Sulle tracce di Tin Tin

Reveal more

Sulle tracce di Tin Tin

Piccolo estratto da “Fumo di China”.

Tra i luoghi comuni dei fumetti c’è quello che l’editoria americana detesti, o peggio ancora non comprenda, quella europea. Due strade troppe diverse, troppo distanti sia geograficamente che culturalmente. Ma, come dicevo, questo è un luogo comune, una diceria nata dal fatto che comunemente associamo i fumetti super-eroistici agli U.S.A. Mentre per l’Europa abbiamo il tema dei viaggi, dell’esplorazione, il west, stili diversi e non compatibili. Abbiamo Titeuf, Lucky Luke, i Puffi. Ecco: solo luoghi comuni. Le due culture in realtà si rincorrono e omaggiano da sempre, invidiandosi anche un po’ l’un l’altra. Qui, forse, vorremmo poter fare Superman e laggiù, oltre l’oceano, vorrebbero disegnare Asterix.

Il disegno è anche scambio, non solo di stili, ma anche di personaggi e quando proprio non si può ci sono gli omaggi, le citazioni.

Bisogni e speranze che vengono a galla nascoste fra le pagine degli albi, alcuni le notano, altri no, coloro che non se le perdono mai però sono gli autori, le fanno più per se stessi che per gli altri. Forse per poter dire “l’ho disegnato anche io.

Questo ho pensato quando stavo pigramente sfogliando il numero 169 dei Fantastici Quattro del 1998. Il quartetto, finalmente tornato dopo un freddo intermezzo editoriale chiamato “rinascita degli eroi”, si ritrova a seguire una pista aliena in Francia. “Les Fantastique” li chiamano, ma non è questo il punto.

Gli eroi sono proprio di fronte a un picchetto di dissidenti e, tra di essi, vediamo un timido giovanotto che alla domanda di Reed Richards si affretta a specificare di non essere francese, ma belga. Allora quel ciuffo rossiccio all’insù, quel ciondolo a forma di cagnetto bianco sopra un golf azzurro ci fanno capire, è Tin Tin. Che strano trovarlo qui, ma gli americani non odiavano i fumetti europei?

di Daniele “Il Rinoceronte” Daccò

Lascia un commento

Previous post Le molte forme di Dragonero
Next post Bonelli e la rivoluzione necessaria