Sailor Moon: Cosmos vs Chaos

Stars, l’ultimo arco narrativo della saga di Sailor Moon, ruota attorno a quattro figure avvolte nel mistero, tutte interconnesse tra di loro: Sailor Galaxia, Chaos, ChibiChibi e Sailor Cosmos.

A distanza di 27 anni dalla pubblicazione del volume conclusivo del manga e nonostante la recente uscita del film Netflix – che chiude la versione Crystal dell’anime – Pretty Guardian Sailor Moon: Cosmos, l’enigma non ha ancora avuto delle risposte chiare. La stessa autrice Naoko Takeuchi non è mai stata troppo propensa a fornire delle spiegazioni definitive su questi personaggi.

Generazioni di fan si sono lanciate nelle teorie più disparate e strampalate, per tentare di districarsi nella contorta mitologia di questa opera, che peraltro differisce in maniera importante tra manga/serie Crystal e anime degli anni ‘90.

Tenterò, nel mio piccolo, di fare un po’ di ordine nella complessa lore di Sailor Moon.

Sailor Galaxia

Sailor Galaxia è colei che ci viene presentata fin da subito come la guerriera della distruzione, la nuova villain.

Scopriamo che in tutta la galassia ci sono guerriere Sailor simili alle nostre protagoniste del Sistema Solare. Ognuna di loro ha un pianeta madre da proteggere e da cui prende il nome. Apprendiamo inoltre che ogni essere vivente della Via Lattea ha dentro di sé un “seme di stella” (star seed). Le guerriere Sailor ne hanno uno “speciale” chiamato Sailor Crystal, da cui deriva il loro potere.

Nata su un pianeta da lei definito “insignificante”, Sailor Galaxia è un essere ambizioso oltre l’inverosimile. È intenzionata a trovare “un astro alla sua altezza” e a diventare la guerriera più potente di tutte, rubando i Sailor Crystal sparsi per la galassia. Trova pane per i suoi denti quando Chaos, sotto le spoglie di Death Phantom, la attira verso un astro che fa al caso suo: il Galaxy Cauldron, ovvero il punto della Via Lattea dove ogni stella nasce e muore. Chaos è intrappolato in esso: si autodefinisce una “stella mancata” che non è mai riuscita a lasciare il “Calderone”. Tuttavia, dà a Galaxia i poteri per mettere in piedi l’impero di Shadow Galactica e dominare l’universo insieme.

Galaxia, quindi, annienta una per una le Sailor sparse per la Via Lattea e distrugge i loro pianeti. Da ogni pianeta salva però una giovane ambiziosa come lei e la rende una guerriera “fittizia”, soggiogata da due bracciali contenenti parte dei poteri che Chaos ha donato a Sailor Galaxia. Forma così l’esercito delle Sailor Animamates (le “Veneranti”, nella versione italiana dell’anime storico). A ognuna delle Animamates viene promesso un pianeta tutto suo quando la guerra sarà terminata.

sailor galaxia

Chaos

Chaos è il vero villain, l’origine di tutti i mali. Tutti i nemici che Sailor Moon ha affrontato nel corso della saga altro non sono che emanazioni di Chaos stesso, che si manifestava volta per volta sottoforma di un nuovo antagonista.

Chaos rappresenta l’oscurità e spiega che essa non può esistere senza la luce, e viceversa. Per questo motivo Sailor Moon veniva perseguitata ogni volta da una nuova minaccia: era la luce del suo stesso Cristallo d’Argento ad attirare a sé i malvagi. Anche per questa ragione, Chaos afferma che le guerre non avranno mai fine, instillando il dubbio nella nostra protagonista che ogni male del mondo avvenga per causa sua e spingendola ad autodistruggersi. La missione di Sailor Moon di proteggere la Terra altro non sarebbe che un’illusione, in quanto a mettere in pericolo il pianeta sarebbe, seppur indirettamente, la nostra eroina stessa.

Chaos convince di questa teoria anche Galaxia, usandola per arrivare a sconfiggere Sailor Moon, e illudendola che così diventerà la guerriera più potente di tutte, protettrice dell’intera galassia… Salvo però voler risucchiare e dissolvere anche lei e il suo seme di stella Sapphire Crystal nel Galaxy Cauldron. L’obiettivo finale di Chaos è infatti assorbire la luce di tutti i Sailor Crystal, in particolare quello di Sailor Moon, e di sostituirsi al Cauldron come astro più potente dell’universo.

chaos

ChibiChibi

ChibiChibi è una bambina dell’età apparente di due anni, che si insedia in casa Tsukino similmente a come fece Chibiusa all’inizio del secondo arco narrativo (R o “La Luna Splende”). Gli stessi personaggi non sanno chi sia e ipotizzano che possa essere la secondogenita di Usagi e Mamoru (ma, come spiegano le ragazze del Sailor Quartet, “Le regine di Silver Millennium generano una sola principessa”) o che possa addirittura essere la futura figlia di Chibiusa (tesi smentita dalla stessa perché percepisce che non è “sua”).

Presto ChibiChibi si rivela essere lei pure una combattente Sailor. Sailor Moon stessa, nel manga, aggiunge il “suffisso” Moon al nome di battaglia di Sailor ChibiChibi, e questo continuerebbe a suggerire un legame tra la protagonista e questa misteriosa mini-guerriera.

chibichibi

Il finale nell’anime anni ’90

E qui le cose si complicano. Prima di arrivare a parlare di Sailor Cosmos, facciamo un passo indietro, sottolineando alcune differenze dei personaggi appena descritti tra l’anime degli anni ‘90 e il film conclusivo della serie Crystal (aderente al manga).

Sailor Galaxia, nell’anime storico, era già una leggendaria guerriera, protettrice della galassia intera. In tempi antichi aveva già sconfitto Chaos, sigillandolo dentro di sé. Questa presenza di Chaos dentro il suo corpo, a lungo andare, ha corrotto la sua anima, rendendola malvagia e oltremodo potente. Qui Chaos, dunque, non è prigioniero del Galaxy Cauldron ma è dentro Galaxia stessa.

In questo scenario, si scopre che la vera identità di ChibiChibi altro non sarebbe che la personificazione dello star seed di Sailor Galaxia, che lei ha liberato a vagare nell’universo prima che venisse intaccato da Chaos, in attesa di essere trovato da qualcuno (indovinate chi) per sconfiggere definitivamente l’antico nemico.

ChibiChibi, nella battaglia finale, torna dapprima al suo aspetto reale di star seed di Galaxia e poi si trasforma nelle mani di Sailor Moon nella Spada del “Raggio della Speranza” (arma che, tra l’altro, finisce distrutta). Sailor Moon, infine, assume la forma di Serenity e, col potere del Cristallo d’Argento, purifica Galaxia che torna buona e restituisce tutti gli star seed estorti.

Questa identità di ChibiChibi è però totalmente in contrasto con ciò che accade nel manga e nel film Netflix.

La misteriosa Sailor Cosmos

sailor moon cosmos

È Sailor Cosmos, infatti, nel manga (e di conseguenza nel film Netflix) che viene rivelata come vera incarnazione di ChibiChibi. Ma chi è Sailor Cosmos, a questo punto? Perché il suo aspetto ricorda quello di Sailor Moon? E perché il nome di battaglia di Sailor ChibiChibi include la parola “Moon”? Andiamo con ordine.

Intanto mi preme sottolineare come in praticamente tutte le mitologie e cosmogonie, Caos e Cosmo siano strettamente legati tra loro. Il Caos è esistito ancora prima del Cosmo, dal Caos nasce il Cosmo e nel Cosmo ci sarà sempre il Caos. La casualità distruttrice e il disordine sono tenuti a bada e contrastati dalle forze positive, mantenendo l’equilibrio in tutto l’universo. È naturale quindi che la nemesi di Chaos in Sailor Moon potesse essere rappresentata solo da Sailor Cosmos.

Sailor Cosmos nell’anime anni ‘90 non appare. Viene mostrata solo una silhouette di una versione adulta di ChibiChibi – e sottolineo che, essendo qui legata a Galaxia e non a Usagi, non ha molto senso che porti gli odango, la celebre acconciatura di Sailor Moon. Nel manga, quando ChibiChibi assume le sue vere sembianze di Sailor Cosmos, è invece fortemente implicato che si tratti di una futura forma finale di Sailor Moon.

Ma un personaggio può incontrare un’altra versione di sé senza distruggere lo spazio-tempo?

Alcune teorie fanno notare come le regole dell’universo di Sailor Moon impediscano a un personaggio di incontrare il suo doppelgänger. Sailor Cosmos però agisce per tutto il tempo sotto le mentite spoglie di ChibiChibi, cosa che aggira in qualche modo il problema.

In ogni caso, questa regola era stata già precedentemente infranta nel manga. Infatti, alla fine dell’arco narrativo Black Moon, Sailor Moon aveva già incontrato sé stessa come Neo-Queen Serenity.

La stessa Cosmos afferma di aver viaggiato indietro nel tempo sotto forma di ChibiChibi per “sostenere la sé stessa del passato”, confermando quindi di essere una ultima evoluzione della nostra Usagi (precedente, futura o alternativa rispetto a Neo-Queen Serenity non ci è dato saperlo).

Sailor Moon Cosmos: la spiegazione del finale

Sailor Cosmos proviene da un futuro in cui Chaos è riuscito (o meglio, riuscita) a nascere dal Cauldron come stella e incarnarsi in Sailor Chaos. Dopo l’estenuante battaglia tra le due, Cosmos si ritrovò da sola incapace di sconfiggere Chaos e, persa ogni speranza, scappò via. Convintasi che l’unico modo per fermare Chaos fosse distruggere interamente il Galaxy Cauldron prima che la nemica emergesse come Sailor Chaos, assume la forma di ChibiChibi per spingere la Sailor Moon del passato a compiere questo gesto.

Sailor Moon, tuttavia, si rende conto che ciò potrebbe essere del tutto inutile: distruggendo il Cauldron nessuna stella potrebbe più nascere e Chaos potrebbe comunque rigenerarsi in un’altra parte dell’universo (se esiste la luce esisterà sempre l’oscurità), vanificando il sacrificio di tutte le Sailor perite durante la battaglia.

La protagonista decide così di gettarsi lei stessa nel Cauldron, insieme a tutti i Sailor Crystal della galassia, per fondersi con esso e purificarlo, fermando l’ascesa di Sailor Chaos (viene comunque sottolineato che la presenza di Chaos non sparirà mai completamente dal Galaxy Cauldron).

Questo gesto estremo di Usagi ha tre conseguenze importanti:

La prima è quella di permettere a tutte le guerriere di rinascere dai loro semi di stella nel Cauldron e reincarnarsi.

La seconda è che Sailor Moon diventa di fatto Sailor Cosmos, perché unendo il potere di tutti i Sailor Crystal purifica il Galaxy Cauldron con il Lambda Power, il potere di tutto il cosmo. Sailor Cosmos stessa afferma che in questo modo Sailor Moon si è comportata da vera Sailor Cosmos.

La terza è quella di infondere coraggio a Cosmos, che tornerà nel futuro a lottare contro Sailor Chaos con una nuova speranza: viene lasciato intendere che anche lei ingloberà in sé Sailor Chaos, ricollegandoci quindi a ciò che fece Galaxia nell’anime anni ‘90.

Cosmos vs Chaos, manga vs anime

Sebbene la mia bambina interiore abbia un debole per la serie di animazione anni ‘90, soprattutto per quanto concerne l’aspetto grafico, in età adulta ho imparato ad apprezzare molto di più l’intreccio della versione a fumetti. Di conseguenza, la serie Crystal, che all’inizio mi ha un po’ spiazzato, è riuscita a fare breccia nel mio cuore da millennial nostalgica per la trama molto più fedele a quella della controparte cartacea.

Devo confessare, inoltre, che lo sviluppo dell’ultimo atto mi piace molto di più nel manga. Ho sempre avuto l’impressione che il finale dell’anime anni ‘90 in qualche modo togliesse importanza alla figura di Sailor Moon. La versione televisiva di 30 anni fa accentra tutto su Galaxia. È lei che batte in passato Chaos ed è sempre lei che “crea” ChibiChibi/Sailor Cosmos dal suo star seed. In questo modo si perde, a mio avviso, la centralità che la nostra protagonista ha nell’opera originale.

Nel manga, come già analizzato, Sailor Moon, ChibiChibi e Sailor Cosmos sono la stessa persona, ed è attorno a loro che si scioglie tutto l’intreccio. È vero, in questa maniera Galaxia è ridotta a mero “fantoccio” del vero nemico, Chaos. Ma Sailor Moon resta la chiave di tutto.

sailor moon

Sailor Moon: la guerriera che racchiude il Cosmo

Sailor Moon, come viene detto da Galaxia stessa tra le pagine del manga, è la guerriera che racchiude in sé ogni cosa.

Luce e Oscurità, Pace e Conflitto, Equilibrio e Disordine, Principio e Fine, Cosmo e Caos. Il potere di tutte le guerriere Sailor esistenti e quindi di tutto l’universo. Il degno finale di una storia che ha appassionato generazioni intere di fan e di una protagonista iconica, idolo di milioni di persone.

Sailor Moon è il Cosmo che vince sul Caos.

di Marta “Minako” Pedoni

Marta Pedoni
Marta Pedoni

Marta Pedoni è una cantante, attrice e performer. Ha inoltre studiato doppiaggio cantato a Roma presso la Scuola Ermavilo fondata da Ernesto Brancucci.
In arte Minako, sceglie questo nome in onore di Sailor Venus. Classe 1990, la sua vita (nonchè la sua personalità) si divide tra arte e scienza, in equilibrio tra razionalità e sensibilità. Tutto ciò si traduce, per farla breve, in una Principessa Disney laureata in Tecniche di Laboratorio Biomedico.
Quando non è su un palcoscenico a cantare, recitare e ballare o non viaggia su un aereo, parla di musica su Niente Da Dire e conduce con Daniele Daccò Il Cornetto Del Mattino sul canale Twitch de Il Rinoceronte Viola.

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