Tre domande a Frank Cho

Durante l’appena trascorso Comicon di Napoli, al quale i nostri prodi Rinoceronte e Furibionda hanno partecipato insieme alla casa editrice Tora Edizioni, abbiamo avuto la fortuna e l’onore di intervistare Frank Cho, noto per la sua serie Liberty Meadows, nonché per libri come Shanna the She-Devil, Mighty Avengers e Hulk per Marvel Comics, e qui a presentare il suo volume Fight Girls con Saldapress.

Niente Da Dire: Il tuo rappresentare soprattutto eroine è un modo per avvicinarti all’universo femminile e cercare di comprenderlo meglio o una sorta di omaggio?
Frank Cho: Quando scrivo una storia, come Fight Girls, anche se suona strano, in realtà non penso ai personaggi in base al loro genere, ma li concepisco ‘senza genere’, più come ‘villain’ ed ‘eroi’. Non importa se sono uomini o donne, almeno nell’ideazione, e il fatto che alla fine risultino essere personaggi femminili, è un po’ il mio modo per rendere tutti questi personaggi alla pari tra di loro.

NDD: Il tuo nuovo progetto riguarda la lotta per diventare regina della galassia: raccontaci di più. Cosa ti ha ispirato?
FC: Questa è una di quelle storie che ho avuto nel cassetto per molto tempo. L’ispirazione, una delle ispirazioni, è stata Game of Death di Bruce Lee (in italiano “L’ultimo combattimento di Chen” NdT), dove si procede per vari livelli, finché non si incontra il boss finale. Altre storie che mi hanno ispirato sono state Hunger Games e il Gladiatore. In un certo senso, anche le Olimpiadi.
È una storia a cui ho pensato così tanto e da così tanto tempo, che quando mi sono messo a scriverla, tutto è andato al proprio posto in modo naturale.
La trama parte da una regina che deve e nel suo regno viene indetta una competizione tra le migliori dieci donne provenienti da ogni parte dell’impero, per trovare la nuova regnante. Può sembrare una premessa generica, ma in realtà ci sono plot-twist piuttosto crudi che ovviamente non vi rivelo adesso!

NDD: Certo! Li leggeremo in Fight Girls! Ti facciamo una domanda extra prima di passare alla nostra classica domanda finale! Quanto è importante nel momento storico attuale ricordare al mondo che anche le donne possono essere leader?
FC: Sono assolutamente un sostenitore delle donne. Insomma, il mondo sarebbe decisamente un posto migliore se ci fossero più donne alla sua guida.

NDD: E ora la nostra tradizionale domanda finale: cosa ti lascia senza niente da dire?
FC: Be’, cosa mi lascia senza niente da dire…? Direi la politica. Trump, Putin, la Russia… be’, non c’è niente da dire.

Ringraziamo sentitamente Saldapress per aver organizzato il tutto e naturalmente Frank Cho, disponibile e gentile nonostante le fatiche fieristiche.

Intervista e traduzione a cura di Alessandra Zanetti e Daniele Daccò

Alessandra Zanetti
Alessandra Zanetti
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