Retrogames: 5 videogiochi dei Natali passati

Quante volte vi sarà capitato di chiedere a Babbo Natale di portarvi un bel videogioco come dono? Gli sviluppatori di videogames questo lo sanno bene, e non perché hanno spiato la vostra corrispondenza con San Nicola, ma perché queste sono le dinamiche del mercato e, in maniera analoga all’industria cinematografica, è capitato spesso che le case produttrici di videogiochi abbiano sparato le loro cartucce più grosse strategicamente intorno a Natale. Dico cartucce non a caso, perché in questa lista troverete una buona dose di nostalgia. E se siete appassionati di retrogames, siete capitati nel posto giusto.

Ecco cinque videogiochi che hanno segnato la stagione natalizia degli anni in cui sono stati pubblicati.

1. Sonic the Hedgehog 2 (1992)

Data di uscita occidentale: 24 novembre 1992; piattaforma: Sega Mega Drive

Sonic 2 metteva sotto l’albero il doppio di tutto ciò che aveva reso memorabile il primo Sonic, a partire dai personaggi giocabili: venne introdotto per la prima volta Miles “Tails” Prower, un secondo personaggio che può essere controllato sia dalla CPU che da un umano e che era pensato appositamente per i giocatori più piccoli.

Le novità però non si fermano qui: venne raddoppiato (o quasi) anche il numero di livelli, che stavolta hanno ancora più biforcazioni e segreti e che li rendono una gioia da rigiocare. Il gameplay venne rifinito per rendere il gioco ancora più veloce e agile rispetto al primo capitolo e, come se non bastasse, inserirono come bonus finale l’enorme omaggio a Dragon Ball che era Super Sonic!

2. Donkey Kong Country (1994)

Data di uscita europea: 24 novembre 1994; piattaforma: Super Nintendo

Donkey Kong Country, per coincidenza arrivato da noi esattamente due anni dopo Sonic 2, regalò a chi lo ricevette a Natale del 1994 uno sguardo verso il futuro dei videogiochi e alle elettrizzanti novità tecnologiche che si intravedevano all’orizzonte. La sbalorditiva grafica mostrava personaggi e fondali 3D prerenderizzati, realizzati con avanzatissime workstations della Silicon Graphics. Il risultato è ancora oggi impressionante.

Le prodezze grafiche però non erano l’unica cosa che questo gioco aveva da offrire: con 40 livelli e una grande varietà di situazioni e segreti da scoprire, il gioco divenne subito un classico. Come ciliegina sulla torta, la colonna sonora firmata da David Wise rendeva memorabili anche i livelli acquatici, incubo di ogni videogiocatore.

3. The Legend of Zelda: Ocarina of Time (1997)

Data di uscita europea: 11 dicembre 1997; piattaforma: Nintendo 64

Io non credo che chi scartò sotto l’albero di Natale Ocarina of Time potesse immaginare di ritrovarsi tra le mani un titolo che gettò le basi di tutto quello che i giochi di Avventura in 3D sarebbero stati da allora in avanti. Il quinto gioco della serie di Zelda entrava con prepotenza nella terza dimensione, mosso dalla smania di Nintendo di portare su una piccola cartuccia un’esperienza che potesse coinvolgere e offrire quanto e più dei giochi su CD della rivale Playstation (in particolare, presero molto sul personale il trasloco della serie Final Fantasy in casa Sony).

Ecco quindi che arriva un gioco con un mondo vasto e pieno di vita, idee ambiziose come i viaggi nel tempo e una trama più complessa e intricata rispetto ai precedenti capitoli. A questo si aggiungono feature come il lock-on sui nemici, che oggi diamo per scontate, ma che dobbiamo principalmente a questo gioco. Immagino che l’Epifania del 1998 abbia visto molti bambini bloccati nel Water Temple

4. Crash Team Racing (1999)

Data di uscita europea: 20 ottobre 1999; piattaforma: Playstation

CTR può sembrare un clone svergognato di Diddy Kong Racing e di Mario Kart semplicemente perché lo è, ma è anche la prova che non ci si deve fermare alle apparenze: non solo il gioco offriva una serie di modalità più che all’altezza dei giochi che lo ispirarono, ma aveva anche un sistema di controllo sopraffino e inaspettatamente profondo, con tantissime tecniche di guida da padroneggiare.

Il fatto che ancora oggi ci sia una dedicata community di giocatori che si cimentano nel battere i tempi migliori delle piste, e che ci sia una mod che aggiunge una modalità multiplayer online, sono prove della qualità di questo titolo e della bontà del suo sistema di controllo. Ho deciso di mettere questo gioco in lista anche perché questo è stato effettivamente il mio regalo di Natale del 1999!

5. Pokémon Cristallo (2001)

Data di uscita europea: 2 novembre 2001; piattaforma: Game Boy Color

“Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un’artista”, diceva Caparezza, e la Game Freak sicuramente può confermare. Dopo anni di ritardi dovuti a una moltitudine di ragioni, di cui la principale fu l’aver praticamente rifatto l’intero gioco da capo, l’uscita di Pokémon Oro e Argento colpì i fan con novità incredibili: il ciclo giorno/notte e gli eventi da esso influenzati, la possibilità di rivisitare la regione di Kanto del gioco precedente e tutta una serie di levigature rispetto a quei diamanti grezzi che erano Rosso e Blu, così ambiziosi ma minati dall’inesperienza di un team giovane alle prese per la prima volta con un gioco di quella portata.

Queste novità resero questi secondi capitoli capolavori intoccabili per i fan della serie. Cristallo non aggiungeva molto, a parte la possibilità di scegliere di giocare nei panni di una protagonista femminile, nuovi eventi nella trama e delle (bellissime) animazioni per i Pokémon che entrano in battaglia, ma ai tempi era senz’altro il modo definitivo di godersi la cosiddetta seconda gen.

E voi, appassionati di retrogames, quali videogiochi avete ricevuto nei Natali del vostro passato?

di Alessio “Jayped” Pedoni

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