Anno dopo anno

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Anno dopo anno

Parlare di compleanni per me è sempre un po’ al limite dell’accettabile, non tanto perché sia un problema mio, ma pare che i compleanni abbiano sempre un problema con me.
Sarà che c’è quel non-so-che di riflessivo dalle vibes di Capodanno o post vacanze; sarà quel sapore di considerazioni e constatazioni di progressi e regressi che può far stare un po’ male o un po’ bene; sarà che mi aspetto sempre una festa a sorpresa che non arriva, ma tant’è che i compleanni non li vivo benissimo.

Ma Fury, direte voi, non è mica il tuo compleanno! E soprattutto, tu odi le sorprese!
Eccerto, vi risponderò io, per questo sono più tranquilla, si parla del compleanno di Niente da Dire, il terzo per la precisione.

Sono capitata per caso e curiosità sul mio articolo dell’anno scorso che celebrava, in concomitanza del secondo anniversario, le nostre avventure di redazione e mi sono trovata a sorridere perché a un anno di distanza le riflessioni sono uguali eppure differenti. Se l’affetto e la stima verso i miei compagni di viaggio sono immutati da un lato, dall’altro la penna virtuale che sta scrivendo è assai diversa da quelle considerazioni.
Partivo scusandomi e giustificandomi per un’assenza dagli schermi a causa di –boh- life happens?- neanche ricordo cosa facevo un anno fa.
Ma so come lo facevo e so che oggi non mi scuserei per l’assenza, presunta, necessaria, opinabile o reale che sia.

Sorrido perché se l’anno scorso abbiamo festeggiato tra noi della redazione, quest’anno lo festeggiamo con voi Lettori.
Un traguardo impensabile, una gioia incredibile quella di poter trascorrere insieme del tempo nello spazio Lucca Comics and Games alla Feltrinelli in Piazza Piemonte. Ogni tanto lo ripeto per intero per crederci.
Sorrido perché l’anno scorso c’ero, anche se sentivo di esserci troppo poco; sorrido perché quest’anno ci sono, anche se per un attimo ho pensato di non arrivarci. Sorrido perché siamo sempre di più, cambiamo, ci perdiamo e ci ritroviamo, ma continuiamo.

Ebbene non so quando leggerete, leggerai, queste parole, ma questo 15 maggio lo abbiamo trascorso/stiamo trascorrendo/trascorreremo insieme.
Magari non ci sei, non c’eri, non lo sapevi o non hai potuto, ma se stai leggendo queste parole, un po’ ci sei, magari l’anno prossimo.
Mi rende sia felice sia pensosa questo invecchiare insieme.
Capire ogni anno che passa chi c’è davvero.
Chi c’è stato e chi rimane, chi ha iniziato e chi è stato di passaggio, chi è fondante e chi una decorazione: senza giudizio, è un dato di fatto, il compleanno è un momento in cui si celebra insieme lo scorrere del tempo.

L’essenza dell’esserci nel presente è la gioia del compleanno, quello che cambia anno dopo anno, quello che determina un gioioso scorrere del tempo.

Quest’anno non penso ad assenze o presenze, penso solo che sono a grata a chi c’è, perché in fondo un compleanno è questo: conoscere e godersi il tempo con chi c’è, salutare (con il gesto che preferiamo) chi c’è stato e accogliere a braccia (e mente) aperte chi ci sarà.

Alessandra ‘Furibionda’ Zanetti

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