Nel mondo della ricerca accademica è ormai assodato che gli uccelli sono gli unici dinosauri sopravvissuti fino ai giorni nostri.
In altre parole, il pollo che divorate la domenica a pranzo, comodamente seduti sulle sedie della casa di vostra nonna, è un dinosauro. Così come il piccione che ve la fa in testa, l’oca che vi morde le dita, il merlo che si schianta sulle finestre di casa, o l’aquila che ammirate in una pubblicità di un profumo.
Purtroppo sembra che questa nozione, tanto semplice quanto essenziale per capire uno dei gruppi animali più importanti del nostro mondo, incontri mille difficoltà prima di arrivare alle persone non addette ai lavori. Al panettiere sotto casa, per dirvi.
Per questo motivo, nel mese dedicato proprio ai nostri amici pennuti, vi spiego perché gli uccelli siano dinosauri in tutto e per tutto.
Shuvuuia deserti, disegnato da Viktor Radermacher
Un mastino a caccia di volatili
Tutti noi conosciamo Charles Darwin, il famoso naturalista che, nel diciannovesimo secolo, formulò una delle teorie più importanti nella storia della vita e della cultura umana. Abbiamo già discusso abbondantemente di Darwin e della Teoria Evoluzionistica, non mi dilungherò oltre, ma mi voglio soffermare su uno dei suoi migliori amici: Thomas Henry Huxley, “il Mastino di Darwin”.
Sotto alcuni aspetti (più emotivi che fisici), questo “mastino” ricorda l’amato Mastino di Game of Thrones nella sua foga di attaccare chi osava denigrare il vecchio Charles. Figuratevi che arrivò perfino a sbeffeggiare pubblicamente il Vescovo londinese Samuel Wilberforce, un dibattito passato alla storia.
Foto storica di Thomas Huxley, il “mastino” di Darwin
Ma rimaniamo sulla storia degli uccelli.
Huxley fu il primo paleontologo nella storia a ipotizzare un collegamento tra i rettili e gli uccelli, nello specifico nella forma di dinosauri.
In una lettera spedita all’evoluzionista tedesco Ernst Haeckel, Huxley scrisse:
“Per quanto riguarda la ricerca, la cosa principale su cui sono impegnato in questo momento è una revisione dei Dinosauria, con un occhio alla Teoria della Discendenza! La strada dai Rettili agli Uccelli passa per i Dinosauri e giunge ai Ratiti: il “Phylum” aviano era lo struzzo e le ali si sviluppavano da arti anteriori rudimentali.”
Entrando nel dettaglio, Huxley vedeva un collegamento tra i piccoli dinosauri carnivori come Compsognathus (dal Giurassico Superiore della Bavaria) e gli uccelli antichi, associati agli uccelli non volatori come lo struzzo. Il fatto poi che insieme a Compsognathus fu ritrovato anche Archaeopteryx suggerì al brillante anatomista che la transizione dinosauri/uccelli avvenne molto prima degli strati bavaresi.
Partendo da pochissimi reperti e da una cultura paleontologica ancora ai primordi, Thomas Henry Huxley era già proiettato in una visione estremamente moderna della storia evolutiva dei nostri amici piumati.
Tra vintage e rinascita
Le conseguenti scoperte americane nei primi del ‘900, la susseguente Dinomania e il “revamp” post-seconda guerra mondiale hanno in qualche modo, soprattutto nel pubblico generalista, distanziato l’associazione tra dinosauri e uccelli.
Certo, le informazioni sulle anatomie e sulla fisiologia degli antichi rettili migliorava di anno in anno, ma c’era sempre quella superficie “squamata” che ostacolava una visione più “piumata” dei dinosauri. Per anni furono considerati animali obsoleti, desueti, stupidi e inevitabilmente associati al fallimento del progresso (cosa tuttora presente in espressioni come “i dinosauri della politica”, “fare la fine dei dinosauri” e altre sciocchezze simili che dovrebbero essere estirpate dai modi di dire comuni).
Nel 1969 John Ostrom pubblicava la monografia di Deinonychus (essenzialmente, il “raptor” di Jurassic Park), dando inizio alla cosiddetta Dinosaur Renaissance e modificando la visione dei dinosauri stessi. Non più esseri stupidi e fallimentari, ma animali agili, con una loro capacità cerebrale, una vita più dinamica e un metabolismo più efficace. In parole povere, più simili agli uccelli.
Ed è in quegli anni che iniziano ad arrivare rumors dalla Cina. Rumors di dinosauri con le piume.
Certo, si aveva il famoso Archaeopteryx dal Giurassico della Baviera tedesca, ma fino a quegli anni non era visto come un dinosauro vero e proprio, ma più come un “anello di congiunzione” tra il rettile e l’uccello. Un po’ come il film di Balto, “non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è“.
Ma le cose stavano per cambiare.
1996, un anno da ricordare
Nell’ambiente accademico della paleontologia dei dinosauri c’è un certo evento annuale che (quasi) tutti noi paleontologi aspettiamo con impazienza: il meeting della Society of Vertebrate Paleontology, un simposio che unisce ricercatori da tutto il mondo che possono presentare nuove ricerche in anteprima, nuovi reperti e nuove scoperte.
Nel 1996, tale meeting si tenne all’American Museum of Natural History a New York. Lì, un certo Phil Currie (eminenza mondiale della paleontologia dei dinosauri, in particolare i dinosauri carnivori) mostrò al pubblico una foto di uno strano dinosauro, preservato su lastra, proveniente dalla Cina, con quelle che sembravano veramente delle piume! Ma non era un “quasi uccello” come Archaeopteryx, era un dinosauro vero e proprio!
La fotografia mandò in subbuglio il pubblico, e si narra di come lo stesso John Ostrom andò in uno stato di shock emotivo!
Nell’anno successivo l’esemplare venne pubblicato: Sinosauropteryx prima. E così, la rivoluzione piumata iniziò.
La lastra contenente lo scheletro e le piume di Sinosauropteryx prima
La rivoluzione piumata
Dal 1996 in poi, sempre più dinosauri piumati vennero scoperti in Cina, e successivamente anche in altre zone del pianeta.
Si scoprì che l’assenza delle piume nei dinosauri più strettamente vicini agli uccelli era legata a sfavorevoli condizioni di fossilizzazione (difficilmente si preservano sia piume che scheletro), confermando come gli strati di alcuni fossillagerstatten (termine che indica grandi depositi di fossili ad altissima eccezionalità di preservazione) come Solnhofen (Germania) e Liaoning (Cina) erano delle vere e proprie miniere di tesori.
Non solo: l’enorme biodiversità del Mesozoico di dinosauri piumati fece riconsiderare la posizione di Archaeopteryx. L’amato piumato tedesco non era “il primo uccello”, né tantomeno “l’anello di congiunzione” (che, a livello evolutivo, è una dicitura che non ha senso). Era solo uno dei tanti dinosauri carnivori che si evolse da un antenato comune e che apparteneva alla grande famiglia di quei minuti dinosauri che avrebbero poi originato, tra le tante forme, anche gli uccelli.
Le specie non si riesce nemmeno a riportarle tutte senza fare un elenco della spesa che Capodanno levati.
Di quelle vicinissime agli uccelli veri e propri (Avialae) abbiamo Yandagornis, Bauxitornis, Balaur, Shenzhouraptor, Jixiangornis, Zhongornis, Sapeornis, Confuciusornis, Changchengornis, Chongmingia, Jinguofortis, Zhongjianornis… Per non parlare poi dei “falsi uccelli”, gli Enanthiornithes, che si estinsero alla fine del Mesozoico, e le forme basali di Euornithes (che daranno origine agli uccelli come li conosciamo).
Coppia di Confuciusornis (femmina a sinistra, maschio a destra), e uno degli scheletri (sotto)
Non solo! Se torniamo più indietro, troviamo piume anche in dinosauri più famosi, come negli oviraptorosauri (quelli che “rubano le uova”, dicitura sbagliatissima), i therizinosauri (quelli con le falci nelle mani), nei Dromaeosauri (Velociraptor, Deynonychus e tutti i loro parenti), persino nei tirannosauri (alla base di Tyrannosauroidea, e anche Tyrannosauridae… Insomma, nonni e cugini del T. rex).
In parole povere, le piume, ovvero quel tratto distintivo che noi associamo agli uccelli, erano già presenti all’inizio dell’evoluzione dei dinosauri carnivori.
Quindi, è ipotizzabile presumere la loro presenza in tutti i dinosauri carnivori.
Yutyrannus, un antenato del Tyrannosaurus, con le piume
Piume ovunque
Posso dire di più: non solo le piume sono alla base dell’evoluzione dei dinosauri carnivori (arrivando fino agli uccelli), ma forse erano già presenti già nel primissimo dinosauro del Triassico Superiore!
Perché? Beh, abbiamo trovato delle strutture simili e imparentate con le piume anche nei dinosauri ornithischi, ovvero l’altro gruppo all’interno di Dinosauria che consta dei famosi triceratopi, stegosauri, anchilosauri e “anatosauri“.
La questione è ancora aperta ed enigmatica, ma è possibile che una copertura “filamentosa” fosse presente da subito nei dinosauri, e che successivamente sia stata “persa” a causa di adattamenti secondari (come nel gigantismo dei sauropodi e nelle armature degli anchilosauri).
Kulindadromeus zabaikalicus, un ornitopode primitivo ma con delle strutture filamentose
Riassumiamo
La sequela di informazioni che vi ho dato è gigantesca, lo riconosco.
Causa confusione anche a noi del settore, figuriamoci a voi lettori.
I “take-home messages” che vi voglio far arrivare sono i seguenti:
- Gli uccelli non sono “discendenti” dei dinosauri, ma sono dinosauri veri e propri (altro esempio: noi non discendiamo dai primati, noi siamo primati).
- La gallina non discende dal T. rex, ma condivide con lui lo stesso antenato comune. Entrambi sono Theropodi.
- Le piume non identificano gli uccelli, ma sono presenti dall’inizio dell’evoluzione dei dinosauri carnivori (e forse di tutti gli altri).
- Archaeopteryx non è il primo uccello nella storia evolutiva, ma una delle tante forme piumate che si sono evolute nel Giurassico.
- Il pollo che mangiate la domenica è un dinosauro (la reitero perché mi piace un sacco come esempio).
Per farvi capire i rapporti evolutivi, vi lascio infine un disegnino, preso da un articolo scientifico (Nebrada et al. 2021):
Albero evolutivo della linea degli uccelli – Nebreda, S. M., Hernandez Fernandez, M., & Marugan-Lobon, J. (2021). ‘Dinosaur-bird’macroevolution, locomotor modules and the origins of flight. Journal of Iberian Geology, 47(3), 565-574.
di Filippo Bertozzo