È un caldo pomeriggio di primavera inoltrata. Oggi al Double R sono arrivata in anticipo. Il locale è vuoto, perché ho chiesto di tenerlo aperto in esclusiva per l’evento speciale di oggi. Varco la porta a vetri e Norma discende i gradini di una scaletta, dopo aver appeso un grazioso e colorato festone che recita “Buon Compleanno!”. Ho fatto di tutto per essere qui prima degli altri perché vorrei aiutarla a decorare il locale. Sono parte della redazione da soli 9 mesi ma ci tengo a preparare per i miei colleghi una festicciola che li faccia sentire a casa, esattamente come mi sono sentita io quando mi hanno accolto in questa bellissima famiglia. Oggi è il quarto compleanno di Niente Da Dire, e il mio piccolo regalo per gli altri sarà una dedica personale, con due brani scelti appositamente per loro dal mio jukebox preferito.
Sento fuori dal locale un autobus fermarsi, aprire le porte e poi ripartire: il rombo del motore sfuma ben presto in un vivace chiacchiericcio. Intravedo dalle grandi vetrate un gruppetto di persone che si avvicina al Double R, e riesco a riconoscere tra esse alcuni tratti familiari: una camicia viola, un paio di fluenti chiome rosse, una ragazza dagli occhi blu, una zazzera sale e pepe, una lunga treccia di capelli scuri, una casacca alla marinaretta, tante facce amiche… Sono arrivati, sono loro!
Mentre entrano, ci salutiamo sulla soglia con abbracci e risate. Con alcuni di loro non era ancora capitata l’occasione di incontrarci di persona prima d’ora, ma ci sembra di conoscerci da sempre. La combriccola prende posto tra gli sgangherati ma comodi divanetti in similpelle rossa dei tavoli del diner. Nel frattempo, Norma raccoglie le ordinazioni per le bevande e io mi avvicino al jukebox frugando nelle mie tasche, alla ricerca di una moneta da inserirvi.
“Hai un amico in me
Un grande amico in me
Se la strada non è dritta
E ci sono duemila pericoli
Ti basti solo ricordare che
Che c’è un grande amico in me”
Non appena parte il brano, spontaneamente iniziamo tutti a cantarlo in coro, sollevando i bicchieri con fare festoso. Perché prima di essere una redazione, siamo soprattutto un gruppo di amici uniti dalle stesse passioni. E se penso a una canzone che parla di amicizia, tra le prime che mi vengono in mente c’è sicuramente You’ve got a friend in me, scritta da Randy Newman per il film Pixar Toy Story (e tema portante di tutta la saga), in questo caso nella sua versione italiana interpretata da Riccardo Cocciante e dal compianto Fabrizio Frizzi. Considerata la passione per il cinema che accomuna molti di noi di Niente Da Dire, unita a quel pizzico di nostalgia retrò che non mi sforzo affatto di celare con le mie scelte musicali, il mio lato un po’ naïf da appassionata Disney, e il messaggio positivo di amicizia e di collaborazione che caratterizza il testo, questa traccia mi sembrava la scelta perfetta per festeggiare insieme questa ricorrenza.
L’atmosfera è distesa e la serata procede tra un brindisi e qualche stuzzichino da sgranocchiare. Norma ha preparato per noi delle speciali prelibatezze che abbiamo spazzolato chiacchierando, ridendo e festeggiando. Fuori dai finestroni del Double R il sole inizia a tramontare, colorando il cielo tra i palazzi di mille sfumature tra il rosa e l’arancione. Il nostro piccolo party sta per giungere al termine, ma non posso lasciare andare via i miei colleghi senza prima avergli dedicato un ultimo brano. Inserisco l’ultima moneta di questa sera, e una calda voce maschile riempie la stanza:
“Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò…”
Sulle prime note, qualcuno si alza dal tavolo e prende per mano due persone, dando il via a una sorta di “lento” di gruppo. Ben presto tutti ci uniamo all’improvvisato trio, formando un cerchio dove insieme ci teniamo per mano e dondoliamo al ritmo della canzone. Qualcuno canta, qualcun’altro sorride, altri si guardano negli occhi, e giurerei che ad alcuni scappa persino una lacrimuccia. L’anno che verrà è un inno alla felicità sognatore ma al contempo crudelmente realista. Rappresenta un vivere il presente con occhio critico, consapevoli che la realtà che ci circonda è tutt’altro che perfetta. Ma questa consapevolezza non permette tuttavia di perdere la speranza nei propri sogni e in un futuro luminoso.
“…E a quelli che hanno niente da dire
Del tempo ne rimane”
La voce di Lucio Dalla canta una frase che pare scritta appositamente per noi. Perché non mi viene in mente augurio migliore, per tutta la redazione di Niente Da Dire, di avere tempo. Tempo per osservare, tempo per ragionare. Tempo per crescere. Tempo per scrivere e condividere sempre ciò che frulla in queste menti sensibili, attente, libere e creative. Tempo per percorrere ancora tanta strada insieme. E festeggiare i compleanni che verranno.
Il tempo però stasera è tiranno. Fuori è già buio e Norma deve chiudere il locale.
Mentre sfumano le ultime note, sciogliamo gli ultimi abbracci e ci salutiamo.
Le luci si spengono, è ora di andare.
di Marta “Minako” Pedoni