L’Editoriale: Orgoglio o Fierezza?

Non ci piace troppo usare la parola “orgoglio”, con il tempo e con le vicissitudini che ci hanno colpito ha assunto una connotazione non propriamente buona, preferiamo il termine “fierezza”. L’orgoglio presume sempre un po’ di arroganza che forse la fierezza non ha, o forse è una nostra fisima e ci piace pensare che due sinonimi siano diversi per il modo in cui siamo cresciuti e ci siamo evoluti.
Quello che conta però è essere fieri di ciò che si è, non per ostentarlo agli altri, non per sentirsi migliori degli altri, ma semplicemente per dire: “Io non mi vergogno di quello che sono!” E questo è un discorso che va oltre la sessualità, il genere o qualsiasi tipo di preferenza. È un discorso che supera i confini di ciò che siamo, li amplia, li ingigantisce fino ad annettere in noi un’importante lezione: “ è vitale diventare una volta per tutti ciò che si è sempre stati.”
Perché la cosa più difficile che possiamo fare è capire chi siamo e non è necessario comprendersi completamente per iniziare l’iter che ci porterà al traguardo.
E non è sbagliato nemmeno cambiare, perché è la stasi, l’immobilità, che crea i mostri, mostri che farebbero di tutto per mantenere quello status quo che non per forza è giusto perché è condiviso.
Essere orgogliosi così diventa un sinonimo di “non vergognarsi”, che è tutto in una società come questa che ti indirizza, alcune volte anche a spintoni, verso una direzione unica.
Noi di Niente Da Dire siamo qui per dirvi, e per ripetere a noi stessi, che ciò che sei non è sbagliato e che non si deve avere nessuna fretta di accettarlo.

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