Nata a Milano nel 1963, Gabriella Giandelli è fumettista, illustratrice, sceneggiatrice ma anche regista (diplomata al Centro Tecnico Cinematografico della natìa Milano).
Gabriella Giandelli, tra atmosfere sognanti e realismo
Attiva fin dal 1984 grazie ai suoi primi racconti a fumetti su riviste storiche. Tra le italiane alter alter e Frigidaire, in Svizzera Strapazin e in Francia L’Echo des Savanes. Le sue storie compaiono anche in libri per diversi editori come i nostrani Coconino Press, Feltrinelli e minimum fax, gli internazionali Condè Nast, Vertige Graphic e Fantagraphics.
«Le mie storie – ha rivelato – sono finzione in cui introduco fatti successi realmente o persone e luoghi che esistono davvero».
Le sue illustrazioni, integrate dopo la realizzazione manuale con interventi di colore al computer, sono spesso ospitate su quotidiani e settimanali italiani come la Repubblica (da cui è nata la splendida raccolta “Centottantasei disegni per Repubblica”, con gli splendidi originali in mostra alla Galleria Nuages di Milano nel 2019), il manifesto, Il Sole 24 Ore e il settimanale che traduce articoli dall’estero Internazionale (del quale il libro “Gabriella Giandelli per Internazionale” nel 2006 ha raccolto 60 immagini create ad hoc).
Pur non rinunciando ad atmosfere sognanti, nonostante un approccio realistico anche quando parte da immagini reali come ogni artista Gabriella sa andare oltre: «Non copio mai le fotografie. Già mentre le scatto imprimo nella mia testa dei volumi e delle situazioni che uso per crearmi un magazzino di memoria, forme che poi trasformo dopo averle interiorizzate».
Ad allargare ulteriormente il campo d’azione, per le collane d’infanzia Mondadori l’autrice ha creato il piccolo coniglio Milo, in seguito divenuto anche protagonista di una serie animata Rai coprodotta dalla transalpina France 5. Ma Giandelli è anche designer (seppur ormai un’esperienza chiusa, «perché avevo voglia forse di raccontare troppo, inserire nell’oggetto troppe informazioni»): ha infatti disegnato tappeti e tessuti per Alchimia e Memphis, oltre a oggetti d’arredo per Alessi e Swatch. In fondo la creatività non si riesce a ingabbiare neanche volendo…