Navigando sul sito neroarancio in questi giorni vi imbatterete nel logo color arcobaleno per il mese del Pride. In effetti, Pornhub si vanta spesso delle sue politiche di inclusione per un “porno per tutti”. Ma nella pratica, è davvero così?
Il porno online
Il 15% di tutti i siti online è un sito porno.
Il 20% di tutte le ricerche effettuate su dispositivi mobili è una ricerca porno.
Il saggio dottor Cox diceva:
«Se da internet togliessero tutta la pornografia resterebbe un solo sito chiamato “Ridateci i porno”.»
E non ha tutti i torti. Il porno online è un impero che muove miliardi. Ma per moltissime persone è stato anche la prima volta in cui si sono sentite rappresentate. Il porno è generalmente concepito come un prodotto per un pubblico di uomini bianchi cis etero. Per questo, la maggior parte della produzione pornografica incontra i gusti di questo target. Questo però crea un loop: l’industria presume che i fruitori saranno sempre uomini bianchi cis etero, di conseguenza crea solo prodotti per loro. Chiunque altro provi ad avvicinarsi, non sente soddisfatti i propri gusti e quindi va a cercare altrove.
Il porno online ha permesso proprio di trovare questo “altrove”, di renderlo facilmente accessibile a chiunque. Non importa quale sia la tua identità di genere, il tuo orientamento sessuale, o i tuoi fetish. Sicuramente ci sarà un sito porno dove trovare esattamente quello che cerchi. Ma quanto è facile trovarlo?
Il sacro algoritmo
C’è uno studio tutto italiano ad analizzare in che modo l’algoritmo di Pornhub suggerisca i video ai propri utenti. Proprio lui, l’algoritmo. Quell’entità sconosciuta che malediciamo quando le nostre foto su Instagram ricevono 10 like scarsi.
Un gruppo di ricercatori italiani ha cercato di capire in che modo funzionasse l’algoritmo di Pornhub, e in particolare con che criteri suggerisse i video nella homepage.
Lo studio
Per capire come funziona l’algoritmo, il gruppo di ricerca ha creato 10 profili su Pornhub. Ogni profilo presentava un’identità di genere diversa, ma una caratteristica in comune: tutti condividevano l’attrazione verso le donne. Sul sito è infatti possibile registrarsi e creare un profilo in cui indicare i propri gusti e preferenze. I ricercatori hanno visitato il sito utilizzando questi diversi account per 1600 volte, ottenendo altrettante homepage. Nella home di Pornhub si trovano varie sezioni. Alcune dipendono dalla localizzazione, tipo “I video più visti in Italia”; altre sono personalizzate in base ai gusti dell’utente. Alla fine del periodo di osservazione, i ricercatori si sono trovati tra le mani più circa 74.000 video suggeriti, di cui 25.000 nella sezione personalizzata.
I video più visti
Tra tutte le sezioni, Pornhub sembra privilegiare quella dei video più visti nella zona da cui si collega l’utente. Qui l’algoritmo premia i video più apprezzati, portandoli a ricevere sempre più visualizzazioni. Ovviamente il contenuto del video è irrilevante: l’importante è spingere l’utente a restare il più possibile sulla piattaforma o a tornarci di frequente per poter vendere spazi pubblicitari.
Eterohub
Non sorprenderà nessuno, ma la maggior parte dei video che l’algoritmo propone e ripropone contengono una visione eteronormativa del sesso. Questo perché probabilmente anche chi ha programmato lo stesso algoritmo ha una visione ristretta ed eterocentrica.
Basti pensare al fatto che sull’homepage classica di Pornhub è possibile trovare video di categorie “lesbo” o “donne trans”, mentre tutto ciò che riguarda il sesso gay è nascosto in una sezione a parte del sito. Sia mai che un uomo etero inciampi per sbaglio in un video omosessuale. Lesbiche e donne trans si sono “guadagnate” un posto nella sezione classica del sito semplicemente perché troviamo video pensati per lo sguardo maschile. Quello che vedete nei video con il tag “lesbian” è la cosa più lontana dal sesso saffico che troverete in giro. Mi dispiace distruggere i vostri sogni.
La personalizzazione
Non importa quali preferenze tu abbia impostato sul tuo profilo Pornhub. La maggior parte dei contenuti che l’algoritmo ti suggerirà sono eteronormativi. Dall’analisi dei dati raccolti, risulta che donne e uomini hanno homepage molto simili. Se invece alla voce “genere” si indica “Nessuno” o “Altro” ci si troverà davanti una homepage completamente diversa, con video che non vengono suggeriti a persone con altre identità di genere.
I risultati
L’algoritmo di Pornhub funziona benissimo, proprio come quello di altre piattaforme, ad esempio Instagram o Youtube. L’algoritmo non rischia mai, ti propone quasi sempre contenuti simili a quello che hai già visto, in modo da invogliarti a continuare a guardare. Avete presente quando guardate un video di gattini e all’improvviso la vostra home di Youtube sembra la casa della gattara pazza dei Simpson? Quello è algoritmo.
Quindi, Pornhub è inclusivo? Se sai già cosa ti piace e cosa cercare, probabilmente lo troverai.
Ma se vuoi scoprire, esplorare, sei ancora indeciso su quello che ti piace… Ti troverai a vagare tra una marea di video tutti uguali.
Forse al posto dell’arcobaleno starebbe meglio il simbolo del dollaro.
di Antonella Liverano Moscoviti