Editoriale: Un Grido di Compleanno

Non potevamo non dedicare questo mese al nostro Compleanno.

Ricordare i nostri traguardi e conquiste, ma soprattutto, il nostro impegno. Non a voi, voi potete vederlo ogni giorno, decidere se trovarlo simpatico oppure no, ma ricordarlo a noi che troppo spesso lo dimentichiamo. Come un eco di un urlo che risuona abbastanza a lungo per tornare alle nostre orecchie quando ne abbiamo più bisogno.
Un grido condiviso che arriva in quei momenti dove ci sentiamo persi, soli, quando ci stiamo chiedendo “perchè”?
Se quell’urlo sarà abbastanza forte allora riuscirà a giungere a noi e a ricordarci di ciò che siamo, delle decine di voci che lo compongono e ci renderemo conto di ciascuna, di tutta la squadra che sta urlando la stessa cosa e in qualche modo ci conforta, ci dà speranza, ci dà forza.
Troppo spesso ci voltiamo indietro e ci sentiamo persi, dubbiosi su dove ci stiamo spingendo, ma non è dietro che dobbiamo guardare, bensì al nostro fianco, è lì che troveremo risposta su dove stiamo andando, perché troveremo i volti di chi ci accompagna.
Anche loro hanno paura, anche loro hanno dubbi, ma le loro bocche urlano a gran voce per ricordarci che sono al nostro fianco e, nel caso si perdano, ritrovarli più facilmente.
Niente Da Dire festeggia il suo compleanno e non lo fa per commemorare ciò che è stato, non lo fa per abbracciare ciò che sarà, ma per guardare negli occhi di chi c’è e grida con noi.

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