Editoriale: catene talmente lunghe.
Una volta, è Daniele che parla, mi hanno proposto delle catene (è il tema di questo mese). Catene metaforiche che avrebbero limitato il mio agire e tintinnato contro la mia moralità, catene talmente lunghe che mi sarebbe sembrato di non averle forse, ma ciò non significa che non sarebbero state lì. Che fare? Se qualcuno ti chiede di poterti incatenare, di solito, ha qualcosa da offrirti, che tecnicamente dovrebbe pesare sul piatto tanto quanto aver la propria libertà limitata.
Tutti noi abbiamo fatto lavori che non ci piacevano, ma in cambio ci siamo fatti pagare. Poi magari li abbiamo mollati quei lavori o listiamo ancora facendo ripetendoci ogni giorno “devo andarmene”. Il tema di questo mese sono le catene, ma in realtà io vorrei soffermarmi sull’opportunità di spezzarle.
Non ci capita sempre di poterlo fare , alcune volti l’hobby di non dormire sui marciapiedi ci obbliga a insistere, ma la scelta c’è sempre, sono le conseguenze che ci fregano.
Ma forse questo mese, proprio per rimanere in tema, potrebbe essere il momento giusto per agire. No?
L’incisiva e potente cover di questo mese della nostra Camilla Fasola.
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