Alessandro Simeoni, tra cellulosa e celluloide

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Alessandro Simeoni, tra cellulosa e celluloide

Nato a Migliarino (FE) nel 1928, Alessandro Simeoni fu pittore e cartellonista cinematografico, autore di alcune tra le più celebri locandine italiane, dalle mani in tasca di Accattone allo sbruffone di Un americano a Roma, dall’uomo che cade nel vortice di Profondo Rosso a centinaia di B-movie spesso salvati dalle sue locandine insieme “fotografiche” ed evocative (come Maurizio Merli per Italia a mano armata del 1976).

Dopo aver iniziato ancora giovanissimo a collaborare con giornali locali come caricaturista, agli inizi degli anni Cinquanta si trasferisce a Roma avviando l’attività di cartellonista che lo renderà celebre in tutto il mondo, collaborando con le maggiori case cinematografiche italiane e hollywoodiane riuscendo a coinvolgere lo spettatore prima ancora che questi entri nella sala cinematografica. I suoi lavori accompagneranno le platee cinematografiche fino agli anni Novanta per oltre tremila pellicole, oltre a centinaia di copertine per dischi di ogni genere musicale.

Ribattezzatosi Sandro Symeoni per far pronunciare correttamente il suo nome anche agli americani, ha contribuito in misura non insignificante al successo italiano ad esempio di Woody Allen con il suo primo film Prendi i soldi e scappa (1969), ma anche all’estetica dei primi esempi di comunicazione “integrata” attuata con l’epocale Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone.

Con alle spalle una formazione accademica (e avendo tra l’altro esposto con Renato Guttuso), di lui colpisce la versatilità e l’espressività – dalla violenza dell’horror alla delicatezza di certo cinema drammatico – con scelte cromatiche sempre molto incisive, fedele all’idea che “il manifesto non deve ricalcare il film, ma darne un’idea immediata”. Negli ultimi anni si è dedicato a nuove copertine per colonne sonore di film già graziati della sua arte all’epoca della loro uscita, prima della scomparsa a Roma nel 2008.

Come nel caso di alcuni dei suoi più valenti colleghi, spesso i ricordi dei film visti al cinema si associano a sue illustrazioni, soprattutto per i cosiddetti film “di genere”. A quasi dieci anni dalla sua scomparsa, in occasione di una mostra nel 2017 è stato finalmente realizzato sul web l’Archivio Sandro Simeoni grazie all’impegno del grafico, art director e collezionista Luca Siano, per valorizzare la vita e le opere di uno dei più grandi pittori di locandine cinematografiche e raccogliere online tutto il materiale da lui realizzato.

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