Il solo leggere la parola “stress” mi mette un po’ di ansia. Oggi questa parola è più presente che mai. Un tempo la vita scorreva più lenta, senza la frenesia e la corsa contro il tempo che ci sono oggi. Il tempo libero è diventato uno spazio da difendere con le unghie e con i denti. La società, infatti, ci vuole sempre attivi e produttivi, di giorno e di notte e, preferibilmente, anche nel fine settimana. Questo porta inevitabilmente le persone a essere nervose e arrabbiate come mai prima, spesso senza neanche sapere il perché.
Provate a pensarci. Quante volte vi è capitato di incontrare persone per strada che vanno di fretta, con la faccia da mastino furioso pronto a mordere chiunque invada il loro spazio?
Ma alla fine, questo stress, che cos’è?
Stress: che significa?
Il termine “stress” è stato usato per la prima volta nel 1936 dal medico Hans Selye per identificare la Sindrome Generale di Adattamento, durante uno studio sui ratti. Da lì a poco, venne applicato anche agli esseri umani, distinguendo tra stress positivo (eustress) e stress negativo (distress).
Lo stress positivo è quella forza o spinta interna che ci motiva e stimola. È l’energia che ci aiuta a essere più concentrati durante un esame, l’adrenalina che proviamo davanti a un nuovo progetto o una scadenza lavorativa. In breve, quella sensazione che ci fa capire che teniamo davvero tanto a qualcosa.
Lo stress negativo, invece, è eccessivo e prolungato, dovuto a pressioni interne o esterne, vicine o lontane da noi. Può portare a effetti dannosi sull’organismo, causando ansia, affaticamento e, nei casi peggiori, un vero e proprio senso di esaurimento difficile da gestire
Che fare con lo stress negativo?
Esistono tante piccole strategie che possiamo adottare nella nostra quotidianità per gestire meglio le situazioni di tensione, dove i livelli di stress sono ancora gestibili:
Attività fisica
Muoversi aiuta a scaricare la tensione e a sentirsi meglio. Anche solo una camminata può fare la differenza.
Tecniche di rilassamento
Respirazione consapevole, meditazione e yoga possono essere strumenti utili per calmare la mente.
Gestione del tempo
Pianificare le attività della giornata e imparare a dire “no” quando necessario riduce il senso di sopraffazione.
Chiedere aiuto
Se vi sentite sopraffatti, non abbiate paura di rivolgervi a uno specialista. Esistono molti professionisti della salute mentale che esercitano nei territori da cui ci leggete. Inoltre, negli ultimi anni sono state create piattaforme online che offrono supporto psicologico facilmente accessibile.
In un mondo che ci chiede di essere sempre veloci, produttivi ed efficienti, trovare un equilibrio diventa fondamentale. Lo stress non è sempre un nemico, ma saperlo riconoscere e gestire è essenziale per vivere meglio!
Lo stress nella cinematografia
Da sempre la pittura, la fotografia, la musica e il cinema parlano dell’esperienza umana. Quindi, lo stress e i suoi effetti non fanno eccezione. Vi lascio con cinque film che parlano di diversi tipi di stress:
1. Fight Club (1999)
Un film cult che esplora la disillusione e il disorientamento nella società moderna. Mostra come uno stile di vita stressante e alienante possa portare a una crisi d’identità e a un senso di ribellione estremo.
2. Gothika (2003)
Un thriller che gioca con la paura e la perdita di controllo. Il film rappresenta come lo stress psicologico di chi si trova intrappolato in una situazione inspiegabile possa portare all’ansia, alla paranoia e alla perdita di ogni certezza.
3. Le verità nascoste (2000)
Un film che costruisce lentamente un’atmosfera di tensione, mostrando come lo stress accumulato e i segreti irrisolti possano trasformarsi in ossessioni, portando a dubitare della propria sanità mentale.
4. Tutta la vita davanti (2008)
Una rappresentazione ironica, ma terribilmente realistica, dello stress lavorativo e della precarietà. Il film mostra come il mondo del lavoro possa diventare oppressivo, assorbendo completamente la vita di una persona e portandola a un senso di frustrazione e confusione.
5. American Beauty (1999)
Un film che parla dello stress esistenziale e dell’insoddisfazione personale. Mostra come una vita apparentemente perfetta possa nascondere un profondo senso di vuoto, portando i personaggi a cercare una via di fuga da una realtà che li soffoca.
di Lorenzo Baldoni