Se si pensa al compositore della colonna sonora della celebre saga di Pirati dei Caraibi, il primo nome che viene immediatamente alla memoria è senza dubbio quello di Hans Zimmer. Il musicista tedesco, Premio Oscar nel 1992 per Il Re Leone e nel 2022 per Dune: Part One, ha iniziato la sua carriera come tastierista pop. Tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli eighties, Zimmer suonava, infatti, nei The Buggles, nati da una costola degli Yes e famosi per la hit Video Killed The Radio Star.
Ma questa è un’altra storia, che magari terremo per un episodio del mio Jukebox.
Quello che forse non tutti ricordano è che, in realtà, l’unico compositore accreditato per la soundtrack de La maledizione della prima luna, primo capitolo della saga piratesca targata Disney, è il relativamente sconosciuto Klaus Badelt, con Zimmer presente nei titoli di coda solo come “produttore musicale” e “programmatore” di alcune parti di sintetizzatori.
Hans Zimmer prenderà pienamente tra le mani il ruolo di compositore per la saga soltanto dal secondo film, lasciando poi il testimone a Geoff Zanelli nel quinto e ultimo. Che, esattamente come Badelt, difficilmente viene ricordato in associazione alle vicende cinematografiche di Jack Sparrow.
Il compositore fantasma
Ma facciamo un passo indietro. È il 2002 e Gore Verbinski è stato scritturato per dirigere La maledizione della prima luna. Assume come compositore della colonna sonora Alan Silvestri, con cui ha già collaborato in precedenza, e che però abbandona il progetto (prima ancora di aver registrato alcunché) in seguito a delle non meglio precisate “divergenze” con il produttore cinematografico Jerry Bruckheimer.
Per sostituirlo, Verbinski si rivolge ad un altro musicista con cui ha già lavorato: sì, proprio Hans Zimmer, che però in quel periodo è già impegnato con L’Ultimo Samurai e passa così il lavoro a un suo collaboratore, il già citato Klaus Badelt.
Altre fonti indicano invece che, al compositore tedesco, l’idea di un film di pirati ispirato ad un’attrazione di Disneyland sembrasse un “flop annunciato” e che quindi non nutrisse interesse nel dedicarsi al progetto. Ora, che fosse per motivi di incompatibilità con impegni già presi o per scarsi stimoli artistici da parte di Zimmer, fatto sta che il compositore in carica per la prima avventura sul grande schermo del Capitan Sparrow risulta essere Klaus Badelt, che è quindi colui che ha firmato le melodie che ci sono rimaste impresse nella mente, come He’s a Pirate, tema portante di tutta la saga.
E allora com’è che tutti lo ricollegano sempre e solo ad Hans Zimmer, rendendo Badelt di fatto vittima della “maledizione del compositore fantasma”?
Andiamo con ordine. Klaus Badelt, insieme a Geoff Zanelli e agli altri compositori (almeno altri sei, stando ai titoli di coda) che hanno lavorato alla “additional music” del film (solitamente musiche di transizione, sezioni strumentali che collegano una scena all’altra e sottofondi vari), fa parte della casa di produzione musicale di proprietà di Hans Zimmer Remote Control Productions (nota nei primi anni 2000 come Media Ventures Entertainment Group).
Oltre a Badelt, dunque, altri sette “ghost writers” provenienti dal “vivaio” di Zimmer (tra cui anche Zanelli, compositore dell’ultimo film) hanno partecipato alla scrittura della colonna sonora de La maledizione della prima luna. In seguito (solo in seguito), Hans Zimmer ha dichiarato di non essersi limitato a produrre e/o coordinare a distanza il lavoro dei suoi collaboratori della Remote Control (il nome della compagnia in questo senso è particolarmente esplicativo), ma di essersi occupato attivamente della composizione di buona parte dei temi, tra cui He’s a Pirate, lasciando il resto del lavoro a Badelt.
La ripartizione dei diritti d’autore
Cosa ci dice invece l’archivio SIAE, consultabile online da chiunque?
Se cerchiamo He’s a Pirate, l’archivio ci mostra come compositori originali del brano tutti e tre i musicisti (Badelt, Zimmer e Zanelli).
Ma non è finita qui. Digitando “Pirates 1 Themes” ci si para davanti questa stranezza qui:
Parrebbe ci sia quindi una divisione netta tra i temi scritti da Badelt e quelli scritti da Zimmer, depositati separatamente per quanto concerne la paternità autoriale.
Difficile dunque valutare in maniera esatta quanto realmente di Hans Zimmer ci sia nella colonna sonora della saga di Pirati dei Caraibi, nonostante il musicista Premio Oscar sia passato alla storia come unico compositore ricordato delle melodie che tutti ancora canticchiamo.
Fantasmi che aleggiano e fantasmi che si dimenticano
Hans Zimmer è stato spesso criticato per l’utilizzo di ghost writers provenienti dalla sua Remote Control nelle produzioni in cui è accreditato come unico compositore, tra gli altri da Christian Clemmensen del sito statunitense di recensioni Filmtracks.
Allo stesso modo, il fatto che il suo “spettro” aleggi anche sopra le (numerose) pellicole in cui il ruolo principale di composer è ricoperto ufficialmente da uno dei suoi (numerosi) collaboratori lo ha reso bersaglio di accuse di “monopolizzare” il mondo della musica da film.
Klaus Badelt, al fianco di Zimmer anche in titoli come La sottile linea rossa, Il Principe d’Egitto, ma soprattutto Il Gladiatore, vanta comunque una carriera da compositore per il cinema di tutto rispetto, nonostante non abbia mai goduto pienamente della “gloria” che avrebbe meritato per il lavoro su Pirati dei Caraibi.
di Marta “Minako” Pedoni