Il Giorno della Montagna

Ricordo ancora quando ho sentito parlare de “Il Giorno della Montagna”. Ero seduta sulla Yamanote (una linea di treni/metropolitane di proprietà della JR – Japan Railways). Parlavo con una mia amica giapponese.
“Domani vediamoci, sono in ferie, è Yama no Hi (山の日)”, mi disse.

“Il Giorno della Montagna?”, le ho chiesto.

“Sì, esatto! Abbiamo anche il Giorno del Mare e il Giorno del Verde, sono tutti festivi”.

Credo di averla guardata a bocca aperta per almeno cinque minuti.
Lei, ovviamente, non ha fatto una piega: è giapponese.

Yama no Hi, il Giorno della Montagna

La cultura giapponese è profondamente legata alla natura, per la sua religione shintoista, come ho spesso raccontato nei miei articoli passati. Non sorprende quindi che tra le festività nazionali ne esista una dedicata interamente alle montagne. Si celebra ogni 11 agosto e come ricorrenza è abbastanza recente. Infatti Yama no Hi è stata istituita nel 2014 ma è diventata ufficialmente festa nazionale nel 2016. La sua introduzione è stata proposta da associazioni di trekking, gruppi ambientalisti e comunità montane, desiderose di vedere riconosciuto il valore sociale, culturale ed ecologico delle montagne giapponesi.

La motivazione formale, approvata dal Parlamento, è tanto semplice quanto significativa:

“Offrire l’opportunità di avvicinarsi alle montagne e apprezzarne i benefici”.

La scelta dell’11 agosto è dovuta al fatto che cade nel pieno dell’estate, quando molti cercano refrigerio lontano dalle città afose, e si avvicina al periodo dell’Obon, ampliando il calendario delle vacanze estive, di per sé abbastanza scarno.

Un Paese nato tra i monti

Il Giappone è un Paese letteralmente scolpito dalle montagne: oltre il 70% del suo territorio è composto da rilievi, altipiani e catene montuose.

Questi paesaggi non sono semplici elementi geografici, ma possiedono un significato sacro e identitario. Nello shintoismo molte montagne sono considerate dimora dei kami, gli spiriti naturali, mentre nella tradizione buddhista i monaci yamabushi percorrono da secoli i sentieri in cerca di illuminazione spirituale. Montagne leggendarie come il Fuji, il Tateyama, l’Ontake e l’Hakusan non sono solo mete turistiche, ma veri e propri simboli culturali che incapsulano tradizioni, miti e rituali.

Non per niente il Fuji-san stesso è uno dei simboli che identifica immediatamente il Giappone e tutto ciò che appartiene alla cultura nipponica. Appena lo vedi, il collegamento è istantaneo. Qui vengono organizzate escursioni notturne per vedere l’alba dalla vetta, eventi culturali ai suoi piedi e celebrazioni religiose che rievocano antichi riti di pellegrinaggio.

Come festeggiare?

In occasione di Yama no Hi, il Paese vive una giornata dedicata alla natura, allo sport e alla spiritualità. Molte famiglie decidono di trascorrere la giornata percorrendo sentieri nei parchi nazionali, visitando rifugi e boschi, oppure concedendosi un’immersione nel forest bathing, la pratica del shinrin-yoku che invita a respirare il silenzio e l’energia del bosco. In numerose regioni si tengono piccole cerimonie nei santuari shintoisti, dove sacerdoti officiano rituali di ringraziamento agli spiriti della montagna. L’atmosfera è spesso accompagnata da danze tradizionali, degustazioni di cibi tipici delle aree montane e momenti di meditazione all’aria aperta.

Altri semplicemente decidono di stare a casa a riposare, conquistando la cima del letto per non lasciarla tutto il giorno.

In alcune cittadine montane si svolgono invece iniziative dal sapore più tradizionale e tenero. I bambini partecipano a piccole parate portando sulle spalle un orsetto finto, simbolo del rispetto verso la fauna selvatica e modo divertente per insegnare loro come comportarsi durante un incontro reale con gli animali dei boschi.

Esistono anche festival urbani in cui gruppi di appassionati sfilano con equipaggiamento da scalata nei quartieri moderni di Tokyo: corde, moschettoni e zaini giganteschi sfilano tra palazzi e negozi, creando un contrasto curioso e fotografatissimo.
Perché è sempre tempo per una sfilata in mezzo alla metropoli.

Un’altra curiosità riguarda la tendenza di molti giapponesi ad acquistare attrezzatura da trekking proprio l’11 agosto: scarpe da arrampicata, bastoncini telescopici e zaini tecnici… Comprati nell’impeto del momento e probabilmente mai più considerati.

A parte gli scherzi è apprezzabile l’intento di provare ad avvicinare anche le nuove generazioni alla natura, perché è in grado di ricordarci di respirare, di smetterla di correre, di guardare solo gli schermi e, invece, di ricominciare ad alzare la testa verso i colori, il cielo.

Oppure anche a chiudere gli occhi e sentire, sentire davvero, quello che ci circonda.
Perché tutto il mondo respira intorno a noi.

di Monica Fumagalli

Monica Fumagalli
Monica Fumagalli
Articoli: 40