“Send nudes”
“Manda foto piedi”
In base agli ambienti del web che frequentate di solito, avrete visto più di frequente una di queste due versioni di quello che, praticamente, è lo stesso meme. Praticamente un effetto Mandela che divide vanilla e kinkster.
Se siete ossessionati dai piedi, vi rassicuro: siete in ottima compagnia, e il vostro è uno dei feticismi più diffusi al mondo.
Se state pensando “Che schifo i feticisti”, vi rassicuro comunque: lo siete anche voi. La passione per i seni abbondanti, per i culi alla Kim Kardashian o per il fisico a clessidra sono tutti, comunque, dei fetish. Semplicemente, sono più diffusi e socialmente accettati, quindi non siamo abituati a considerarli “depravati”.
Partiamo dalle basi, quando si esplorano sessualità alternative c’è bisogno di una guida di navigazione.
Vanilla, Kinky, Fetish
La sessualità vanilla è quella che potremmo definire “convenzionale”, mentre quella kinky include tutta una serie di pratiche che vanno dal BDSM ai roleplay, passando per lo shibari e compagnia bella. Si tratta di un universo enorme ed estremamente sfaccettato, che solo per comodità viene riunito tutto unicamente sotto il termine ombrello “kinky”.
Il feticismo invece descrive tutte quelle pratiche in cui per eccitarsi è coinvolta una parte del corpo che non siano i genitali (ricordate che vi ho parlato di seni abbondanti e culi prosperosi? Appunto), oppure oggetti o situazioni specifiche. Alcuni feticismi sono particolarmente conosciuti, basti pensare a quello per il latex; altri molto meno, come quello per i manichini. Se non siete abituati a navigare il lato kinky del web, vi sconsiglio di indagare oltre. Qui non solo la tana del Bianconiglio è profonda, ma inizierete pure ad interrogarvi su COSA sia la tana del Bianconiglio.
Il fetish è una malattia?
Generalmente la psicologia contemporanea non considera il disturbo parafilico come un disturbo mentale, a meno che questo disturbo non vada a compromettere in maniera irreversibile la vita della persona che lo ha, o di chi le sta intorno. Si parla di feticismo quando la presenza del feticcio (calze a rete, vestiti di latex,…) sia una componente essenziale per l’eccitazione della persona. Quindi, se siete ossessionati dai piedi smettete di cercare i sintomi su Google: non solo siete in buonissima compagnia, ma siete anche in perfetta salute.
Come nascono i feticismi?
Parlando con un amico col foot fetish, mi aveva raccontato di aver iniziato a trovare molto attraenti i piedi femminili già da bambino. In particolare, ricordava le vacanze in campagna e la pigiatura coi piedi dell’uva da vino. Già prima di aver anche solo potuto pensare alla propria sessualità, insomma, era affascinato dai piedi femminili.
In generale, moltissime persone con dei feticismi raccontano di aver iniziato già da bambini a provare un attrazione che non sapevano spiegare e che, con l’adolescenza, è diventata un vero e proprio feticismo.
Anche molti psicologi confermano che spesso i feticismi nascono dall’unione tra il feticcio e il piacere sessuale nell’età dello sviluppo, come la prima adolescenza. Molto spesso i feticisti associano determinate situazioni/oggetti/parti del corpo ai primi orgasmi, e da lì nasce l’associazione tra il piacere e il feticcio.
Questo spiega anche come mai moltissime persone abbiano un immaginario molto legato al mondo della pornografia: guardare porno nell’età dello sviluppo ci porta ad associare una determinata immagine ben precisa alla sessualità. Ecco perché, provocatoriamente, a inizio articolo ho detto che anche chi apprezza seni e culi abbondanti è in una certa misura feticista: queste immagini vengono spesso dalla pornografia mainstream.
Esplorare le sessualità alternative
Visto che si tratta di temi di cui è spesso difficile parlare nel proprio giro di amici, online esistono delle vere e proprie comunità dedicate alle sessualità alternative. La più famosa è Fetlife, il Facebook dei feticisti, dove potrete trovare la giusta risposta alle vostre ossessioni.
Come per ogni situazione, il buon senso può essere la guida migliore: trovare partner consenzienti, essere sinceri riguardo le proprie preferenze ed esplorare i propri desideri sempre nel rispetto di tutte le persone coinvolte.
Contrariamente a quello che la saga di 50 sfumature ha fatto credere a molte persone, infatti, il BDSM si basa sulla parità delle persone coinvolte, anche se una in una posizione di apparente dominio e una apparentemente sottomessa. La persona sottomessa può interrompere in qualsiasi momento, e deve dare un consenso esplicito ad ogni pratica.
Considerando poi che diversi studi evidenziano che tra il 40% e il 70% della popolazione ha fantasie sessuali “poco convenzionali”… Siamo proprio proprio sicuri che la sessualità canonica sia quella vanilla?