Un altro Anno Scolastico è iniziato, anche se questo qui ha tutta l’aria d’essere più frastornato e sognante del solito. Si è svegliato al suono fastidioso e intermittente della sveglia che è entrata nei suoi sogni come un coltello da burro… beh nel burro.
Seduto sul ciglio del letto, l’Anno Scolastico vorrebbe piangere. Era sicuro che questa volta ce l’avrebbe fatta. Aveva pianificato tutto. Si era tanto raccomandato con il governo e le istituzioni. “Gli altri paesi ci guardano” aveva detto “mostriamo loro che possiamo farcela”. E invece niente.
L’Anno Scolastico non è pronto.
Sconsolato si rituffa sul letto e infila il capo sotto al cuscino. Tanto oggi nessuno arriverà in orario da nessuna parte. Per un po’ il poveretto si ritrova perfino a fantasticare su come andrebbero le cose se lui fosse l’Anno Scolastico di un altro quando o di un altro dove. Con questa fantasia in testa, si riaddormenta.
Il sogno non tarda ad arrivare, ma sfortunatamente sono i protagonisti degli altri dove a ritrovarsi catapultati nel nostro quando e si capisce subito, che non sarà una festa.
Hogwarts – Nuovo Anno Scolastico
L’annuale lettera per Hogwarts, con la lista dei libri non è mai stata consegnata, così Harry Potter ha dovuto passare la settimana precedente cercando il modo di contattare la segreteria della scuola senza farsi scoprire dai suoi zii. Tutta colpa del Ministero della Magia e delle sue riforme sull’istruzione.
Quando finalmente Harry e amici entrano in possesso della lista, è ormai troppo tardi. I libri sono tutti esauriti e occorre aspettare almeno un mese prima che arrivino. Un fatto di per sé curioso è che molti altri studenti siano riusciti a procurarseli per tempo. Come per magia.
Poco male, pensa Harry. Tanto mancano i docenti.
Infatti, a causa della famigerata “Riforma del sistema stregonesco di insegnamento e formazione e mandato per il rimaneggio delle disposizioni magiche operanti”, chiamata dagli studenti anche legge Chizpurfle, non è più soltanto il posto di insegnate di Difesa contro le Arti Oscure a essere vacante, ma anche parecchi altri.
In uno slancio di perversione extra, il Ministero della Magia ha inoltre deciso che sarebbe stato più divertente assegnare gli incarichi di anno in anno, e dato che il Ministero è un organo statale, ci sono dei comprensibili ritardi che non consentono l’inizio delle lezioni con l’organico dei docenti al completo. Per dirla tutta gli insegnanti di Incantesimi e di Storia della Magia sono assenti a causa di un improvviso deterioramento del loro stato di salute, e quindi costretti in un luogo di villeggiatura caldo e secco fino a ripresa completa. Essendo di ruolo, mica puoi sostituirli così, su due piedi.
Dato che la legge Chizpurfle, contiene un paragrafo sulle pari opportunità, il posto come docente di Babbanologia è stato affidato ad un professore babbano di Oxford, tuttora persuaso di aver partecipato a un paio di festini di troppo. Gli studenti sprovvisti di residenza a Hogwarts hanno qualche difficoltà a raggiungere la scuola, per via dei tagli. Niente più autobus a tre piani, né cavalli alati invisibili. Figuriamoci Ford Anglia volanti.
Ci si deve organizzare con le mamme degli altri studenti; quelle che hanno una scopa formato SUV. Purtroppo, la cosa non sempre funziona. Non è infrequente vedere poveri maghetti sotto la pioggia in attesa di una scopa che è in ritardo a causa del traffico. Anche per il ritorno le cose non vanno meglio. L‘orario ridotto dei primi giorni di scuola non coincide con l’orario d’ufficio del Ministero, presso cui molte di queste mamme lavorano, e gli studenti devono aspettare tra le grigie, austere, fatiscenti pareti scolastiche.
L’anno precedente il Ministero della Magia aveva promesso di stanziare i fondi per sistemare le aule danneggiate da anni d’incuria magica, ma per il momento, causa inagibilità temporanea, la lezione di Trasfigurazione si tiene nell’aula di Pozioni, insieme con altre due classi. Volo invece si fa nella serra, con risultati alquanto prevedibili.
L’insegnante di Divinazione terrà le lezioni in un’aula diversa ogni giorno e gli studenti dovranno indovinare da soli quale. Per settimane allievi del terzo anno sono stati visti girovagare sperduti per i corridoi di Hogwarts con una sfera di cristallo in mano e dei lacrimoni così sotto gli occhi. La sensazione che a qualcuno sia sfuggito qualcosa d’importante accompagnerà studenti e professori per tutto l’anno, fino agli esami, e forse, il diploma.
Poi la sveglia suona ancora e l’Anno Scolastico finalmente si alza. Pronti o no, è ora di andare. L’aria non troppo fresca del mattino gli ricorda che fino alla settimana prima le giornate iniziavano con il sole già alto nel cielo, oziose colazioni e programmi divertenti per la giornata.
L’Anno Scolastico sospirando solleva gli occhi al cielo. Non è forse un tizio a cavallo di una scopa quello lassù che si allontana? Si strofina gli occhi e guarda ancora. Niente. Solo un’allucinazione.
“Peccato” pensa “un po’ di magia avrebbe fatto comodo”.
Poi si rende conto che qualunque cosa fosse, stava andando nella direzione opposta alla sua. A una velocità stimata di Mach 3, ad occhio e croce.
“Se pure la magia se la dà a gambe, chissà che cosa ci vuole per sistemare le cose.”
di Alessandro Felisi