Ricordi e Pixel, la bellezza della memoria

Ricordo ancora quando, nel lontano 1999, in un pomeriggio d’estate come tanti, ricevetti un regalo inaspettato: la PlayStation.

Ovviamente, essendo nato nel ’90, avevo già messo mano alle console Nintendo e a Super Mario, ma, essendo stata regalata a mio fratello, non avevo avuto quell’imprinting da nerd che invece mi diede la console Sony. Me ne innamorai subito, appena la tirai fuori dalla scatola e mio padre la collegò al televisore. Il rumore del lettore che faceva girare velocemente il CD accese dentro di me un amore e un senso di meraviglia che crebbero a dismisura quando, una volta avviata, comparve il logo accompagnato dalla sua inconfondibile musica.

Si raffreddarono però alla stessa velocità quando capii quale gioco stavo per conoscere: Dino Crisis. L’ansia! Mio padre, del tutto ignaro del titolo acquistato, vide spegnersi il mio entusiasmo quando un artiglio insanguinato di velociraptor fece capolino sullo schermo durante la fase di caricamento, e la mia faccia sbiancò (da bambino non ero certo un cuor di leone).

Per fortuna non era l’unico gioco che aveva comprato. Con il secondo, infatti, andò decisamente meglio: era Crash Bandicoot. Inutile raccontare quanti pomeriggi passati davanti al televisore a giocare e a rompere scatole (anche quelle dei miei genitori, almeno finché non ottenni un piccolo TV tutto mio in cameretta!).

Ricordi e pixel: glitch emotivi nella memoria

I ricordi sono come dei glitch emotivi: a volte si spalancano all’improvviso, altre volte possiamo farli emergere a nostro piacere. Personalmente adoro dare un’occhiata a una nota piattaforma di vendita online di abbigliamento e oggetti di seconda mano; vi direi di provarla se non ci fosse il rischio di finire come me! (Dico così cercando di darmi un tono, ma a dire il vero è il mio “supermercato” di fiducia, dove compro spessissimo).

Spesso, rovistando tra gli oggetti, mi tornano alla mente bellissimi ricordi legati alla mia infanzia, che sono riuscito a recuperare e che non sapevo più di avere: l’album di figurine dei Pokémon, Piccoli Brividi, Gargoyles, il libro degli incantesimi di Harry Potter… È qualcosa di meraviglioso avere la possibilità di stringere tra le mani oggetti di più di vent’anni fa e rivivere le stesse emozioni di allora.

Punto di salvataggio

Definire i ricordi è qualcosa di davvero difficile e complesso; credo che il modo più semplice per farlo sia considerarli come impronte nella mente, tracce di esperienze passate che restano con noi e che non sono mai del tutto identiche alla realtà che le ha generate. La nostra mente tende a rielaborarli, aggiungendo o modificando dettagli, ma ne conserva sempre l’essenza.

Cinque film che trattano questo tema

(e che, secondo me, vale la pena di vedere):

1. 50 volte il primo bacio (2004)

Una commedia romantica che parla di Lucy, una ragazza con disturbi della memoria a breve termine che rivive sempre lo stesso giorno, e dell’uomo che la ama. Bellissimo film che ho rivisto almeno cinquanta volte!

2. Se mi lasci ti cancello (2004)

La fine di una relazione e il desiderio di cancellarla dalla memoria. Un’altalena tra dolcezza e malinconia.

3. Inception (2010)

A mio parere un capolavoro che non necessita di presentazioni. Un film complesso sulla memoria, i sogni e i ricordi impiantati, dove la linea tra realtà e ricordo cambia continuamente.

4. Inside Out (2015)

Uno dei film Pixar più belli degli ultimi anni. Racconta come i ricordi formano la nostra personalità e influenzano le emozioni, il tutto trattato in maniera incredibilmente efficace e poetica.

5. Coco (2017)

Altro film Pixar che parla dell’importanza di tenere vivi i ricordi delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più, mostrando come, in fondo, siano sempre con noi. Bellissimo!

di Lorenzo Baldoni

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