A Lucca C&G abbiamo avuto il piacere di intervistare Pedro Oyarbide, copertinista per Neri Pozza della Saga di Blackwater di Michael McDowell.
Avrete senza dubbio visto anche voi queste dettagliate miniature in libreria, la luminosità metallica delle copertine ha certamente attirato la vostra attenzione quanto la mia.
Illustrazioni che trasformano i libri in opere d’arte
Il giovane artista ci ha spiegato che le sue illustrazioni, completamente realizzate in digitale, vengono poi stampate e lavorate con perizia artigiana per rendere il libro un oggetto d’arte da collezionare. Per la gioia dei nostri occhi e delle nostre librerie. La copertina, composta di più strati di carta e lamina metallizzata, si presenta in rilievo, grazie alla tecnica della goffratura, che, dando tridimensionalità alla grafica, la rende ancora più luminosa sotto la luce.
Osservando queste dettagliatissime opere abbiamo un assaggio di quanto troveremo all’interno di ogni volume. Oyarbide ha avuto la possibilità di leggere l’intera saga prima di mettersi all’opera e ha così potuto inserire nella grafica molti dettagli. Questi subito ci possono sembrare solo decorativi, ma leggendo si mostreranno chiaramente ai nostri occhi. La mia epifania preferita è quella delle gambette sulla costa del secondo volume. Se lo avete già letto mi avete capito, altrimenti mi capirete quando ci arriverete.
Lo stile di Oyarbide si è perfezionato realizzando delle splendenti carte da gioco, e deriva dalla sua esperienza in accademia. Oltre che dallo studio della lavorazione del linoleum per stampe e timbri, sono molto forti e riconoscibili anche le influenze dal mondo dei tatuaggi e delle copertine di epoca vittoriana.
Allo stand della casa editrice ho potuto farmi autografare il primo volume della saga. Per l’occasione l’artista ha realizzato un dettagliatissimo ex libris con il quale decorare la prima pagina dei volumi.
Le prossime uscite
Se avete aspettato fino a ora per acquistare i volumi e li guardate con desiderio ogni volta che passate in libreria, sappiate che da un paio di giorni potete trovare in libreria e online il cofanetto completo della saga. Non so voi, ma io so già cosa regalarmi quest’anno per Natale!
Non vi voglio parlare delle sole copertine. Ho letto l’intera saga grazie alla mia amata biblioteca comunale. Non volevo fare l’errore di “giudicare il libro dalla copertina”. Vi posso quindi rassicurare che potete farlo in questo specifico caso. Oyarbide ha colto sia le tinte horror sia il mistero magico che permea le pagine di Michael McDowell. Se le copertine vi hanno attratti quello che racchiudono vi piacerà, credetemi.
Chi era Michael McDowell?
Michael McDowell (1950-1999) è stato uno scrittore americano che ha pubblicato oltre trenta romanzi e scritto per la televisione e il cinema (Beetlejuice e Nightmare before Christimas). L’amatissimo Stephen King apprezza particolarmente la sua opera e la moglie, Tabitha King, si è occupata personalmente di completare un manoscritto incompiuto dell’autore (pubblicato nel 2006). Nonostante questo riconoscimento in patria, fino al primo volume della saga di Blackwater, pubblicato quest’anno (2023), risulta praticamente non tradotto in Italia.
Intervista all’editore Neri Pozza
Neri Pozza pubblicherà nei prossimi anni l’intera opera di Michael McDowell. Abbiamo chiesto all’editore di raccontarci il progetto.
McDowell è stato uno scrittore attivo soprattutto negli anni ’80, in Italia praticamente sconosciuto, perché scegliere di pubblicarlo oggi?
Oltre alla ricerca di nuove voci, alla pubblicazione di autori affermati e esordienti, Neri Pozza porta avanti da anni la ricerca di autori e libri, anche non recenti, da far scoprire ai nostri lettori.
Così è accaduto con Michael McDowell: un grandissimo scrittore e sceneggiatore poco conosciuto in Italia, ma amatissimo da Stephen King e Peter Straub. Ci siamo subito resi conto di trovarci di fronte a un grande autore che, sebbene vissuto negli anni Ottanta, era straordinariamente attuale. In Blackwater, ad esempio, il racconto della saga familiare dei Caskey è un pretesto per parlare anche di ambiente e di disastri naturali (la piena arriva anche perché c’è uno sfruttamento della foresta ad opera delle segherie), di famiglie disfunzionali, di relazioni omosessuali, ma anche di razzismo.
Di prossima stampa “Gli aghi d’oro”, sempre con le copertine di Oyarbide, ci possiamo aspettare un’opera completa dell’autore armonica dal punto di vista del formato e della grafica? Quali altri titoli state preparando?
Come già detto, lo stesso McDowell non voleva che ci fosse alcun freno tra il libro e il suo lettore, quindi anche l’oggetto stesso doveva essere facilmente trasportabile per essere letto ovunque. Continueremo a rispettare la volontà dell’autore sia continuando a pubblicare i suoi libri nello stesso formato sia lavorando con Oyarbide sulle copertine, già a partire dalla prossima uscita, Gli aghi d’oro (https://neripozza.it/libro/9788854529199), in libreria dal 16 gennaio, e per tutti gli altri libri dell’autore, Katie, The Amulet e Cold moon over Babylon, che pubblicheremo nel corso dei prossimi anni.
Come avete selezionato Pedro Oyarbide per il progetto grafico? È certo stata un’ottima intuizione dare questa estetica ai volumi. Siete soddisfatti della risposta del pubblico a questa vostra scelta?
Con la pubblicazione di Blackwater abbiamo scelto di seguire la scia dell’editore francese Monsieur Toussaint Louverture che aveva lavorato con Oyarbide sulle copertine: oltre ad avere un grandissimo fascino, avevano e hanno una straordinaria cura del dettaglio. Ogni singola immagine in copertina svela i momenti più salienti narrati nel libro che rendono la copia stessa un vero e proprio capolavoro da collezione. In questo post su Instagram abbiamo addirittura voluto raccontarli tutti, ma se non avete ancora letto la serie vi consigliamo di non guardare il post!
Per la promozione abbiamo volutamente lavorato anche sul prodotto, il libro stesso, mostrandolo con foto e video sui canali social della casa editrice per condividere con i nostri lettori, prima dell’arrivo in libreria, la bellezza delle copertine. E le risposte non sono mancate: riceviamo ancora oggi, a quasi un anno dalla pubblicazione, messaggi entusiastici dai lettori che, oltre a collezionare le copie della serie, seguono anche Oyarbide durante i festival letterari, dal Salone del Libro di Torino, fino a Lucca per poter parlare con lui e per farsi personalizzare le copie.
Giulia Rossetti