Il 13 luglio, a Cinisello Balsamo, è successo qualcosa che non capita tutti i giorni e noi di Niente Da Dire abbiamo avuto l’onore di testimoniarlo. Joe Satriani e Steve Vai sono saliti sullo stesso palco. Sì, avete capito bene. Due leggende, una sola serata, e noi lì sotto il cielo del Comfort Festival a farci travolgere.
Ad aprire le danze ci hanno pensato i BluesForPino: un’ora di cuore puro dedicata a Pino Daniele. Un momento delicato, di quelli che ti fanno chiudere gli occhi e sorridere. Anche i più giovani, quelli nati dopo “Napule è”, erano lì a canticchiare. Magia.
Poi… BOOM. Arrivano loro. La storia della chitarra elettrica in carne, ossa e corde. In una parola: SATCHVAI. L’attacco del primo brano è stato come l’apertura di un portale temporale: tutto si è fermato, tranne la musica.
Tra pezzi nuovi e super classici, il pubblico è impazzito: si è ballato, cantato, ci si è abbracciati. Il bassista? Un’anima soul con la voce che sapeva di vinile e notti d’estate.
Momento da urlo? Quando Steve Vai tira fuori quella roba assurda a tre manici: la “Teeth of the Hydra”. Una chitarra che sembra un mostro mitologico, e lui che la doma come se niente fosse. Standing ovation.
Il concerto è un viaggio: si passa da The Crying Machine a momenti solisti da pelle d’oca. Il pubblico esplode con Surfing With The Alien, mentre su Always With Me, Always With You (scritta per la moglie di Joe) cala una dolcezza che ti fa venire voglia di abbracciare chi hai accanto. O almeno messaggiarlo.
Vai scherza, suona, comunica col pubblico come se fosse un vecchio amico: si ride, si vola. E quando pensi che sia finita… sorpresa: sale anche Stef Burns! E tutti insieme chiudono con Enter Sandman dei Metallica. Pazzi. Poi scopriamo anche che Kirk Hammett è stato allievo di Joe. TUTTO TORNA.
Il Comfort Festival è stato davvero leggendario. Una di quelle serate che non ti levi più dalla pelle. Se non li hai mai visti live, fallo. Subito. Ti cambia il modo di ascoltare la musica. E forse anche un po’ la vita.
di Giulia Previtali