Non arrendersi mai
Satoshi ce l’ha fatta.
Dopo 25 anni e 1200 episodi, finalmente ha raggiunto il suo obiettivo, è diventato campione del mondo. No, non uno sportivo tra i tanti, conosciuto dalle nostre parti col nome di Ash, il ragazzino di 10 anni che nel lontano 1997 era partito con un pikachu che non voleva stare nella pokeball per diventare il più forte di tutti gli allenatori.
È stata una lunga avventura costellata di ostacoli ma l’11 Novembre 2022 Satoshi e i suoi 6 pokemon hanno battuto l’ultimo avversario, Dande, che si frapponeva tra lui e il titolo. La notizia ha fatto così tanto scalpore che è stata addirittura proiettata sui maxischermi appesi ai palazzi di Shibuya, il movimentato quartiere nel cuore di Tokyo.
Perché la cultura e la società giapponese sono anche questo: gioire per la vittoria di un personaggio fittizio che raggiunge i suoi obiettivi, o almeno una parte di essi. E non c’è nessun tipo di pregiudizio dovuto al fatto che sia “solamente un prodotto per bambini”.
La storia di Satoshi
La storia che ci troviamo davanti è quella di un bambino alle soglie dell’adolescenza che lascia la sua casa e la madre per lanciarsi in un mondo apparentemente sconfinato e sconosciuto con un unico fine: diventare il migliore. In sostanza quello che viene costantemente richiesto a tutti i giovani giapponesi, ovvero di studiare, scegliere un obiettivo e impegnarsi con tutte le energie per raggiungerlo… ovvio che si richiede di farlo nel più breve tempo possibile. Immaginatevi la pressione a cui devono essere sottoposti gli studenti cui viene richiesto di essere i migliori, dalle medie fino all’entrata nel mondo del lavoro e poi anche dopo, perché non solo sarebbero una delusione per i propri genitori, fallendo verrebbero anche meno ai loro obblighi nei confronti della società, del Giappone tutto.
Per fortuna però il nostro Satoshi non è sottoposto a questo tipo di ansia e ci ha messo 25 anni buoni. In realtà nell’anime dovrebbero essere trascorsi all’incirca 6 anni, e inoltre già nel 2019 si era portato a casa il titolo di Alola League Championship.
World Champion
Lo scontro finale in questo caldissimo novembre, l’ha visto accompagnato da una squadra decisamente forte, di cui faceva parte un Gengar, un Dragonite e un Lucario (ti piace vincere facile eh?), ma naturalmente non poteva mancare il topino elettrico che gli abbiamo sempre visto accanto.
Fun fact che ho scoperto relativamente da poco: il famoso pikachu che vediamo accompagnare Ash durante tutte le sue avventure, non è effettivamente sempre lo stesso. Già, durante le varie peripezie, infatti, cambia diverse volte per motivi differenti. Ci siete rimasti male? Anch’io, molto, effettivamente non è un fun fact.
Ma torniamo alla coppa e al titolo ottenuti da Satoshi. Da notare però che appena dopo la vittoria, gli viene ricordato che aver vinto il titolo mondiale non fa di lui effettivamente il più forte, perché ci sono ancora degli avversari da battere. Quindi non importa quanto tu faccia bene, ci sarà sempre qualcuno che fa meglio di te, per cui tira su le maniche e impegnati ancora di più.
Però tutti si sono fermati, almeno 5 minuti, a festeggiare questo ragazzino che ha raggiunto il suo sogno, e da una sperduta casetta in un mini villaggio è arrivato al centro di Shibuya… E tutto il mondo ora ne sta parlando. Consiglio caldamente a tutti di godersi i propri successi, piccoli o grandi che siano, continuare a vincere senza provare la giusta soddisfazione è, a mio parere, come non vincere affatto.
Stay Kind
Love, Monigiri
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