Questa non è una recensione, bensì la mia personale lettera d’amore per il finale di The Bad Batch.
Mercoledì 2 maggio 2024 è andato in onda su Disney+ l’ultimo episodio della serie di Star Wars The Bad Batch, sequel diretto della serie The Clone Wars, e prodotta con la stessa tecnica ma migliorata.
È stato un viaggio incredibile, che è riuscito anche a commuovermi sul finale.
Clone Force 99
La Bad Batch è una squadra d’élite di cloni geneticamente modificati e migliorati che venne introdotta nell’ultima stagione di The Clone Wars. Al suo interno troviamo quattro membri fissi, più uno:
Hunter, il comandante, chiaramente ispirato a Rambo, caratterizzato da sensi potenziati e un’elevata tecnica di tracciamento;
Wrecker, la forza muscolare del gruppo;
Tech, lo scienziato con intelligenza e capacità mentali perfezionate;
Crosshair, il cecchino dalla vista migliorata.
A loro si unirà Echo, soldato clone ritenuto morto in una missione passata ma sopravvissuto e trasformato in un mezzo cyborg dalla Techno Union durante le Guerre Separatiste.
La Bad Batch si ritrova in prima linea durante il famigerato Ordine 66. Grazie al loro corredo genetico modificato non subiscono gli effetti del chip inibitorio (o quasi…), e disertano dal nuovo impero.
Conosceranno Omega, una delle poche cloni femminili di Jango Fett, che nasconde un segreto. La relazione tra la Bad Batch e Omega sarà il cardine delle tre stagioni: non voglio dire oltre per non rischiare di svelare eventuali spoiler.
Io vorrei fortemente che voi vediate questa serie e che l’apprezziate. Perché merita tutto il nostro supporto.
Una serie senza precedenti
Sebbene sia sempre stato un fan della saga di Star Wars, non sono mai riuscito ad affezionarmi a storie e personaggi in maniera profonda. Certo, mi son commosso anch’io alla morte di Darth Vader, alla caduta dei Jedi, così come alla morte di Darth Maul in Rebels. Mi sono esaltato per il duello su Mustafar, per il crollo dell’Impero o partecipando alla crescita nella forza di Cal Kestis. Ma, alla fine dei conti, non ho mai provato un certo attaccamento a personaggi, storie o interazioni (eccezion fatta per Kyle Katarn, ma lui non è più canon).
Questo fino all’arrivo della Clone Force 99.
Non so spiegarlo. Fin dalla prima puntata mi son ritrovato estremamente coinvolto dalla storia dei personaggi, dalle loro relazioni, dal loro modo di affrontare una realtà che si sgretolava e riformava ex novo di fronte ai loro occhi. Il fatto che loro fossero soldati “semplici” (seppur dotati di capacità al di fuori del comune) immersi in un momento storico nella lore di Star Wars – la disfatta dei Jedi e la nascita del Primo Impero Galattico – ha umanizzato queste storie dove prima si avevano artisti marziali che brandivano spade futuristiche e che potevano smuovere montagne senza toccarle.
Grazie alla Bad Batch, abbiamo potuto osservare con i nostri occhi, quasi fossimo lì, il cambio di rotta della filosofia di quell’universo. Capire il disagio, il senso di vuoto, la sconfitta dentro la vittoria dei cloni, che si son ritrovati a tradire i propri amici e generali per poi essere buttati via come merce avariata per favorire soldati più devoti, dei coscritti, i futuri Stormtroopers.
Dopo aver passato quasi 130 episodi di The Clone Wars a empatizzare e fare il tifo per i Cloni, vedere la loro disfatta ha fatto male. E forse questa è una delle motivazioni per il quale The Bad Batch ha avuto il suo successo.
Omega
Mi trovo a pensare che Omega subirà lo stesso destino – positivo – di Ahsoka Tano.
Quando venne introdotta Ahsoka in The Clone Wars la maggior parte dei fan la odiava. Ritenevano che non avesse senso, la trovavano irritante e non amalgamata con la narrativa skywalkeriana… Fino alla terza stagione, quando gli sceneggiatori hanno svelato il peso di Ahsoka nella serie, andando piano piano a far crescere il personaggio e rendendolo, a oggi, uno dei preferiti dell’intera fanbase.
Ecco, io credo che Omega avrà uno sviluppo se non uguale molto simile.
Nella prima stagione, Omega appariva come un pesce fuor d’acqua. Certo, era già un’intrigante figura nell’ottica della narrativa della serie, ma che pareva entrarci poco. E i suoi inizi passarono molto in sordina. Ma bisogna dare atto agli scrittori della serie di averle dato un arco narrativo incredibile, finendo, nell’ultima parte dell’ultimo episodio, a darci un pugno in pancia grande come un Rancor.
Omega è il cuore della squadra. Una parte imprescindibile e inalienabile della Bad Batch, che ha saputo ritagliarsi uno spazio tra di loro e tra i fan. Forse alcune cose su di lei non sono ancora state spiegate, ma, vedendo come è finita la storia, non penso serva sapere cosa effettivamente Omega è, o cosa possiede.
Il futuro è guerra
Ci sono anche tante altre cose lasciate lì, che un po’ potrebbero far storcere il naso.
Domande lasciate irrisolte, archi narrativi incompiuti, personaggi abbandonati. Ma, a conti fatti, queste problematiche non pesano sull’economia della serie in sé stessa. Essa ha un chiaro inizio e una chiara fine, almeno per i rappresentanti maschili della Bad Batch.
Ma c’è una storia che dovrà arrivare ad un punto chiaro e definito nella lore dell’universo starwarsiano: i cloni rimanenti. Cody, Rex, Wolff, Gregor, e tanti altri, sono in procinto di far scoppiare una sorta di guerra civile contro l’Impero. Molti cloni-soldato sono ancora tra le grinfie di Palpatine, e il desiderio di liberare i propri fratelli è forte. Sappiamo che, di tutti loro, solo Rex, Wolff e Gregor sopravvivranno quasi fino alla sconfitta di Palpatine, quindi… Cosa è successo tra la fine di Bad Batch e l’arrivo dei tre cloni in Rebels?
Spero ci sarà una serie o uno special su di loro.
May the 4th be with you
Trovo incredibilmente magico e affascinante che la serie di Bad Batch – che personalmente ritengo essere il prodotto migliore di Star Wars dai tempi di Rogue One – sia finita nella stessa settimana dello Star Wars Day, il 4 di maggio, il giorno in cui scrivo.
Milioni di fan si ritroveranno a festeggiare questo universo sempre più espanso e ricco di particolari, ma spero ardentemente che la Clone Force 99 rimanga nel cuore di tutti quelli che l’hanno seguita e la seguiranno in futuro.
Sono triste che sia finita. Per molto tempo è stata la mia comfort series, che riguardavo spesso e volentieri per rilassarmi o ricercare quelle emozioni che mi aveva fatto provare, con l’eccitazione dell’attesa di nuove storie in arrivo. Emozioni che hanno visto una loro conclusione il 2 di maggio del 2024, ma che porterò sempre con me.
Quello che la fine di The Bad Batch significa per me è molto particolare. Giustamente molti si son sentiti tristi quando è finita la saga degli Skywalker, ma, tra i vari prodotti continuamente rilasciati, i personaggi di quella saga ritorneranno sempre, saranno sempre “vivi” in un modo o in un altro.
Non credo sarà così per la Bad Batch. Le avventure di Omega continueranno, certo, ma gli altri hanno finito il loro percorso. Come poche altre volte nel corso della storia dei prodotti Star Wars, una serie di personaggi ha completamente terminato il proprio ruolo narrativo. Sono comparsi, hanno svolto il loro ruolo, hanno concluso. Punto.
Si passa oltre.
E forse non sono ancora pronto psicologicamente per abbandonare questi personaggi. È la tristezza che si prova quando si finisce un libro o un videogioco, quando devi dire addio a personaggi che tanto ti hanno dato. Ma sono felice di aver vissuto questa esperienza, meritevole di continui re-watch futuri. Magari, con il casco di Wrecker appoggiato di fianco a me.
Buon 4 maggio a tutti i fan della Bad Batch e di Star Wars!
“When have we ever followed orders?”
di Filippo Bertozzo