Amore pirata, il Matelotage
È arrivato il Pride Month, e mentre tutti i brand possibili ed immaginabili si riempiono di arcobaleni per poi tornare ad ignorarci (o peggio) nel resto dell’anno, ho deciso di prendermela comoda e chiacchierare di cose belle. È successa una cosa tra Marzo e Aprile, una cosa chiamata Our Flag Means Death, serie HBO diretta da David Jenkins con la collaborazione di Taika Waititi.
Nessun problema, ne parliamo un po’ senza spoiler e con la collaborazione della nostra Camilla e dei suoi adorabili disegnetti. (Grazie Cami <3 ). Waititi è Barbanera, e insieme a Rhys Darby nei panni di Stede Bonnett, ci ha portato una delle migliori serie TV LGBQ+ degli ultimi anni, e non scherzo.
Una commedia romantica, dai tempi narrativi vecchio stile, in cui le specificità di tempo e luogo sono importanti solo se servono a caratterizzare i personaggi o a far divertire il pubblico (taaaanti anacronismi, che funzionano magnificamente in-universe) con protagonista la sgangherata ciurma del Pirata Gentiluomo, circondata a sua volta da altri personaggi storici, la maggior parte squisitamente LGBTQ+ in una narrazione talmente ben strutturata da fare in modo che nulla stoni o sembri forzato. Mi fermo qui per questioni di spoiler, ma è inutile dire che dovreste vederla e farmi sapere come vi sembra.
Amare tra burrasche e razzie, come lo vivevano i pirati?
Ho accennato a OFMD perché ovviamente mi ha fatto ripiombare nel mio amato rabbit hole a tema piratesco, e navigando su internet ho incrociato il termine Matelotage.
Per Matelotage si intende un accordo in uso tra i marinai e in particolare i pirati tra il 17esimo e il 18esimo secolo, accordo che permetteva a due individui di dividere i propri beni e di fare in modo che, nel caso della scomparsa di uno dei due partner, l’altro ereditasse le proprietà del pirata deceduto.
Inoltre, l’accordo stipulava che gli interessati avrebbero combattuto fianco a fianco, proteggendosi l’un l’altro e agendo secondo i reciproci interessi finché il contratto non fosse stato annullato.
Suona familiare? Fu talmente specifico e particolarmente diffuso infatti, che non poche fonti dell’epoca e successivamente storici e studiosi, iniziarono a vederlo come una sorta di ‘unione civile” tra pirati. In particolare fu riportata negli annali britannici la vicenda del matelotage di John Swann e Robert Culliford, dove vennero indicati come consorti; ci è pervenuta anche una richiesta da parte del governatore di Tortuga, in cui presentava l’invio di donne sul posto come unico modo per scoraggiare il matelotage tra i marinai.
L’omosessualità non era sconosciuta nel mondo dei pirati, e nel corso del tempo è possibile che il matelotage sia passato da un accordo puramente economico ad un modo, per alcuni, di dare valore ad un’unione che sarebbe stata impossibile e attivamente perseguita a terra.
La pirateria è sempre stata vista come una possibilità di rifarsi una vita lontano dalle convenzioni sociali e dalle rigide regole del tempo, e l’idea che il mare possa aprire una strada non solo per essere sé stessi, ma anche per amare liberamente, e pensare a quante persone come me e come tantə altrə hanno potuto, anni e anni fa, avere qualcosa che desse validità incancellabile ad un’identità e ad una relazione, mi fa sperare che un giorno, nonostante tutto, essere se stessə in sicurezza e senza subire ripercussioni possa essere davvero la normalità, immutabile.
Questo mese voglio dire grazie a David Jenkins, Taika Waititi, Rhys Darby, Vico Ortiz e il resto del cast per averci regalato Our Flag Means Death, ma anche e soprattutto a tutti quei pirati sconosciuti, per aver vissuto.
di Rowan
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