Tre domande a Immanuel Casto, multipotenzialità e creazioni artistiche

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Tre domande a Immanuel Casto, multipotenzialità e creazioni artistiche

Durante l’ultima edizione di Play: Festival del Gioco ho avuto l’onore di incontrare Immanuel Casto, presente in qualità di autore. Oltre a essere artista musicale poliedrico, è appena uscito Malcostume il suo quarto album in studio pubblicato dalla Freak & Chic e distribuito da Artist First, attivista LGBTQIA+ e Presidente del MENSA Italia, Immanuel Casto è infatti autore di giochi da tavolo.

Proprio al firmacopie di Rainbow Pets, la sua più recente creazione pubblicata da Studio Supernova, un gioco per 2-6 giocatori di carte, bluff e aste in simultanea in cui vi contenderete l’affetto di tenerissimi cuccioli, ho registrato questa intervista.

Immanuel Casto

NDD: La mia prima domanda occupandomi di gioco da tavolo in redazione verte proprio su questo settore. Cosa l’ha portata ad approcciare il gioco da tavolo in maniera autoriale per la prima volta?

I: In realtà nasco come game designer senza sapere di esserlo, nel senso che ho iniziato a creare dei giochi da tavolo che desideravo giocare.
Ho poi scoperto che questo è uno stimolo, un tipo di slancio emotivo, molto forte ed è lo stesso che applico anche alla mia carriera artistica, nascendo in ambito musicale.

Dopodiché mi sono formato anche in maniera tecnica con game designer, ma all’inizio ho creato dei giochi ai quali avrei voluto giocare e tuttora – pur trattandosi a volte anche di operazioni commerciali – continuo a seguire questo tipo di scuola.

NDD: Artista, autore, attivista e Presidente del Mensa Italia: qualunque cosa si approcci all’interno della vita di un multipotenziale sembra essere estremamente semplice, ma non è affatto così. Apprezzo molto la sua narrazione al riguardo e le chiedo: essere Multipotenziale quanto è di aiuto e quanto può trasformarsi in ostacolo per un percorso lavorativo?

I: È una bellissima domanda. Ricordiamo che per multipotenziale si intende una persona che sente di avere più di un talento e la derivante esigenza di coltivarli tutti. Molto diverso da un tuttologo perché parliamo di due-tre ambiti di competenza in cui chi si forma ha la consapevolezza che non raggiungerà mai il livello di specializzazione di – appunto – uno specialista.

Partendo dalle cose positive è la sinergia tra ambiti che si può creare, portando spesso anche a delle innovazioni che possono essere di grossissimo valore, per me non esisterebbe altro modo in realtà di vivere e creare, diversamente sentirei di starmi mutilando.
D’altro canto quali sono le principali complessità? Come detto prima è spesso necessario appoggiarsi a figure tecniche, che abbiano quel livello di professionalità di cui si ha bisogno, ma c’è anche una grossa sfida emotiva. Culturalmente noi prediligiamo gli specialisti, l’idea del “cosa farai da grande”, quindi il fatto che per tutta la vita si debba fare una certa cosa e che questa diverrà la nostra missione, mentre nel caso in cui quest’idea non ci fosse denoterebbe solo il non avere le idee chiare su chi siamo veramente.

Quindi per la nostra cultura arrivare come nel mio caso, l’anno prossimo saranno quarant’anni, con la consapevolezza di star tutt’ora sperimentando in diversi ambiti porta a vivere questo genere di approccio con un certo senso di fallimento: senti di aver sbagliato qualcosa o di non sapere ancora chi sei. Invece sai chi sei, una persona che ha bisogno di sperimentare più ambiti.

NDD: L’ultima domanda, quella che contraddistingue la nostra redazione, cosa la lascia senza niente da dire?

I: In generale tutte le questioni che concernono una categoria sociale alla quale non appartengo. Io non credo in realtà che si possa evitare del tutto di parlare di questioni che non ci riguardino, perché comunque viviamo all’interno di una società plurale, però possiamo evitare di parlare al posto delle persone interessate da una determinata istanza.

Diciamo quindi che in generale preferisco astenermi dal dare opinioni che davvero non mi riguardano.

Ringrazio Immanuel Casto per la sua disponibilità e gentilezza, vi ricordo che potete seguire tutti i suoi progetti artistici sul suo sito ufficiale.

di Silvia “Escilgioco” Fossati

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