Bentrovati e ben rientrati dalle ferie.
Siamo a settembre, mese in cui le cose, volente o nolente, devono ricominciare. La scuola, il lavoro, la palestra, gli esami, i piani per Lucca, i corsi, il tagliando dell’auto, le sedute dal dentista, il countdown per Natale, la dieta e le serie tv.
Felisi & Contenti è quello spazio in cui si raccontano storie che hanno avuto un lieto fine o che hanno fatto il possibile per trovarne uno. Purtroppo, di tanto in tanto, l’impresa fallisce. Alcune storie non hanno un finale lieto, anche se questo dipende più che altro dalla loro natura.
Il tema di questo mese, Regole e Caos, non poteva quindi che identificarsi non solo in una delle storie senza finale per eccellenza, ma anche, a mio avviso, in una delle più rappresentative dell’argomento.
Le riunioni di condominio.
Regole
Ogni condominio ha delle regole. Sono necessarie per la gestione degli spazi e delle risorse condivise con gli altri condomini. Servono per fare funzionare le cose, ripartire le spese e assicurarsi che gli oneri siano adeguatamente distribuiti.
Sebbene negli anni cambino di poco e siano disponibili per la consultazione, sembra che ogni comproprietario ne conosca solo alcune, trascurando di imparare le altre. A un osservatore esterno, e per esterno intendo dire di un altro pianeta, le riunioni di condominio potrebbero ricordare i raduni segreti alla fine di Fahrenheit 451, in cui ognuno trasmette un pezzo di un libro che non esiste più.
Caos
Si potrebbe pensare che senza le regole sarebbe il Caos. Eppure, se ci pensate bene, la prima causa del caos durante le riunioni condominiali sono proprio le regole. La famiglia Rossi si scaglia contro i Brambilla che hanno steso le lenzuola sul balcone, anche se sono quelli il cui figlio lascia sempre la bici davanti al portone.
La vedova Costa chiede che il cane degli Esposito la smetta di abbaiare e poi annaffia le piante con la canna dell’acqua, inondando il balcone dei Fusco proprio nel giorno del barbecue.
Il povero amministratore tira una riga sulla voce “varie ed eventuali” e scrive “Fight Club”.
I panni sporchi “non” si lavano in famiglia
L’elenco delle spese condominiali da pagare mette in evidenza non solo le quote, ma i morosi. Mossa questa con la quale gli amministratori sperano segretamente che gli inquilini risolvano tra di loro.
L’epidemia di gomme tagliate costringe anche gli amministratori meno belligeranti a intervenire per cercare di recuperare il recuperabile. Per sicurezza si recheranno alle riunioni a piedi per il resto dell’anno.
“Io non sono d’accordo”
Non importa se si tratta della richiesta dell’impresa di cambiare giorno per le pulizie della scala, o di sostituire la lampadina delle cantine che si è fulminata nel 2007. Il ragionier Fumagalli offrirà sempre una strenua ed estenuante opposizione.
Pregno di un vigore burocratico che nemmeno Asterix con il suo lasciapassare A-38, egli pretenderà di avere almeno otto preventivi per le nuove etichette dei citofoni, la cui spesa iniziale si aggira intorno alla ragguardevole cifra di € 9,00 a famiglia.
Alla fine, grazie ai suoi sforzi, dove saranno i rappresentanti di scala a ottenere i suddetti preventivi e mostrarli al ragionier Fumagalli, ogni famiglia potrà beneficiare di un risparmio di almeno € 0,56. Poco importa se le nuove etichette hanno i cognomi scritti sbagliati. Tanto più che Fumagalli alle riunioni di condominio non partecipa mai. Meglio delegare, che quelli sono tutti matti.
Tutta colpa dell’amministratore
Al pari dell’amico che immancabilmente dichiara “Se lo dicevi a me… Conosco uno bravissimo che ti avrebbe fatto risparmiare”, anche nei condomini arriva sempre quel momento in cui qualcuno dice: “Lo conosco io un amministratore bravo”.
Il vecchio amministratore viene liquidato per una qualche inadempienza non meglio definita e ne subentra un altro. Questi beni di consumo di solito hanno scadenza breve e dopo due o tre anni sono già da sostituire. Per fortuna Ferraris della scala B ne conosce uno che è durato addirittura cinque anni.
The Condominium Effect
Come per la Teoria del Caos, anche il risultato di una riunione di condominio dipende da variabili (ordine del giorno) soggette a errori e quindi esposte al caos (condomini), che all’ultimo momento possono cambiare tutto (voti contrari).
D’altronde, gli inquilini hanno una soglia di tolleranza all’imprevedibilità alta un Puffo. Di fronte a un evento inaspettato, altro che sbattere d’ali. Se proprio volete studiare questi fenomeni opposti, Regole e Caos, vi basta partecipare a una riunione di condominio e a un certo punto chiedere chi fosse quell’imbecille che si è messo a trapanare alle due del pomeriggio di un giorno feriale.
di Alessandro Felisi