Il porno che ha cambiato il cinema

La pornografia è arrivata sul pianeta Terra più o meno insieme all’essere umano, e si è evoluta insieme a lui. Tracciare una storia del porno e delle sue evoluzioni è praticamente impossibile. O meglio, non renderebbe giustizia alle sue complessità. Si può però prendere un singolo pezzo di questo enorme puzzle e analizzarlo, vedere cosa è cambiato da lì in poi.

Il pezzetto che ho scelto è uno dei momenti che ha cambiato non solo la storia del porno, ma anche quella del cinema: l’uscita di Deep Throat al cinema.

Per i profani, Deep Throat (in italiano La vera gola profonda) è un film porno diretto da Gerard Damiano che ha come protagonista Linda Lovelace, una donna con un problema.

La povera Linda, infatti, non riesce a provare piacere durante la penetrazione. Dopo essersi consultata con un luminare della medicina, il Dottor Young, farà una scoperta sconvolgente: ha il clitoride in fondo alla gola. L’unico modo che ha la povera Linda per avere un orgasmo è quello di praticare delle fellatio.

Tutto il film, della durata di un’oretta, è così tanto permeato di comicità che quasi non ci si rende conto di star guardando un porno. QUASI. Credo che la scena del dottor Young, se il film fosse uscito ai giorni nostri, sarebbe diventata un meme immortale.

What if, un’altra versione della storia

Ignoriamo per un secondo il fatto che l’intera trama sia una fantasia maschile. Semplicemente guardandolo, vediamo che la storia è raccontata dal punto di vista di Linda. È la ricerca del suo piacere a guidare la storia, un modo rivoluzionario di raccontare il porno.

Il film arriva nelle sale cinematografiche nel 1972, infrangendo già all’uscita un grosso tabù. Deep Throat non viene distribuito nelle sale porno, che spesso si trovano nei quartieri a luci rosse più malfamati della città. Esce nei cinema “tradizionali”, aprendo le porte ad altri film porno che faranno lo stesso percorso.
Diventa un vero e proprio fenomeno cinematografico. Sappiamo per certo che rimane nella classifica dei top 50 del boxoffice USA per 93 settimane di fila, e che viene proiettato continuativamente in una sala di Los Angeles per 9 anni, fino al 1981. È il porno più redditizio mai realizzato: a fronte di un budget di 200.000$ per la realizzazione, pare che abbia incassato una cifra che va dai 600 agli 800 milioni di dollari. I guadagni del film hanno permesso alla produzione di finanziare il primo film della saga di “Non aprite quella porta”.

Il momento in cui Deep Throat arriva nelle sale è storicamente un periodo di grande fermento nello scenario americano, e quello occidentale in generale. La rivoluzione sessuale degli anni precedenti ha preparato il terreno all’arrivo del film, che in altri periodi storici sarebbe stato brutalmente censurato. E non si era ancora sviluppato il femminismo della seconda ondata, che avrebbe combattuto strenuamente il porno, definendolo umiliante e degradante per le donne. Praticamente il film non era né in ritardo, né in anticipo. Era arrivato esattamente quando intendeva farlo (semi-cit.).

Dopo Deep Throat inizia l’era del porno chic. Al cinema, i confini si fanno sempre più sfumati e parecchi film d’autore o mainstream presentano delle sequenze molto esplicite. Nasce un modo molto diverso di raccontare l’erotismo, che viene normalizzato e visto molto meno come “una cosa da depravati”. L’estetica del porno arriverà a permeare nei decenni successivi tutta la società, basti pensare a come gli shooting fashion siano sempre più vicini al soft porn.

Ovviamente la normalizzazione del porno non era vista di buon occhio da parecchie persone. Già nel 1973 la causa “Miller v. California” decretò che i contenuti osceni non erano protetti dal Primo Emendamento (quello sulla libertà di parola). Alcuni prodotti giudicati osceni vennero distrutti e molte sale a luci rosse furono costrette a chiudere i battenti.

Il cambiamento però era iniziato e non era possibile fermarlo

Che si trattasse del primo porno musical della storia (Alice nel Paese delle pornomeraviglie), o degli exploitation movies, il sesso si stava infilando qui e lì nel cinema.

A onor del vero, il porno non è più tornato nelle sale cinematografiche, per la gioia di chi lo considerava il demonio. Ma non perché fosse stato sconfitto. Intanto, infatti, l’arrivo del mercato home video aveva rivoluzionato la fruizione dei film.

Il porno ha dato un’enorme mano al mercato home video. Poter guardare i film espliciti sul divano di casa propria, e non in una sala buia in un quartiere malfamato con un centinaio di persone che si segano intorno a te dev’essere stata una gran bella rivoluzione.

Il porno si è ritirato sconfitto dalla battaglia contro la morale pubblica negli anni ‘70, solo per poi vincere la guerra nel mercato casalingo, infilandosi persino nelle case di coloro che hanno provato a boicottarlo.

E oggi, di quell’epica battaglia, resta solo una parola. Una delle più cercate sui siti porno in tutto il mondo: deepthroat.

Antonella Liverano Moscoviti

Antonella Liverano Moscoviti
Antonella Liverano Moscoviti
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