una copertina di pelle, ormai usurata.

Un po’ come se fosse un viaggio di ritorno verso casa. Ogni anno ci ripromettiamo che sarà diverso, ma ci sono delle cose che non cambiano mai.

La magia del Natale ha origini antiche, in parte pagane e in parte cristiane. Si celebra il solstizio d’inverno, il ritorno della luce e la speranza di un nuovo inizio. Accanto a queste luci che illuminano queste storie – e le stesse strade –, ci sono promesse intrecciate, perché alla fine, in queste novelle c’è sempre una verità rassicurante: nelle strade buie ci sarà sempre una luce a guidarci.

Ma il Natale è anche il tempo dei racconti. Il Natale è un po’ come sedersi attorno a un fuoco e ascoltare storie che sanno di altre epoche, di mondi incantati, di vecchi con la barba bianca e il costume rosso, e di tanti buoni propositi.

La letteratura natalizia porta con sé sempre una morale: la vita, come il Natale, ha il potere di rinnovarsi e di accogliere il cambiamento.

Eppure, il Natale non è solo luce e sentimenti positivi. È anche un periodo che porta con sé una certa malinconia, un’ombra che si insinua tra le decorazioni e il latte e biscotti lasciato per Babbo Natale. Per alcuni, è il momento di riflettere su ciò che manca: un caro scomparso, un sogno irrealizzato, una distanza che il tempo non ha colmato. Queste ombre non tolgono valore alla festa, ma la rendono più umana, più vera. Dopotutto, la luce del Natale brilla più intensamente proprio perché conosciamo il buio.

Ebenezer Scrooge: alla ricerca della propria umanità

«Questo bambino è l’Ignoranza. Questa bambina è la Miseria. Guardati da tutti e due, da tutta la loro discendenza, ma soprattutto guardati da questo bambino, perché sulla sua fronte io vedo scritto: “Dannazione”.»

Chi non ha mai ascoltato, magari accanto a un camino o sotto un albero decorato, storie di redenzione come quella del Canto di Natale di Charles Dickens?

Si tratta di un classico intramontabile della letteratura natalizia, pubblicato nel 1843. Siamo nell’epoca vittoriana e il protagonista è Ebenezer Scrooge, un vecchio avaro che, grazie all’incontro di tre spiriti, cambierà per sempre il suo animo. Canto di Natale è un monito sul valore del tempo, sull’umanità e sulle relazioni umane. È più di una semplice fiaba natalizia.

La piccola fiammiferaia: la malinconia di chi manca

«So che tu scomparirai quando il fiammifero si spegne, scomparirai come è scomparsa la stufa, l’oca arrosto, l’albero di Natale!» 

Dopo essere stati in Inghilterra, ci spostiamo. Chi non ricorda le atmosfere dolci e magiche de La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen?

Intriso di malinconia, la sua forza risiede nella compassione e nell’esplorazione di temi come povertà e speranza. Si tratta di un connubio tra luce e ombra, un tratto distintivo delle narrazioni natalizie. Una fiaba che ha un retrogusto amaro, ma ha una profondità che scalda il cuore.

Le lettere di Babbo Natale: cosa desideri quest’anno?

Quando i bambini desiderano qualcosa, lo scrivono in una lettera, indirizzata a Babbo Natale, una figura ormai rappresentativa della nostra idea di Natale.

J. R. R. Tolkien ha creato quindi Le lettere di Babbo Natale, regalando ai suoi figli – e a noi lettori – un universo immaginifico, fatto di avventure e poesia. Sono come delle lettere, scritte dallo stesso vecchietto con la barba bianca, che ci ricordano l’importanza della fantasia. Ma soprattutto, dei legami durante le festività.

Contemporaneità: c’è ancora tanto da dire

Ancora oggi sentiamo il bisogno di leggere di storie ambientate a Natale, con parole intrise di speranza e di lieti fini.

Riporto ad esempio libri come Festa sotto la neve di Karen Swan, ambientato a Londra e a Zurigo, con una vena rosa di cui tanti lettori e lettrici oggi hanno bisogno. Oppure come Un bambino chiamato Natale di Matt Haig, una trasposizione letteraria tratta dal film Netflix, dedicata ai bambini – e agli adulti – che vogliono sognare, come esplicitato dalla seguente citazione:

«STAI PER LEGGERE LA VERA STORIA DI BABBO NATALE.

Se pensi che certe cose siano impossibili, metti subito via questo libro. (Perché questo libro è PIENO di cose impossibili.)»

Entrambi i libri citati combinano elementi tradizionali con sensibilità moderne, offrendo letture che parlano al cuore.

La bellezza della letteratura natalizia risiede nella sua capacità di evocare emozioni profonde. Ogni storia, con il suo intreccio unico, diventa uno specchio in cui possiamo riflettere sulla nostra vita, sui nostri sogni e sulle nostre speranze. Le storie di Natale ci ricordano che, anche nei momenti più difficili, c’è sempre spazio per la luce e la trasformazione.

di Giulia Previtali

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