L’amore nei K-drama non è mai una questione semplice: o è scritto nel destino e preceduto da un incontro casuale con colonna sonora epica, o viene gestito da un’intelligenza artificiale che finisce per mandare tutto in rovina. C’è chi si affida al fato e chi a un’app di incontri, ma il romanticismo nei drama coreani è sempre una montagna russa emotiva che sfida la logica e, spesso, anche le leggi della fisica. Ecco quindi my two cents, anzi won, sulle serie coreane che consiglio in ambito amoroso.
Somebody e Mask Girl: il lato oscuro del dating online
Se avete mai pensato di provare un’app di incontri, Somebody potrebbe essere il deterrente definitivo. Questo K-drama, che prometteva thriller e passione, mi ha lasciata con un’unica certezza: l’intelligenza artificiale nel dating è una pessima idea, anche solo come trama di una serie. Intrighi, omicidi e una storia d’amore tossica: insomma, il consiglio perfetto per amare l’amore da subito. Forse con questo in effetti non so se sto consigliando di guardarla o di evitarla.
Dall’altra parte dello spettro c’è Mask Girl, una serie violentissima e bellissima, che racconta l’amore e l’ossessione nell’era dei social media. Qui il dating non è più una questione di app, ma di maschere, identità segrete e vendetta. Questa serie invece è consigliatissima, 5 stelle, perché ha una serie di plot twist che – superata la prima puntata che è all’orlo del voltastomaco – diventa un piccolo gioiello di genere revenge.
Ma stavamo parlando di amore
Ammetto di essere partita prendendola un po’ alla larga ma ci arrivo, all’amore nei K-drama. Però il punto delle serie coreane è anche questo: l’amore c’è un po’ sempre, basta saper cercare. Perché se poi è l’argomento preponderante, lo eviti. Come nella vita.
- Love Alarm (2019-2021). Qui la tecnologia prova a prendere il posto del destino: un’app che notifica quando qualcuno vicino a te si innamora. Ma cosa succede se il vero amore non è quello che l’algoritmo ti suggerisce? Non è un capolavoro ma fornisce ottimi spunti di riflessione, soprattutto sul controllo digitale delle emozioni.
- Link: Eat, Love, Kill (2022). Ho riso e pianto un sacco in questa combinazione unica di thriller e romanticismo in cui il protagonista inizia a percepire le emozioni di una donna sconosciuta. Cibo ed emozioni, omicidi e cadaveri occultati, mamme impiccione e vicini di casa scorbutici… E per fortuna c’è il lieto fine, altrimenti era troppa fatica sprecata.
- Crash Landing on You (2019-2020). Il mio preferito. Il romanticismo qui non nasce da un appuntamento combinato, ma da un evento meteorologico che sfida ogni logica. Lei, ereditiera sudcoreana, viene letteralmente scaraventata in Corea del Nord da un tifone e trova l’amore nel capitano più leale e taciturno di sempre. Lati negativi: se per caso vi capiterà di andare al confine con la DMZ e attraversare il famoso ponte dove i due protagonisti si rincontrano dopo mille peripezie, potreste scoppiare a piangere per l’emozione (parlo per sentito dire, mica è successo a me).
L’amore nei K-drama: oltre le reincarnazioni
Se c’è un tema che i coreani amano più del kimchi, è l’amore che sfida il tempo e la morte. E qui entra in gioco Alchemy of Souls, dove l’anima della protagonista rimbalza da un corpo all’altro, ma l’amore (ovviamente) rimane immutato. Se pensavate che le storie d’amore impossibili fossero già abbastanza strazianti, provate a metterci di mezzo la reincarnazione.
L’amore nei K-drama: sempre nel tempo sbagliato
C’è poi l’altra faccia della medaglia: l’amore che arriva sempre nel momento sbagliato. 25 21 ne è un perfetto esempio, con una storia di crescita, sogni e sentimenti che non trovano mai la loro giusta collocazione. Perché a volte, il vero problema non è trovare la persona giusta, ma trovarla nel momento sbagliato. Sigh.
Ma alla fine si impara qualcosa?
Alla fine, il K-drama ci insegna che il vero amore può sopravvivere a tutto: a tempeste, reincarnazioni, viaggi nel tempo e, a volte, persino alla logica. Ogni storia è un mix di sguardi intensi, OST struggenti e momenti in cui il protagonista maschile aggiusta la sciarpa alla sua amata (perché, si sa, le donne nei K-drama non sanno mai indossarla bene). Ok, forse non sono proprio dei grandi insegnamenti, ma da un estremo all’altro, sanno dare quel comfort – o discomfort – che può alleggerirci un po’ l’animo.
di Alessandra “Furibionda” Zanetti