Il riposo è (?) d’oro
Maggio.
Maggio in Giappone significa Golden Week, l’unica settimana dell’anno in cui quasi tutto il popolo giapponese è in vacanza.
Comincia il 29 aprile con il Giorno Shōwa, compleanno dell’imperatore Hirohito e va avanti fino al 5 di maggio con la Kodomo no Hi, la giornata dei bambini, passando per il 3 in cui si festeggia la Costituzione e il 4, un’intera giornata dedicata al verde (sì il verde, il colore, ma anche inteso come tutto ciò che ha a che fare con la natura).
Da notare bene che il Primo Maggio non è assolutamente contemplato, la Festa dei lavoratori? Ma da quando in qua si dovrebbero festeggiare i lavoratori, che fanno solo la loro parte nella perfetta macchina oliata che è la società giapponese?
Golden Week
Le aziende chiudono, concedendo ferie pagate ai loro impiegati, così per gli uffici.
Sette giorni, dunque, interamente dedicati al dolce far niente.
Ma è davvero possibile non fare nulla?
La risposta è ovvia.
Ristoranti, cinema, negozi, luoghi di svago e intrattenimento sono pieni di clienti, i mezzi di trasporto traboccano di persone, come se le città si fossero riversate in metropolitane e treni.
Si coglie l’occasione per viaggiare, sia su territori nazionale sia all’estero, si visitano parenti, amici, luoghi consigliati dalle riviste.
Si recupera tutto ciò che non si ha tempo di fare durante i giorni di lavoro.
Tutto.
Tutto tranne il vero risposo, quello non si recupera mai.
Sarebbe una perdita di tempo, perché in una cultura basata sul lavoro costante e sull’utilizzo di tutte le energie per migliorarsi e crescere e arrivare all’eccellenza non c’è spazio per le pause.
Si fanno liste di esperienze da non perdere e luoghi da scoprire e, al ritorno, tutto sommato si è felici, soddisfatti e… stanchi, ma con l’iphone pieno di foto da mettere sui social, la borsa con i souvenir da portare in ufficio per mostrare ai colleghi le mirabolanti avventure vissute.
E poi l’ultimo film in uscita, il nuovo cafè che hanno aperto con le faccine 3D sui cappuccini, i popcorn alla spirulina, l’hotdog fruttariano.
Così in.
Così cool.
Click.
Depennato.
Esiste il riposo?
A volte ci si chiede, guardandoli, se non facciano solo avanti e indietro sui mezzi per far vedere che stanno facendo qualcosa. Come quando nei negozi ripiegano gli indumenti quattro o cinque volte per non sembrare che non stiano lavorando, anche quando lavoro da fare non ce n’è.
Mai stare con le mani in mano, mai stare fermi, si dà una pessima impressione, sia di se stessi come impiegati sia dell’azienda, che sembra non essere richiesta.
Ci sono casi in cui per dimostrare che il ristorante è in voga fanno appositamente creare file fuori anche se all’interno ci sono alcuni tavoli vuoti. Ci sono casi in cui i camerieri vengono costretti a correre da una parte all’altra per pulire tavoli che erano occupati anche se ci sono tavoli vuoti e lindi a cui far sedere i clienti.
Il dolce far nulla
Non bisognerebbe avere una settimana di ferie su 365 giorni di lavoro estenuante e sfibrante, in cui chi si ferma è perduto.
Ma è davvero possibile non fare nulla?
Domanda da porsi non solo per il Giappone, ma anche nella nostra realtà sta diventando vero il detto “Chi si ferma è perduto”, se prendi un attimo di respiro rimani indietro e tutto il resto del mondo va avanti.
Dimenticandoti.
Allora siamo costretti a fare una scelta: fermarsi o correre.
Stay Kind
Love, Monigiri
💙🍙
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