April Come She Will

Abbiamo visto in anteprima April come she will (四月になれば彼女は) , film di Yamada Tomokazu, con Sato Takeru (Rurouni Kenshin; Se i gatti scomparissero dal mondo), che sarà nelle sale dal 28 al 30 Aprile

“Le cose che riguardano noi stessi sono le più difficili da capire”

April come she will è un film sull’amore.
Un film su come l’amore scompare, finisce, si dissolve. Ma è anche un film su come l’amore evolve, su come può essere nutrito e tenuto al caldo, come si può riscoprire.

April come she will: la storia in breve

Shun Fujishiro è uno psichiatra impiegato in un ospedale universitario di Tokyo. È impegnato sentimentalmente con Yayoi Sakamoto, con cui ha in programma di sposarsi a breve. Un giorno di aprile, Shun riceve una lettera inaspettata da Haru Iyoda, la sua prima fiamma, con cui aveva avuto una relazione circa dieci anni prima. Improvvisamente, però, Yayoi sparisce nel nulla, spingendo Shun a intraprendere un lungo viaggio, anche ai confini del mondo, pur di ritrovarla.

Il cinema giapponese

April come she will mantiene i canoni della cinematografia giapponese: tempi dilatati, lunghi silenzi, pause che sembrano non finire mai. Il fascino di questo tipo di film risiede nel fatto che non si sente per forza il bisogno di riempire i vuoti, ci si prende il tempo di sentire davvero le cose, vivere i sentimenti, piacevoli o dolorosi che siano.
Per tutto il tempo si avverte una sensazione di perdita, come se ci fosse qualcosa di estremamente importante che sta per scivolarci tra le dita e non abbiamo nessuna possibilità di evitare che succeda. Sebbene malinconica è anche una sensazione soffice e luminosa, come se solo perdendo qualcosa fossimo in grado di capire davvero chi siamo.
E naturalmente c’è sempre il momento di tristezza, il picco di sofferenza che ti strappa la lacrima anche se hai passato quasi due ore annidata in un racconto delicato e soffice.

Passato e presente: l’amore che muta

I flashback e le lettere della prima fiamma del protagonista raccontano un desiderio di imbottigliare i sentimenti per poterli tenere perfetti per sempre. Per poterli guardar brillare in tutta la loro bellezza attraverso il vetro, per cercare di renderli eterni… pur sapendo che qualsiasi cosa si faccia non c’è davvero modo di evitare che svaniscano.
Haru, nei suoi viaggi, arriva a Praga dove rimane completamente rapita dall’orologio astronomico. Segna il tempo del secolo in cui è stato costruito e quello attuale.
Ciò che eravamo.
Ciò che siamo.
Entrambi che coesistono in un ogni secondo che scorre.

April come she will è un film che cerca di dare una risposta ad una domanda specifica: Quando e come accade che si crei una distanza incolmabile tra due persone che si sono profondamente amate?
Secondo voi qual è la risposta?

“Cosa vuoi fotografare?
Il profumo della pioggia.
Il calore di una città…
Tutto ciò che è sempre intorno a noi, ma che non può essere visto”

April poster

Monica Fumagalli
Monica Fumagalli
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