Il 5 dicembre di ogni anno ricorre la “Krampusnacht”, ovvero la “Notte dei Krampus”, un evento tipico delle festività natalizie nato più di 500 anni fa.
Durante questo evento, i Krampus, figure a metà fra capra e demone, raggiungono i centri abitati incutendo terrore a grandi e piccini.
Le loro origini si rifanno a tradizioni pagane e celtiche, diffondendosi in Germania, Austria, Ungheria, Slovenia ed Italia settentrionale.
C’è chi afferma che con i loro campanacci e il loro aspetto spaventoso servissero originariamente per scacciare le malvagie creature invernali. Tuttavia, quando la tradizione è stata inglobata e rivisitata dal Cristianesimo, questi si sono trasformati nei servitori di San Nicola.
Nella notte del 6 dicembre i bambini che durante l’anno si saranno comportati bene, verranno premiati con dei dolciumi dal Santo, mentre coloro che avranno fatto i capricci dovranno vedersela con le punizioni dei poco amichevoli Krampus di quartiere.
La figura del Krampus è protagonista di una delle storie presenti in “La Bestia di Vargu ed altre storie. Hellboy & B.P.R.D”, raccolta di storie brevi in cui a Mike Mignola e Scott Allie si uniscono ad artisti come Ben Stenbeck, Adam Hughes, Christopher Mitten e Duncan Fegredo.
La prospettiva di uno speciale natalizio con il nostro eroe alle prese con questa entità demoniaca è già di per sé un punto di forza.
La vicenda inizia in Austria, nel 1975, dove vediamo Hellboy vagare in un bosco coperto di neve nel cuore della notte. Sta seguendo il fantasma di una donna, che lo conduce fino ad una casa. Entrando, viene accolto da un vecchio avvizzito, di nome William Schulze, che ha atteso pazientemente il suo arrivo. I due condividono un drink e poi si mettono al lavoro, fino a che l’uomo non lo informa di essere in realtà il Krampus, l’antico demone-capra sabbatico che punisce i bambini cattivi a Natale.
Hellboy ha poi una visione piuttosto inquietante della brutale morte di un ragazzo per mano del Krampus, dopo la quale l’uomo si trasforma nella bestia stessa. Qui si lamenta della sua vita maledetta e si chiede perché sia stato mandato a vivere in questo mondo freddo, lontano dalle fiamme infernali della sua casa. Desideroso di morire, supplica il nostro protagonista di porre fine alla sua vita. Cosa deciderà di fare Red?
Considerazioni sul comparto narrativo e artistico
Questa storia rappresenta una grande opportunità per Hughes di mostrare la sua versatilità narrativa. È noto soprattutto per le sue splendide rappresentazioni delle forme femminili, ma si dà il caso che sia anche un artista horror di grande talento. Questo numero offre una visione decisamente diversa del franchise, per certi versi. Le sue figure rigogliose, dettagliate e organiche sono ben lontane dall’approccio duro e spigoloso di Mignola e dei suoi più frequenti collaboratori. Tuttavia, i sorprendenti disegni dei mostri e le immagini audaci di Hughes catturano molto bene lo spirito dell’Hellboyverse.
Krampusnacht non si limita a grandi disegni e alla narrazione visiva, anche se questo sarebbe certamente sufficiente per raccomandare il fumetto.
Sebbene la storia sia a tratti poco fantasiosa e archetipica per gli standard di Mike Mignola, è da apprezzare la sua scrittura del personaggio del Krampus. Lo descrive come una figura maledetta e tragica, stanca di fare ciò che fa. Il conflitto e la storia dietro il suo character sono terribili e catturano l’orrore di tutte le persone coinvolte in una manciata di tavole.
Il risultato finale è splendidamente agrodolce.
Nel 2018, in occasione del San Diego Comic-Con, si è tenuta la cerimonia di premiazione degli Eisner Awards, dedicata al compianto Will Eisner. I premi, nell’ambito del fumetto statunitense, sono l’equivalente del premio Oscar per il cinema. Qui Krampusnacht vince il Best Single Issue/One-Shot.
Nato per essere l’araldo dell’Apocalisse. Cresciuto per essere il salvatore dell’umanità. Hellboy ha avuto una vita interessante al servizio del B.P.R.D. (Bureau for Paranormal Research and Defense), come affronterà questa nuova sfida?
Federica Curcio