Marvel Snap, Backgammon e Traslochi
In questi giorni ho effettuato un trasloco. Il 2023 non ha fatto in tempo a cominciare, che già tutto intorno a me sta evolvendo. È il primo trasloco della mia vita e credo ormai di aver annoiato tutti nella mia bolla social. Tra lamentele, congetture e foto di gatti. Il fatto è che, dopo 25 anni, casa mia non è più quella di prima. Ora casa mia è un’altra. Vicina a quella precedente, ma è comunque un’altra abitazione. Nonostante sia decisamente scombussolato da tutto quanto, sono altresì curioso di vedere dove tutto ciò mi porterà.
Nella casa vecchia ho lasciato tanti miei ricordi. Anzi, tutti. Perché tutti i ricordi che ho, belli o brutti, sono collegati a quella casa. Ora è alle mie spalle e ho da costruire ricordi su nuove fondamenta. Nonostante l’idea del trasloco fosse nell’aria già da diverso tempo, a me sembra essere avvenuto tutto troppo in fretta.
Tre gennaio 2023 – Interno giorno
SNAP! In uno schiocco di dita, la posta in gioco si alza, e con essa cambia un po’ tutto il mio modo di vedere stanze, luoghi e strade che ho sempre vissuto in un verso solo, e che ora percepisco da un altro punto di vista. Qualche giorno fa, mentre mettevo via alcune mie cose dalla casa vecchia. Ho ritrovato una valigetta. No, non è un macguffin di qualche film pulp, non c’è nessuna lampadina al suo interno che illumina il volto. La valigetta, ahimé, conteneva solo un gioco da tavolo: Backgammon.
Backgammon è un po’ un classicone. Nonostante sia obiettivamente scarsino, è un gioco a cui tengo particolarmente. Mi ricorda le sessioni di esame all’università, quando ci giocavo con amici nelle pause caffé, e poi sigaretta. Quando la mia preoccupazione più grande era quella di passare l’esame e di preparare quello dopo (cosa che dovrei fare ancora ma questa è un’altra storia). Lo scopo è quello di far uscire dalla “scacchiera” le proprie pedine, svolgendo un percorso orario, o antiorario a seconda del colore del proprio set, evitando di far mangiare le pedine all’avversario e, in tutta risposta, cerca di mangiare le pedine avversarie per metterlo in difficoltà. Due giocatori, pedine posizionate in maniera speculare; due dadi con cui quantificare il numero di movimenti attraverso le “caselle” e, infine, il cubo del raddoppio.
Le partite sono veloci e dinamiche, poiché i due giocatori inseguono lo stesso obiettivo, solo da lati opposti del percorso e con una discreta dose di fortuna a mettere pepe alla sfida. E poi c’è il cubo dell’ansia, quello che segna i punti che i due giocatori si stanno contendendo: 1, 2, 4, 8, 16, 32, 64. Il dado parte da uno e, in qualunque momento della partita, un giocatore può scegliere di girarlo sul due, raddoppiando la posta in gioco. A quel punto le decisioni sono due, continuare a giocare stando a quella posta, oppure concedere, perdendo il punto in palio.
Il mio trasloco è avvenuto in fretta, ma come vi dicevo prima aleggiava già nell’aria e doveva essere completato già alcuni mesi fa. Giorno dopo giorno aumentava la posta in gioco e io, sinceramente, non sapevo come comportarmi, se abbandonare tutto e rimanere dov’ero sempre stato, oppure giocare nonostante la posta in gioco e, magari, perché no, rilanciare.
Sei gennaio 2023 – Esterno Notte
Parlando con amici, ho deciso di scaricare Marvel Snap, il nuovo gioco di carte a tema supereroi Marvel ideato da Ben Brode (ex game designer di Hearthstone). Sono generalmente poco portato per i giochi di carte, ma mi ero comunque ripromesso che lo avrei provato prima o poi. Marvel Snap mi ha incantato, ha riempito i vuoti in una casa nuova a cui mancano i mobili e, soprattutto, mi ha ricordato Backgammon.
Non ci sono pedine, in questo caso. Ma un cubo che aleggia sopra ai tre campi di battaglia (ognuno con effetti unici), in cui i giocatori posizionano a turno le proprie carte. Questo cubo può essere premuto. “SNAP” urla una voce molto profonda. E la posta in gioco raddoppia. Avrei immaginato tutto, ma ritrovarmi una delle meccaniche di Backgammon all’interno di un gioco di carte brandizzato marvel è stata decisamente una sorpresa. La cosa poi che lascia completamente ammutoliti è il come. Marvel Snap riesce, con quattro meccaniche in croce, a restituire l’idea di un vasto multiverso fumettistico, fatto di battaglie con escalation orizzontali (su più teatri di conflitto), nonché trasmettendo ansia attraverso quello che sembra proprio un cubo del raddoppio, ma con un design tematizzato in linea con lo storytelling degli eroi Marvel.
Le partite sono brevi, le illustrazioni accattivanti e il gameplay è minimale. Marvel Snap, nella sua semplicità, funziona. E più gioco, più rimango piacevolmente stupito dal lavoro di design svolto dallo studio di Second Dinner. Le microtransazioni sono principalmente estetiche. C’è comunque la possibilità di acquistare carte specifiche in base alla “stagione”, o di acquistare potenziamenti di rarità per le carte e di conseguenza salire di livello e ottenere nuove carte, avendo quindi un vantaggio in-game. Rispetto però ad altri videogiochi free-to-play per mobile, Marvel Snap è decisamente più pacato. Questo bisogna riconoscerlo.
Con uno Snap, la prospettiva sulla partita cambia. Ogni azione va ripensata. Il tempo scorre. Ci vuole un attimo ed è già un altro turno, un’altra fase. Un’altra casa, in uno snap.
di Damiano D’Agostino
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