Sono Alice, Shalafy, la prof…
Sono tutte queste persone racchiuse nel corpo di una 18+18+4 enne, ma con la testa di una tredicenne con lo stipendio!
Quindi cosa significa essere adulti, nerd, docenti, oggi? Io insegno alle medie (o scuola secondaria di primo grado, non vorrei fare cat-calling al Ministero dell’Istruzione), quindi praticamente sono un allenatore di Pokémon che stanno evolvendo senza ancora conoscere il meraviglioso potere del deodorante.
È stimolante alzarsi la mattina per entrare in classe sapendo che ogni giorno può trasformarsi in una puntata di “Ai confini della realtà”. Quelle piccole creature, che arrivano assonnate sui banchi, possono regalare grandi sorprese a chi come noi (si dico “noi” perché se stai leggendo questo pezzo sei uno di noi!) ha ancora una mente aperta.
Una volta, nel corso di una lezione di educazione sessuale durante la quale io avevo il compito di supportare l’insegnante di scienze, ho dovuto affrontare le conseguenze del mio estremo annuire per dare man forte alla professoressa e non far cadere tutto in barzelletta. Pensate come possa essere parlare di peni, vagine, preservativi ed eiaculazioni in modo serio e professionale davanti a una banda di tredicenni… Credo possa essere più facile resistere a una svendita a 5 euro di action figures originali Bandai!
Comunque, al termine di una spiegazione tecnicissima sul fatto che il seme maschile non è dannoso se ingerito (delucidazione arrivata a seguito di una tendenziosissima domanda anonima scritta da un alunno) – durante la quale ho continuato ad annuire senza sollevare neanche di un grado gli angoli della bocca – la collega aggiunge, come una ciliegina di kebab su una torta vegana, che il seme ha un sapore dolce perché contenente zuccheri!
Ora, nessuno mette in dubbio la cosa, ma devo ammettere che, vedendo luccicare i loro occhi, per un secondo ho temuto il peggio. E non mi sbagliavo… Il mio pupillo (perché l’insegnante che dice che i professori non hanno preferenze… Mente!), mi ha avvicinato e ha commentato con la compagna: “La prof ha annuito per tutto il tempo, lei le sa bene queste cose…”.
Mi sono girata, ho sorriso dolcemente, ho posato la mia mano sulla sua e ho sussurrato: “La prof ha 40 anni, le sa bene queste cose”.
E con lo stesso sorriso mi sono allontanata lentamente, per accentuare la drammaticità del momento, un po’ come in quei film alla “Via col vento”.
Dietro di me solo la voce della compagna di banco che tra una risata e l’altra diceva “Te la sei proprio cercata!”.
Io invece aspettavo solo la lettera di licenziamento della preside, che però non è mai arrivata (per ora!)
Perché alla fine quei piccoli diavoletti mi adorano!
di Alice Lamberti