Tutte le cose che mi hanno fatto, mi fanno e mi faranno sempre infuriare.
Tutto cambia tranne il titolo.
Se qualcuno mi segue da un po’, forse ricorderà che in un’altra “vita” la mia nascita come rubrica portava un titolo simile. Da allora molto è cambiato, ma il titolo no.
Probabilmente nemmeno le cose che mi fanno arrabbiare sono cambiate, non ricordo esattamente cosa avessi scritto nel mio primo articolo come “Furibionda”, non ho cuore di andare a controllare, e forse nemmeno modo dopo l’epurazione.
Tutto quel che rimane è un titolo, di cui non rammento bene il contenuto.
Era un elenco, bene o male, un giocoso susseguirsi di situazioni, comportamenti, persone, oggetti in grado di scatenare la mia ira.
Adesso quelle cose potrebbero essere diverse, o forse uguali, ma quel che è certo è che sotto quel titolo non ci sono le stesse parole.
Mi sono chiesta: se le parole cambiano, se il contenuto cambia, deve farlo anche il titolo?
Ci ho rimuginato su un po’ ma alla fine mi sono risposta che no, non deve.
Perché le cose che mi fanno infuriare, non quelle da gioiosa lista “sì-no-celo-manca”, quelle profonde, dure, in grado di spezzarti, mi si sono schiantate come muri in faccia, e quelle, mi hanno fatto arrabbiare tanto da avermi cambiata.
Hanno cambiato il modo di vedere e percepire, di fidarmi e affidarmi, di sognare e di battermi per i miei sogni.
Ma il titolo no.
Come impulso ho pensato di trasformare tutto completamente, usare qualcosa che si staccasse dal “prima”, (magari un giorno lo farò anche) ma ho deciso che non è ancora il momento.
Voglio il mio titolo, perché sono la stessa persona che ha evoluto il suo contenuto. E tutti noi ci siamo passati almeno una volta nella vita. Abbiamo dovuto modificare pezzi di noi stessi senza potere o volere intaccare il nostro titolo. Allora all’improvviso bisogna trovare un senso e un significato a ciò che pensavamo di essere, e in mezzo a collera, frustrazione, delusione ci accorgiamo che esiste altro per aver senso. Che magari il vostro titolo sembrava un limite invece aveva sempre racchiuso al suo interno una miriade di sfaccettature che non vi vergognate più di mostrare. Che non siete una lista buffa e allegrotta di cose che vi fanno arrabbiare. Siete tutto nel vostro titolo, avete già tutto lì dentro.
E allora potete spaziare e raccontare chi siete davvero.
Potete aprire un canale Youtube anche se siete troppo vecchie per questa strada, anche se non avete mai usato un programma per montare video, anche se avete dovuto far convogliare regali di compleanno/Natale verso l’unico obiettivo di avere i mezzi per poter registrare.
Potete farlo perché per una manciata di persone a cui vorreste spaccare i denti perché non fanno che ripetervi che non siete capaci, che quel che fate è inutile, di contro ce ne sono altre, sempre più, che vi dicono di continuare a credere in quel che fate, perché anche loro ci credono, e a loro volta prendono coraggio e ispirazione per portare avanti i loro sogni.
Potete divulgare la cultura cinese anche se vi hanno detto che a nessuno frega, perché invece, piano piano, alle persone inizia a importare. Anche se vi arrabbierete perché ci sarà sempre qualcuno pronto a mettere il “sentito dire” davanti a oltre dieci anni di studio ed esperienza.
Potete viaggiare e portare con voi persone di ogni genere a esplorare il mondo e anche se vi faranno arrabbiare qualche volta, varrà sempre la pena sapere di aver fatto conoscere un pezzetto in più di ciò che ci circonda.
Potete scrivere, suonare, comunicare in ogni modo quello che vi pare e quando vi pare, perché se avete un messaggio valido, ci sarà sempre qualcuno pronto ad accoglierlo.
E in tutto questo e molto altro, mantenere comunque la vostra indole furiosa, senza vergogna, senza dover per forza far ridere per limitare l’effetto “magari qualcuno si offende”, perché se siete persone con un’etica e una morale, non c’è nulla che non possa essere detto sotto il vostro titolo.
Potete essere un titolo, sarete forse sempre lo stesso titolo, ma ciò che significa e come riempite le righe sotto di esso, lo scegliete voi ogni volta. E se la gente si fermerà al titolo perché non gli piace o non lo trova abbastanza accattivante, poco conta, ricordatevi che i clickbait attirano tanto ma deludono sempre.
di Alessandra “Furibionda” Zanetti