Intervista a Rocco Tanica di Elio e le Storie Tese

Avete presente la domanda “Se potessi incontrare il te stesso tredicenne cosa gli diresti?
Ecco, io non gli darei consigli di vita o di relazioni. Non potrei farlo, sono tuttora negato in entrambe le cose. Però gli racconterei di quella volta in cui ho chiacchierato con Rocco Tanica. So che mi guarderebbe con stupore ed entusiasmo.

Il maestro Rocco Tanica non è solo il tastierista (o il tastiere, come si definiva nel brano “Alfieri”) di Elio e le Storie Tese. Negli anni ha lavorato come autore televisivo, scrittore, attore e spettacolare mina vagante in numerosi programmi.

Al Salone del Libro di Torino ha tenuto una esilarante conferenza di presentazione del suo ultimo libro, “Non siamo mai stati sulla Terra”. In epoca di analisi e anatemi riguardanti l’Intelligenza Artificiale, lui ha scelto di lavorarci insieme. Un libro scritto con un software chiamato Gpt-3 che genera nuovi contenuti basandosi su ciò che apprende da un testo preesistente. In pratica, Tanica ha scritto storie in tandem con una intelligenza artificiale. I risultati sono esilaranti e lui ha dato prova di questo leggendone alcuni durante la conferenza.

Poche ore dopo, al termine di un firma-copie molto partecipato, mi sono avvicinato a Rocco Tanica con l’obiettivo di intervistarlo. Per un ex-ragazzino che conosceva a memoria ogni brano di Elio e le Storie Tese da prima del loro exploit a Sanremo nel 1996 è stato un grande momento. Anche perché il maestro Tanica si è rivelato disponibile e brillante, proprio come immaginavo.

L’intervista a Rocco Tanica!

Scusa se sarò poco reattivo ma sono un po’ stanchino!

Figurati! Io sto cercando di sembrare professionale anche se in realtà, da super fan, sono entusiasta in questo momento!

Non ti preoccupare, ce la stai facendo a sembrare professionale!

La prima cosa a cui ho pensato dopo avere ascoltato il tuo intervento è stata: se questi strumenti fossero stati disponibili anche solo pochi anni fa, tu li avresti utilizzati con gli Elio e le Storie Tese?

Rocco Tanica intervistato da Mr Rob

 

Sicuramente! Sono sempre stato un nerd attento alle novità, anche a quelle più improbabili. Però ti devo dire che, fatti alcuni esperimenti di scrittura di canzoni con questo strumento, il risultato non era entusiasmante. Quindi mi ci sarei dedicato ma con abbondante senso critico.

Io ti immaginavo mentre la utilizzavi per cose come i packaging dei dischi.

Guarda, noi ci siamo dedicati sempre a immagini un po’ bizzarre per le copertine. Devo dire che, con le facoltà odierne dei generatori di immagini, sicuramente ci avremmo campato. Però è stato bello lavorare in quel modo, quando ancora non c’erano questi sistemi. Abbiamo potuto vivere la transizione tra il primo periodo analogico e questo completamente digitale.

Tu hai lavorato molto con questi strumenti per scrivere il libro. Li hai studiati, talvolta li hai persino forzati. Come ti poni, quindi, di fronte al dibattito legato a questi strumenti? Resteranno una bolla destinata a sgonfiarsi o cambieranno davvero le cose?

Credo che si normalizzeranno. Le bolle sono destinate a scoppiare e l’interesse spasmodico che oggi viene dimostrato per questo media tenderà a dissolversi. Guarda cosa è accaduto con gli NFT!

Sicuramente, rispetto ad altre discipline, questa è senza ritorno. Di certo non è l’intelligenza artificiale che ci ruberà il lavoro. A farlo, probabilmente, saranno coloro che la sanno usare bene.

Ultima domanda di rito: che cosa lascia Rocco Tanica senza niente da dire?
(Qui Rocco Tanica mi offre una reinterpretazione del quesito che ho molto apprezzato: ciò che vorrebbe lasciare ma senza l’uso della parola)

Dato che mi diletto di simulazioni di volo io potrei lasciare la rotta aerea Milano Linate – London City. La percorro spesso per allenarmi con i simulatori di volo.  Ok, di me lascio questa traccia aerea di scie chimiche… però buone!

Roberto Mr Rob Gallaurese

Mister Rob
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