Ho trascorso la maggior parte della mia estate in Giappone.
Si sono susseguiti: un terremoto, un’enorme allerta tsunami e un paio di tifoni.
Tutto nell’arco di una manciata di settimane.
Stando a quello che mi scrivevano dall’Italia, sembrava venisse raccontato che il Paese era in frantumi, masticato e sputato da divinità senza pietà.
La realtà è meno tragica della narrazione.
In generale perché i media tendono ad esagerare, ma anche perché il Giappone ha una serie di protocolli per regolare il caos.
E ho visto in azione la perfezione e la sicurezza con cui funzionano in una situazione di pericolo e confusione.
Regolare il caos: Terremoti
La prima volta è stata nel lontano 2016 p.c. (pre-Covid), mi trovavo con un mio amico giapponese in una sala da tè all’interno del parco di Ueno, Tokyo.
Stavamo amabilmente conversando con la proprietaria del locale, quando ho avvertito la terra tremare.
Poiché non eravamo lontani dalla stazione, ho pensato che stesse passando la metro sotto di noi, fino a che non ho notato il comportamento di chi mi circondava.
Sia il mio amico, sia la “padrona di casa”, con tutta la compostezza che io non avrei avuto, si sono allungati verso le due porte di entrata e le hanno fatte scivolare per tenerle aperte.
Inoltre hanno acceso immediatamente il televisore, quasi fosse un riflesso incondizionato.
Le porte vengono aperte durante i terremoti per evitare che rimangano bloccate le vie di fuga nel caso in cui si danneggino a causa delle scosse.
Il televisore, invece, è per poter seguire le notizie e gli aggiornamenti che vengono diffusi immediatamente su tutti i canali televisivi, tramite una banda a scorrimento in sovra-impressione.
Queste sono solo un paio delle regole che vengono fornite e instillate tramite la pratica.
Tifoni
Più che i terremoti, mi è capitato di avere a che fare con i tifoni.
Ricordo ancora il primo in assoluto, nonché il più “impegnativo”.
Era il 2007 ed ero nel mio viaggio di battesimo in Giappone. Il giorno in cui io e i miei compagni saremmo dovuti partire, era anche il giorno in cui Tokyo veniva colpita da un tifone.
Come fosse ieri ho memoria della notte antecedente al volo. Il mio gruppo, preoccupato, aveva colonizzato la reception: tutti i mezzi di trasporto erano stati bloccati e non sapevamo come avremmo fatto a raggiungere l’aeroporto.
Stessa cosa è successa questa estate e diverse altre volte in cui questo tipo di calamità ha deciso di attraversare il Paese.
Immediatamente, anche il giorno prima, avvisano che le corse di Shinkansen e di diverse linee a rischio di treni e metropolitane verranno sospese.
Alcuni negozi rimangono chiusi, o cambiano gli orari di attività.
Per il resto, la vita continua in maniera abbastanza normale.
Tsunami
E poi c’è l’allerta tsunami che segue i terremoti più forti, come quella di agosto 2024, in cui per due settimane è stato caldamente suggerito di non andare in luoghi vicini al mare. Anche in questo caso sono state sospese le corse di alcuni mezzi e perfino decollo e atterraggio di alcuni aerei negli aeroporti più a rischio.
Per chi lavora con la protezione civile, o che è più avvezzo a queste circostanze, forse saranno tutte informazioni abbastanza banali. Ma, in generale, in Italia non mi pare si abbia una conoscenza esaustiva e capillare dei comportamenti corretti da tenere durante le crisi.
Ho un vago ricordo di una simulazione di incendio che ci hanno fatto fare alle elementari, ma nella mia vita adulta non ho riscontri di preparazioni e informazioni sulle norme da adottare in momenti di pericolo.
I giapponesi, invece, hanno imparato a convivere con catastrofi naturali a cadenza costante: è stato un lavoro lungo, un lavoro di squadra che comprende diverse regole che seguono tutti.
Noi saremmo in grado, secondo voi? Abbiamo la disciplina necessaria?
Regolare il caos: fonti utili
Sperando che non vi servano mai, vi suggerisco alcune utili fonti per sapere come comportarsi e ricevere gli allerta del caso, per quando viaggerete in Giappone:
Disponibile sia per iOS sia per Android, è un’app che ti avvisa quando, nella zona in cui ti trovi, ci sono dei pericoli particolari.
Sito ufficiale che monitora tutta la Nazione e tiene traccia della situazione di tifoni e tsunami.
Stay kind
Love, Monigiri