Pare proprio che sia il 1997, anzi, lo è. Se guardo in basso oltre la tastiera, oltre la pancia, vedo due piedi penzolanti da una seggiola da ufficio troppo alta, indosso dei calzini di spugna bianchi mentre le mie ciabatte di Homer Simpson vanno alla deriva sul pavimento.
Nel 1997, Internet era ancora un territorio selvaggio, un far west digitale dove pochi pionieri osavano avventurarsi.
Tutti quei rumori strani che faceva il 56k mentre si collegava avrebbero convinto chiunque a desistere: Internet era di pochi, di pochissimi e io ero uno di quelli.
Cronache dai tempi del 56k
Nerd incallito con una passione smisurata per cinema e fumetti – quando di Marvel c’era solo Howard il Papero – e una totale inesperienza nelle relazioni amorose. Fino a quel momento, le mie interazioni più intime erano state con alcune immagini Hentai rubate dalla rivista “The Game Machine” in una rubrica creata appositamente. Avevo dei ritagli per le emergenze.
MSN era aperto a fianco di Winamp, il 56k era partito, potevo usarlo solo per qualche ora al giorno, ogni volta patteggiavo con i miei sulla durata della “chiamata” per non spendere troppo.
In quelle ore potevo viaggiare per luoghi virtuali fatti di gif di scheletri che ballano, forum, fiamme di pixel da mettere in firma. Passavo più tempo a scegliermi un avatar per il mio forum di Magic The Gathering che altro.
Le chat hot
Poi scoprii le chat hot, tutte italiane, senza iscrizione: entri, scrivi e vai in privato con chi riesci ad abbordare. Lì, apparentemente, si poteva flirtare senza filtri, con donne pronte a confessare i loro desideri più proibiti. Per me, era un’occasione irripetibile per capire cosa volessero veramente le donne. Quanto mi sbagliavo.
Entrato nella stanza virtuale, ci vuole un nickname studiato per l’occasione, audace, caldo e che lasci trasparire che “so il fatto mio”: “Sauron86” era perfetto. Quanto mi sbagliavo.
La prima domanda fissa era sempre “Ti piacciono i dinosauri?”, ma una volta superata quella poteva avvenire la magia.
Dentro la chat hot
HotGoddess23: “Qualcuno vuole divertirsi stasera?”
LoverBoy84: “Dimmi cosa indossi…”
MisterX99: “Mi piacciono i giochi di ruolo. Sei pronta a giocare, mia principessa?”
Questa era la risma dei commenti nella chat di gruppo, tra questi dovevi spiccare come un fagiano che mostra il suo piumaggio, solo così potevi sperare di raggiungere la sezione dating.
Mi feci coraggio e scrissi:
Sauron86: “Ciao, sono nuovo qui… Di cosa parliamo?”
SexyKitten22: “Oh, anche io adoro i dinosauri. Cosa ti eccita di più?”
Panico. Subito al punto, devo scriverlo di fronte a tutti, non so, non credo. Aiuto. Non avevo idea di cosa rispondere. Potevo dire la verità? “Le ragazze con gli occhiali, il caschetto e le magliette arancioni” non sembrava abbastanza sensuale. Alla fine, scrissi:
Sauron86: “Uhm… I baci sul collo?”
SexyKitten22: “Oh sì, adoro quelli… E cos’altro?”
Ero dentro, come un hacker, avevo superato il primo scoglio. Dopo venti minuti di conversazione, sentivo di aver finalmente iniziato a comprendere il linguaggio del desiderio. E ora, la domanda fatidica. Tre lettere che potevano cambiare tutto.
Sauron86: “Pvt?”
SexyKitten22: “Ok, apri tu?”
Altro step importante, scegliere come chiamare la stanza privata. Anche questo era un ostacolo abbastanza grosso, ovviamente la chiamo “Mordor”, il posto più caldo che conosco.
SexyKitten22: “Invitiamo qualche ragazza?”
Come primo messaggio, questo. Che intende? A malapena gestisco lei, è una domanda trucco? Non so, non capisco. Rispondo con un coraggioso:
Sauron86: “?”
SexyKitten22: “Sono M”
Ho un flash.
Gli utenti parlavano tutti in modo stranamente simile. Ogni frase aveva un’aria di déjà-vu, come se ci fosse un copione segreto che tutti conoscevano tranne me. Un dubbio mi colpì come un fulmine. Feci una rapida ricerca nei messaggi della chat. Gli unici dettagli specifici che avevo ottenuto erano cose generiche, ripetibili. Tutti i messaggi che ci eravamo scambiati, tutti quelli degli altri utenti nella stanza pubblica, somigliavano ai miei. E se… E se dall’altra parte dello schermo ci fossero solo uomini? L’universo del dating online si rivelava più complesso di quanto avessi mai immaginato. SexyKitten22 mi pareva abbastanza esplicativo come nickname. Chiedo informazioni.
Sauron86: “Ma se sei M perché ti chiami Sexy Kitten?”
SexyKitten22: “Cosa significa? Anche tu hai il nome di un dinosauro, ma non sei un tirannosauro”
Touché.
di Daniele “Il Rinoceronte” Daccò