Peccato sia solo un sottofondo: le 5 migliori canzoni dalle Serie TV

Non so se vi è mai capitato di rimanere colpiti da una canzone particolarmente bella, inserita nella colonna sonora di una qualche serie TV, in sottofondo a dialoghi o a scene prive di battute.

Spesso, nel suddetto caso, si ascoltano solo pochi secondi del brano, in quanto esso viene tagliato in una versione più breve, oppure viene sfumato o interrotto bruscamente per permettere alla narrazione di proseguire, esaurita la sua funzione di accompagnamento.

Tutte le volte che, guardando una serie TV, sento interrompersi un pezzo che aveva attirato la mia attenzione, non posso fare a meno di esclamare “Che peccato, avrei voluto sentirne di più!”.

Se poi la canzone incontra pienamente il mio gusto o mi emoziona in modo speciale, mi capita persino di perdere momentaneamente interesse verso ciò che sto guardando e di avere la necessità di premere il tasto “pausa” sul telecomando: devo andare a cercare la traccia in questione per ascoltarla immediatamente nella sua interezza.

Se anche voi avete esclamato “Che peccato!” in situazioni simili, zia Minako è qui in vostro soccorso: la playlist che andiamo a pescare oggi dal mio Jukebox è infatti composta interamente da brani che ho (ri)scoperto proprio grazie ai sottofondi utilizzati nelle serie TV!

1. In too deep, Genesis (The Bear, Stagione 1, Episodio 3)

the bear sydney tina

Tratta dall’album del 1986 Invisible Touch – forse il disco accolto meno bene dai fan storici dei Genesis, a causa del cambio di stile che si discosta molto dal progressive rock del primo periodo della carriera del gruppo e che si avvicina molto di più ai suoni elettronici e alle melodie orecchiabili del pop mainstream degli eighties – In too deep è una tipica ballad romantica anni ‘80, che racconta di una dolorosa separazione.

Sembra uscita direttamente da un album solista di Phil Collins, cosa che onestamente non la rende meno pregevole alle mie orecchie, così come devo ammettere di apprezzare molto tutto il disco in generale nonostante le critiche.

In The Bear viene utilizzata in un modo particolare. Infatti, la calma apparente del brano contrasta con la tensione che deriva dalla rottura della relazione: non a caso il brano precede uno dei (tanti) momenti di forte stress all’interno della cucina, dove i personaggi si sabotano tra di loro (lavorativamente e umanamente) prima di imparare a diventare una squadra.

Prima di apparire sul piccolo schermo in The Bear, la canzone era già stata utilizzata al cinema in pellicole come Mona Lisa e American Psycho (dove il protagonista Patrick Bateman, interpretato da Christian Bale, la definisce la canzone pop più commovente degli anni ottanta, sulla monogamia e sull’impegno).

2. My body is a cage, Peter Gabriel (Dark, Stagione 2, Episodio 8)

dark season 2 finale

My body is a cage viene direttamente da un progetto molto particolare di Peter Gabriel: un album del 2010, intitolato Scratch my back, composto interamente da canzoni che Gabriel ha scelto dal repertorio di altri colleghi, dandogli la sua personale veste. A Scratch my back è seguito nel 2013 un altro disco, stavolta di brani del cantante interpretati da altri artisti e intitolato And I’ll scratch yours.

My body is a cage è infatti una cover della band canadese Arcade Fire e viene utilizzata sul finale dell’episodio conclusivo della seconda stagione di Dark, accompagnando le immagini di una serie di eventi catastrofici che complicano ulteriormente il già intricato puzzle della serie.

Dark non è stata l’unica serie ad attingere dal disco Scratch my back. Infatti, anche nella prima stagione di Stranger Things troviamo una cover di Peter Gabriel estratta dallo stesso album: si tratta di Heroes di David Bowie.

3. All along the watchtower, Jimi Hendrix (Battlestar Galactica, Stagione 4, Episodio 21)

battlestar galactica

Cover della canzone di Bob Dylan, l’interpretazione di All along the watchtower di Jimi Hendrix è la canzone che accompagna le scene che chiudono per sempre Battlestar Galactica (remake dell’ omonima serie degli anni ‘70) in cui vediamo i progressi della robotica nella società contemporanea, come a rimarcare uno dei leitmotiv dell’intera serie:

“Tutto questo è già accaduto ed accadrà di nuovo”.

Lo stesso brano era stato già proposto nel finale della terza e penultima stagione, ma con il particolare riarrangiamento del compositore Bear McCreary, che ha curato l’intera colonna sonora.

La versione di McCreary ha un ruolo importante all’interno della serie: rappresenta infatti il richiamo che funge da “risveglio” per gli Ultimi Cinque, i Cyloni “originali” che non ricordano di esserlo.

4. Save me, Queen (New Girl, Stagione 2, Episodio 18)

new girl schmidt cece shivrang

Struggente ballad dei Queen, che parla (indovinate un po’?) di una rottura, Save me è nata dalla penna del chitarrista Brian May ed stata pubblicata nel 1980 insieme all’album The Game.

In New Girl, il brano accompagna la scena in cui Shrivang, fidanzato di Cece, approfitta del sottofondo musicale romantico e le chiede di sposarlo. Questo accade durante la festa di Schmidt e Nick per i loro dieci anni di convivenza. Cece accetta, spezzando il cuore di Schmidt. Peccato che la canzone fosse destinata in realtà al brindisi per lo “stagniversario” (in originale “TinFinity”, così si intitola l’episodio) dei due amici!

Le parole malinconiche della seconda strofa (“I’ll erase the memories to start again with somebody new”) descrivono perfettamente lo stato d’animo del povero Schmidt, innamorato perso di Cece.

5. Running up that hill, Kate Bush (Stranger Things, Stagione 4, Episodio 1)

max stranger things

E vabbè, da questa siamo rimasti tutti ossessionati per mesi. La canzone preferita di Max, l’unica in grado di permetterle di sfuggire dalle grinfie di Vecna e della sua maledizione.

Running up that hill è l’unione perfetta tra la canzone pop trascinante anni ‘80 e la ricercatezza compositiva di Kate Bush. Calata meravigliosamente nel contesto del suo tempo (è uscita nel 1985), col suo arrangiamento accattivante e la vocalità inconfondibile della cantante non si può di certo dire, tuttavia, che sia un brano banale. Complimenti quindi a Max per i suoi ottimi gusti musicali.

Grazie a Stranger Things, Running up that hill ha conosciuto dopo 37 anni dalla sua uscita una seconda ondata di grande successo. Il brano è infatti tornato in cima alle classifiche, totalizzando più di 60 milioni di ascolti in streaming solo nel giugno del 2022 e superando in seguito il miliardo.

Che abbiate voglia di calarvi nei panni degli chef disperati, dei viaggiatori del tempo, dei Cyloni in incognito, oppure che preferiate sentirvi parte di un gruppo di coinquilini male assortito o immergervi nella nostalgia degli anni ‘80 (magari senza dimensioni paranormali), spero di avervi dato dei buoni spunti per ascoltare un po’ di ottima musica. A proposito, se cliccate qui potete salvare tutti i brani del mio Jukebox raccolti in un’unica playlist. Magari ci troverete la canzone che vi salverà da Vecna.

di Marta “Minako” Pedoni

Marta Pedoni
Marta Pedoni

Marta Pedoni è una cantante, attrice e performer. Ha inoltre studiato doppiaggio cantato a Roma presso la Scuola Ermavilo fondata da Ernesto Brancucci.
In arte Minako, sceglie questo nome in onore di Sailor Venus. Classe 1990, la sua vita (nonchè la sua personalità) si divide tra arte e scienza, in equilibrio tra razionalità e sensibilità. Tutto ciò si traduce, per farla breve, in una Principessa Disney laureata in Tecniche di Laboratorio Biomedico.
Quando non è su un palcoscenico a cantare, recitare e ballare o non viaggia su un aereo, parla di musica su Niente Da Dire e conduce con Daniele Daccò Il Cornetto Del Mattino sul canale Twitch de Il Rinoceronte Viola.

Articoli: 32