Yu-Gi-Oh! oggi è velocità pura: combo infinite, campi pieni al primo turno, partite decise prima della seconda pescata.
Eppure, chiudendo gli occhi, torna alla mente un altro Yu-Gi-Oh!: il pacchetto preso in edicola, il duello improvvisato sul banco di scuola, i mazzi costruiti senza internet.
Quel ritmo diverso non era lentezza: era strategia, tensione, emozione.
La verità è che non serve scegliere tra passato e presente: i Time Wizard Format ti permettono di rivivere comunque quei ricordi.
La community e la nostalgia
Non sei l’unico nostalgico. La community di Yu-Gi-Oh! sta riportando in vita il passato con i Time Wizard Format su forum, Discord e nei negozi locali.
Perché? Perché la nostalgia non è un rifugio, è una spinta: chi gioca Time Wizard cerca partite dove conta la testa, non solo la mano iniziale. Vuole ritrovare quella scintilla che faceva tremare le mani all’ultima pescata e, proprio come nell’anime, credere nel cuore delle carte e ribaltare la partita.
Quando ho proposto i Time Wizard nel mio negozio, i tavoli si sono riempiti subito. Non per i premi, ma per rivivere insieme un tempo che sembrava perso.
Le chiavi dei formati (GOAT, Edison, Tengu)
I Time Wizard Format più giocati sono tre e aprono tre porte diverse. Non si definiscono solo dall’anno, ma soprattutto dalla lista di carte proibite e limitate in vigore in quel periodo: significa che si gioca con lo stesso identico pool e le stesse restrizioni che i duellanti avevano anche allora.
Scegliere il tuo formato significa anche scegliere lo stile di gioco che fa per te:
GOAT (Agosto 2005)
Partite lente, ragionate, ogni carta posizionata potrebbe anche essere un bluff. Giocare GOAT significa dominare col controllo, con la lettura dell’avversario. È eleganza pura.
Edison (Aprile 2010)
Il ponte tra vecchio e nuovo. I synchro portano creatività, le tech lasciano spazio all’ingegno. Chi sceglie Edison vuole sorprendere, costruire e vincere con l’asso nella manica, quella carta che nessuno ricorda.
HAT (Aprile 2014)
È iperattività pura, le partite diventano pressanti, con combo interessanti ma leggibili. Perfetto per chi ama mettere pressione costante senza trasformare la partita in un’esplosione ingestibile.
Ogni formato è una polaroid di un’epoca: non scegli solo un mazzo, scegli il periodo della tua vita che vuoi rievocare.
Il mio mazzo preferito
Il mio cuore non batte per Goat né per HAT: il mio Time Wizard Format è Edison, un ponte unico tra vecchio e nuovo. I synchro portano creatività, ma c’è ancora spazio per pensare, leggere e sorprendere l’avversario.
Oggi, come tanti anni fa, gioco una delle carte a cui sono più affezionato: Gigapianta. Ricordo quando la trovai nei pacchetti… Oggi ho un mazzo completamente diverso, che finalmente funziona!
GigaVice non è un mazzo qualunque:
- È l’unico deck che sfrutta davvero i Gemini, una meccanica mai più riproposta.
- Univa i mostri Pianta, quando ancora non erano un archetipo dominante.
- Non è popolare né “meta”, ma ha un’identità chiara e personale.
- Evocare Gigapianta, fare evocazione Gemini ed evocare dal cimitero altri mostri regalava momenti di puro controllo creativo, capaci di ribaltare la partita.
Oggi questo effetto è ottimizzato al massimo.
Sono molto legato a Edison Format perché è stato il periodo in cui ho iniziato davvero a giocare. Quelle carte le porto dentro: ogni effetto e interazione mi tornano naturali come una canzone che non smetti mai di canticchiare. Mischiare oggi il mio mazzo Pianta non significa solo preparare una partita: è come riaprire un album di ricordi tra le mani.
Il formato dei ricordi
I ricordi non hanno banlist: restano vivi ogni volta che sfioriamo una carta ingiallita o mischiamo un vecchio deck.
Edison e Gigapianta non sono solo un formato o un mazzo: sono il promemoria che non serve seguire il meta per lasciare il segno, basta giocare ciò che ti rappresenta davvero.
I veri duelli non finiscono mai: riaffiorano dentro di noi, come quel topdeck che ancora oggi non tradisce.
Nicola Marino