Ci sono dinosauri nell’opera giapponese “One Piece“? Scopriamolo!
Io sono un grandissimo fan di One Piece sin dal suo esordio su Italia1, ormai nel lontano 2001. A quell’epoca avevo 11 anni, ero già appassionato di cartoni (e dinosauri, indubbiamente) e fui subito catturato da questo anime, così tanto colorato, divertente e… sì, solare. Riusciva a farmi provare una marea di emozioni diverse, e mi piace pensare che sia stato uno di quei prodotti che mi ha aiutato a crescere e a maturare come persona.
È indubbio che One Piece, manga disegnato dalla mano magica di Eiichiro Oda, sia oggettivamente un capolavoro, con i suoi pregi e i suoi difetti. Lo si può odiare, lo si può apprezzare, ma è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. Oda è uno dei più grandi storyteller contemporanei e la sua opera (prossima alla conclusione) verrà studiata ed emulata per moltissimi anni a venire.
I Frutti del Mare in One Piece
Eiichiro Oda è un visionario. Ha una immaginazione fuori da ogni limite ed è bello vedere come riesca a mantenere una certa ingenuità fanciullesca nella sua storia e nei suoi personaggi, sebbene spesso il manga vada a toccare (anche pesantemente, a volte) temi molto seri e delicati, come: il razzismo, la schiavitù, la morte, i poteri dittatoriali, l’oscurantismo, il cambiamento climatico, l’uso della disinformazione etc etc.
E questa sua fantasia fanciullesca è ben rappresentata dai “Frutti del Diavolo”, detti anche “Frutti del Mare”, particolari frutti che, una volta mangiati, donano incredibili poteri.
Non voglio spiegare troppo della lore di questi alimenti per non spoilerare, ma vi basti pensare che tra questi si annoverano poteri molto… inusuali, come diventare di sapone, diventare una giacca indossabile da qualcun altro, pulire e stendere gli avversari (stendere nel senso dei panni, si), o persino creare reti con il proprio corpo.
Le tipologie di Frutti
I frutti si suddividono in Paramisha, Rogia e Zoo Zoo. I Rogia sono intrinsecamente legati a un “elemento” (sabbia, fuoco, magma, fumo, elettricità…) e rendono il possessore virtualmente inscalfibile. I Paramisha donano particolari capacità al corpo (far “fiorire” parti del corpo in più), rendono il possessore in grado di influenzare l’ambiente (pietrificare le persone o generare terremoti) o generare qualche “sostanza” particolare (veleno, ormoni, oscurità).
Però voglio soffermarmi su quelli più affascinanti, personalmente parlando, ovvero gli Zoan o Zoo Zoo, frutti che permettono a una persona di trasformarsi in un animale, dai più classici (toro, aquila, talpa, leopardo etc) a quelli mitologici (fenice, kitsune). Ma c’è anche la versione Zoo Zoo detta ancestrale, che da la possibilità di trasformarsi in animali preistorici, nello specifico in dinosauri (detta Ryu Ryu no Mi – drago drago [“dinosauro” in giapponese è kyouryū 恐竜, il drago terrificante]).
Di base, questi tipi di frutto ancestrale non presentano particolari poteri elementali o paranormali, ma fanno delle capacità fisiche il loro punto di forza. Inoltre, è possibile per il possessore del frutto trasformarsi in una forma ibrida! Ovviamente non potevo non presentarveli in questo articolo, nel mese dedicato proprio a One Piece!
Ryu Ryu no Mi: Allosaurus
Il primo frutto che Oda introduce nella storia appartiene a uno dei pirati della Worst Generation, un gruppo che annovera al suo interno tutti quei giovani criminali che, nell’arco di poco tempo, son diventati famosi in tutto il mondo, superando la taglia di 100 milioni di berry (tra cui il protagonista, Monkey D. Luffy e il suo compagno Roronoa Zoro).
X-Drake è un ex marine che si è dato alla pirateria. Personaggio misterioso quanto affascinante, ci viene presentato nell’arco narrativo delle isole Sabaody, dove dimostra di aver mangiato uno di quei frutti zoo zoo ancestrali, trasformandosi in un enorme dinosauro carnivoro.
Ma che tipo? Agli inizi, Oda non aveva specificato il tipo di dinosauro, ma tutti davano per scontato essere un Tyrannosaurus. Però… aveva tre dita nella mano (invece di due, come nel Tirannosauro). Svista? Decisamente no, dato che, durante la saga di Wa No Kuni, ci viene rivelato avere il Modello Allosaurus, un teropode del Giurassico Superiore proprio con tre artigli nelle mani!
Ci sono dozzine di cose da dire su X-Drake, ma finirei negli spoiler grossi, quindi… recuperatevi Wa No Kuni!
Ryu Ryu no Mi: Brachiosaurus
E’ particolare, ma ma non sorprende, che tutti questi frutti appartengano alla ciurma dei Pirati delle Cento Bestie, capitanati dall’Imperatore Pirata Kaido. Ovviamente, i frutti più forti appartengono ai pirati di rango elevato. Tra questi troviamo il personaggio più bello della saga, personalmente parlando: “La Piaga” Queen, uno dei tre consiglieri di Kaido. Scienziato sadico e pazzo, è un enorme omaccione che si nasconde in.. Brachiosaurus!
Esattamente. Questo pirata ha la capacità di trasformarsi in uno dei dinosauri più grossi mai esistiti, e quando lo fa riempie pagina e schermo, letteralmente. Ha una forza disumana, una taglia colossa, e una perfidia come pochi.
Inoltre, ha sfruttato le sue conoscenze scientifiche per trasformarsi in un mezzo cyborg, fondendo la robotica alla preistoria, raggiungendo un risultato spaventoso: una forma ibrida capace di allungare gli arti, e persino, in forma animale, di sparare collo e coda da Brachiosauro fuori dal corpo come se fosse un missile!
Ryu Ryu no Mi: Spinosaurus
Uno dei frutti più esotici e inaspettati dei Pirati delle Cento Bestie, il Modello Spinosaurus, è posseduto da Page One, un giovanissimo pirata che nasconde il suo volto dietro un lungo ciuffo viola e una maschera sul volto.
Questo frutto dimostra chiaramente quanto Oda si informi a 360 gradi su qualsiasi cosa lui decida di fare. Mi spiego. Quando Page One fece la sua prima comparsa, l’aspetto dello Spinosaurus era quello derivante dallo studio di Ibrahim et al (2014) che ne cambiò radicalmente l’aspetto rispetto alla forma più conosciuta di Jurassic Park 3. Animale quasi quadrupede, con forti arti e una coda sinuosa, sormontato da una vela sul dorso a forma di “M”. E Page One mostrava esattamente questo aspetto.
Ma, alla seconda comparsa del personaggio, avvenuta dopo il 2020, Oda ha fatto un piccolo retcon non notato dai fan, ma che non è sfuggito agli appassionati di paleontologia. Ibrahim et al (2020) pubblicò un nuovo studio sul gigantesco teropode dopo ulteriori esemplari ritrovati in Marocco dopo il 2014, dimostrando come questo animale presentasse una sorta di “pinna” sulla coda (non una pinna vera e propria, ma è per darvi l’idea).
E indovinate cosa presenta One Page nella sua seconda comparsa? Esatto, una pinna sulla coda! Oda ha fatto le sue ricerche, segno di enorme professionalità!
Ryu Ryu no Mi: Pachycephalosaurus
Sorella di Page One, Ulti è una delle due piratesse del gruppo dei Tobi Roppo, l’armata privata di Kaido, ed è una criminale che non va presa sottogamba. Ha una forte tendenza violenta e sadica, nascosta molto bene dal suo aspetto docile e dolce.
Esattamente come il dinosauro in cui si trasforma, il Pachycephalosaurus. Questo dinosauro erbivoro del Cretaceo Superiore è famoso per via della sua testa ispessita, che probabilmente usava come arma in combattimenti contro altri della stessa specie per territorio, riproduzione etc (immaginate i camosci o i cervi). Sebbene erbivoro, è ipotizzabile pensare che non fosse proprio mansueto.
E Ulti rappresenta molto bene questa volubilità e questa violenza. La piratessa sembra prediligere la forma ibrida (quella animale compare solo una volta), e il suo colpo più devastante è proprio una testata capace di sfondare anche i muri più spessi.
Tra tutti, questa è la forma dinosauro che però meno apprezzo, dato che non ha quasi nulla da spartire con la sua controparte originale… ma Ulti è troppo carina come personaggio, Oda ti perdono.
Ryu Ryu no Mi: Triceratops
L’ultimo dinosauro della lista è un altro dinosauro erbivoro (un altro marginocefalo persino… Marginocephalia è il gruppo che include i pachicefalosauri e i ceratopsidi), forse il più famoso dinosauro erbivoro al mondo, il Triceratops.
E a possedere questo frutto tanto potente quanto famoso è un pirata che… non ha propriamente lasciato il segno. Sasaki è un uomo-pesce, uno dei membri dei Tobi Roppo che più passa in sordina, comparendo solo per la battaglia contro il Cyborg Franky. Sembra essere un samurai, ma non ci è dato sapere quasi nulla della sua backstory.
Si trasforma in un Triceratopo.
E già da solo questo vale il prezzo del biglietto. Non solo, riesce a far roteare il caratteristico collare del dinosauro, dandogli la capacità di… volare? Si, lo chiama il triceracottero… non riesco mai a capire se Oda sia un genio, o un pazzo. O forse entrambe le cose.
La sua forma animale risente degli stessi problemi di Ulti, con artigli laddove non ci dovrebbero essere (mani e piedi, Triceratops aveva una morfologia delle dita molto differente). Inoltre il collare non rappresenta minimamente l’originale, ma come per Ulti, perdoniamo Oda che ci ha regalato delle grasse risate con questo personaggio.
Inoltre, Sasaki enuncia dichiaratamente come i dinosauri fossero le bestie più potenti della Terra. Come non volergli bene?
PS1: i Ryu Ryu NON dinosauri
Giusto per citarli, ci sono frutti Zoo Zoo ancestrali che però non sono dinosauri. Si, son chiamati e trattati come “dinosauri”, ma no, non lo sono: Pteranodon, Mammuth, Smilodon. Magari ne parleremo una prossima volta.
PS2: ci stanno anche dinosauri “veri”
Ultima chicca che forse molti non conosceranno o ricorderanno: Oda ci aveva già spoilerato che tipo di dinosauri avrebbe inserito tra i frutti del mare. Nell’isola di Little Garden, dove i pirati della ciurma di Cappello di Paglia incontrano i due giganti Dorry e Brogy, i dinosauri (quelli veri), vivono ancora, grazie alle favorevoli condizioni ambientali.
In questo ambiente, troviamo Allosaurus (considerato da molti Tyrannosaurus, ma… ha tre dita nella mano), Triceratops e Brachiosaurus, esattamente quelle specie che caratterizzerano alcuni dei frutti dei Pirati delle Cento Bestie (insieme anche a Smilodon e Pteranodon).
Chissà se qualche dinosauro comparirà nel live action. Mi piacerebbe moltissimo vedere X-Drake!
E voi, quale Zoo Zoo ancestrale preferite?
di Filippo Bertozzo