La Masnada dell’Oca: personaggi assurdi per master coraggiosi – Tremendo Dei Pascoli

Che rumore fa un osso che si spezza?

Chi viagga lo sa bene, è un tac secco e breve, quasi inquietantemente soddisfacente da sentire.

Potresti averlo udito dopo una rovinosa e inaspettata caduta, durante una proficua battuta di caccia, o nel bel mezzo di uno scontro all’arma bianca contro qualche aberrante mostro che abita le buie notti della nostra isola.

Oggi vorrei parlarvi di un paio d’orecchie che quel rumore lo hanno sentito molto bene e molte volte: lo hanno sentito provenire da soldati imploranti, da bestiame urlante, da anziani e bambini; lo hanno sentito quelle orecchie, quelle zanne, sotto gli artigli, lui lo ha sentito troppe volte e giura su qualsiasi divinità che mai più tornerà a sentirlo.

Quella di oggi è una storia dolorosa, fatta di furia cieca, di rimpianti e di redenzione. Oggi parliamo di:

Tremendo Dei Pascoli, uno gnoll vestito d’agnello

“Ritornai al rifugio e rimasi attonito, laddove prima pascolavano le pecore che avevo salvato dall’abbandono e dalla malattia ora c’era soltanto sangue, frattaglie e distruzione. In un angolo del recinto, un’ombra grossa e ricurva mi fissava col suo piccolo occhietto d’ambra mentre continuava il suo macabro banchetto: quella fu la prima volta che incontrai Tremendo.”

(Diario di Bern, pastore druido)

Tremendo mai si lamentò di questo nome che i pastori, spaventati, gli avevano affibbiato, forse per la sua natura estremamente taciturna, forse perché un nome, prima, neanche lo aveva.

L’avventuriero di cui vi parlo oggi non è un eroe convenzionale, parliamo di uno gnoll albino massiccio e spaventoso con cui ho avuto il piacere di girovagare, a passo lento, per campi e pascoli.

Il passato di Tremendo rimane un oscuro mistero celato nella sua memoria: ogni tanto sibilava di un’infanzia terribile passata con quello che chiamava “il branco”, fatta di massacri e carneficine; alle volte bofonchiava di un certo rifugio druidico, di agnelli feriti da medicare e di Bern, suo maestro e salvatore che, con pazienza, gli insegnò tutto quello che ora sa.

Siamo tutti d’accordo che uno gnoll albino alto approssimativamente due metri, coperto di cicatrici e con un solo occhio giallo come fiamma viva è in grado di incutere timore al più temerario dei banditi solo con la sua presenza? Questo Tremendo lo sa bene ed ha imparato ad usarlo come sua arma principale.

Maestro dell’intimidazione, Tremendo usa questa sua dote come deterrente per ogni furfante e malintenzionato al solo scopo di difendere i piccoli villaggi e gli animali che ci vivono, senza torcere un solo capello ai suoi nemici.

La via druidica gli ha infatti insegnato, col passare degli anni, il rispetto di ogni creatura vivente, creando nello gnoll un terribile senso di colpa per anni passati a commettere insensate carneficine.

Così, guidato da un profondo sentimento di redenzione, Tremendo promise che mai più le sue mani avrebbero provocato dolore, divenendo così uno dei primi druidi pacifisti.

Tremendo utilizza la sua magia per proteggere, guarire e rendere inermi coloro che minano la tranquillità dei boschi, ma più reprime i suoi sentimenti primordiali più, dentro di sé, la belva che era stato sibila e freme per ritornare in superficie.

Se solo le sue narici ritrovassero il buon vecchio profumo ferroso del sangue, se solo le sue mani tornassero a graffiare un corpo indifeso… Tremendo vive col terrore di sapere cosa potrebbe succedere.

Questo è l’infausto destino che il druido tiene imbrigliato, cercando di condurre una vita sulle note della solitudine e della non-violenza, aiutando il prossimo chiunque esso sia.

L’agnello-guercio, protettore di greggi e pastori

“Se la sera, tornato dai pascoli, noti una pecora strana con un occhietto chiuso, si tratta dell’agnello-guercio!
Questa piccola creatura demoniaca si nasconde in mezzo alle nostre pecore prendendone la loro forma, chiede solo vitto e alloggio in cambio di grande fortuna per il gregge!
Dopo una visita dell’agnello-guercio, alcune pecore guariscono da inappetenza o da arti rotti, certi campi tornano fiorenti e si dice che anche la salute del pastore ne giovi!
Di contro, mai e poi mai bisogna guardare il gregge di notte, perché è in quei momenti che l’agnello-guercio ritorna alla sua vera e spaventosa forma da demonio.”

Questo è quello che si racconta nei piccoli villaggi di pastori nell’entroterra di Maarea, lontano dai grandi centri abitati, dove i miti e le superstizioni trovano terreno fertile.

L’agnello-guercio non esiste, esiste solo un grande e grosso gnoll taciturno che ha fatto dell’aiutare i greggi la sua più grande missione.

E così, trasformato dai suoi poteri druidici in un piccolo e candido agnello, vagabonda di gregge in gregge per trovare riparo per la notte e dando in cambio le sue doti di cura alle pecore che ne hanno bisogno.

I pastori entrati in contatto con Tremendo vivono un’enorme dicotomia: ripudio ed orrore verso il grosso gnoll, ricordo di una razza selvaggia e spietata; rispetto e meraviglia verso il piccolo agnello-guercio, simbolo di protezione e prosperità. Non si rendono conto che esse sono soltanto le due facce di una medaglia triste e solitaria.

Mentre il popolo ignora questa dualità, il nostro druido ne è pienamente conscio e mai si avvicinerebbe ad un centro abitato sulle sue due mostruose zampe artigliate.

Molto meglio utilizzare i quattro piccoli zoccoli vellutati, con i quali, tramutato in agnello, è possibile accoccolarsi e dormire negli ovili o passeggiare indisturbato per i vicoli della campagna.

Appunti di viaggio: il mostruoso druido della pace

  • Circolo dei sogni: il miracolo che Bern fece al rifugio degli agnelli fu educare una feroce belva senza controllo e portarla sulla via druidica, facendolo diventare il suo degno successore.

Tremendo ad oggi, infatti, risulta un fedele druido del circolo dei sogni, impegnato a perseguire la via della cura e della guarigione.

  • Gnoll albino: all’interno della struttura sociale degli gnoll, gli esemplari albini sono bistrattati dai loro simili e ritenuti una vergogna dal branco.

Questi rari esemplari, molto spesso, come successo al nostro Tremendo, dopo essere stati utilizzati come carne da combattimento, vengono abbandonati dalla tribù, diventando gli unici gnoll che è possibile trovare a vagabondare in solitudine per le foreste di Maarea.

https://dungeonsanddragons.fandom.com/it/wiki/Gnoll_Albino_(Razza_Homebrew)

  • La via della pace: il signor Dei Pascoli non proferisce incantesimo che possa in alcun modo danneggiare gli avversari, tutta la sua arte druidica è impegnata alla cura o al rendere il suo obiettivo non più un pericolo per la società.

Tremendo non uccide e non ferisce: chiunque, come lui, è degno di una seconda possibilità.

  • L’agnello-guercio: Quando il druido prende la forma dell’agnello il suo corpo viene pervaso da pace e serenità, le brutture del suo passato per quei pochi attimi scompaiono donando all’incantatore la capacità di pensare più chiaramente per qualche ora, anche dopo che l’effetto di forma selvatica svanisce.

(+2 SAG temporaneo fino ad un’ora dopo la fine dell’effetto di forma selvatica)

  • La belva che fu: una volta che Tremendo scioglie il suo patto di non-violenza il suo corpo viene pervaso dalla selvaggia frenesia predatoria che risiede nel suo profondo.

Ogni volta che arreca danno ad un essere vivente sarà sempre più tentato dall’entrare in uno stato di furia cieca, dove per qualche minuto attaccherà e sbranerà chiunque gli si pari davanti.

(CD per negare lo stato di frenesia: 10+metà dei danni arrecati su Volontà, la CD aumenta di 2 ogni volta che si è arrecato danno non in ira nell’arco della giornata)

Lo stato di frenesia del povero gnoll lo fa entrare in una vera e propria ira barbarica, dura mezz’ora, ma può terminare anche con uno sforzo non indifferente di volontà e autocontrollo.

(CD per ritornare lucidi: 10+livello del druido su Volontà)

Il grande gnoll gentile

Ecco chi è Tremendo Dei Pascoli.

Ho passato giorni in silenzio seguendolo ed ho imparato ad amarlo.

Alle volte pensavo che riuscisse ad esprimersi di più sotto le vesti dell’agnello-guercio che nella sua vera pelliccia.

Ciò che muove questo spaventoso eroe è l’enorme bene che prova per un popolo che, senza saperlo, è riuscito a dargli un’assurda seconda possibilità.

Questo è il miracolo che Bern, vecchio druido di un paesino sconosciuto, realizzò: trasformare il feroce predatore nel docile agnello protettore dei pascoli e delle genti che li abitano.

Tremendo è la testimonianza vivente che chiunque può cambiare, che i conflitti, a volte sono soltanto che la via più facile e vigliacca per assaporare il viaggio.

L’audacia di un eroe non si misura nella velocità d’estrazione della spada, ma nella volontà di mantenerla il più possibile nel suo fodero.

Maurice LaRou

 

Alessandro Ferioli
Alessandro Ferioli
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