Valeria Petrone, la morbidezza dei sogni
Valeria Petrone è nata a Cesena nel 1965 e ha studiato a Milano, dove vive tutt’ora, formandosi a Londra (dove ha frequentato la St. Martin School of Art e ha iniziato come freelance per parecchi anni) e dal 1988 illustra libri per ragazzi, copertine, quotidiani e periodici tra Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Giappone (da The Guardian a The New York Times, fino al supplemento Io Donna del Corriere della Sera a cui collabora dal 2010). Da membro della newyrochese Society of Illustrators, i suoi lavori sono stati selezionati su un Annual della Society (nel 2009 si è aggiudicata la campagna pubblicitaria della United Airlines) e dall’Original Art Show della Grande Mela, ma naturalmente è stata anche protagonista di un Annual della nostrana Associazione Illustratori (dal 2013 allargatasi a tutti gli Autori di Immagini).
La sua tecnica si basa soprattutto su acrilici e pittura digitale, anche se non rinuncia a incursioni nella scultura (ha anche firmato un accattivante bloc notes per la milanese Moleskine). I suoi soggetti (uomini, donne e animali… ammesso che a volte ci sia così tanta differenza) si caratterizzano per la morbidezza che ne definisce i profili e per i colori mai banali, spesso accompagnati da tratti sottili: a chi le ha chiesto di descriversi in 5 parole ha risposto «Leggerezza, sintesi, colore, semplice, sospeso».
Nel 2014, in collaborazione con lo Studio Elastico, ha creato i Dadà, “mini super eroi dalla parte dei più piccoli” protagonisti di storie interattive per iPad e iPhone. Nel 2015 l’app Buonanotte ha ricevuto il Bologna Ragazzi Digital Award e il Premio Andersen, ed è uscito nelle sale il film d’animazione Iqbal – Bambini senza paura a cui ha collaborato disegnando i sogni del protagonista.
Nel 2015 è uscito in libreria per Bompiani il libro Vini, Amori che raccoglie 64 illustrazioni di altrettanti racconti di Camilla Baresani per la rubrica “Momento divino” di Io Donna e tra le tante sue bellissime immagini ricordiamo un servizio sulle “proposte indecenti” ricevute da personaggi di una qualche notorietà.
Ma il bello delle illustrazioni di Valeria è che ciascuno vi si può riconoscere e, soprattutto, apprezzarle.
di Loris Cantarelli
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