Faccio bene a scrivere al mio Ex?
Playrino, la rubrica che tutti leggono ma alla quale solo i più coraggiosi mettono like.
Salve a tutti campeggiatori, camperisti e campanari, è il Rinoceronte che vi parla, è arrivato il momento del nostro, stretto, spazio dedicato alla sessualità, agli hentai e agli ecchi. PlayRino è casa di scambi, non gli scambi che credete, ma scambi di opinioni. Una sorta di sfogo e punto di riflessione per voi lettori. Una posta del cuore? No. Rimaniamo sul tema sessualità, e scrivetemi: rinoceronte@nientedadire.it verrete pubblicati in forma anonima e riceverete una mia risposta, non come un qualche tipo di guru che sa chissà che cosa, ma come un confidente con la vostra stessa voglia di imparare e scoprire. Il vostro dubbio diventerà uno spunto per crescere insieme.
Capita perlopiù per noia che per necessità, ma alcune volte succede, è capitato anche a me: richiamare la propria ex. Magari si ha voglia solo di sesso, forse solo di qualcuno che ti capisca, che ti ha capito in passato ma, alla fine, se non stai attento ci ricadi.
Io ho la fortuna di aver mantenuto un buon rapporto con molte mie ex, ma non sempre va così, alcune volte il dito preme sulla chat e ti ritrovi in un momento di imbarazzo, in un turbine di emozioni che dovrebbero essere sopite, o comunque non così intense. La colpa forse è dell’ora tarda, la colpa forse è di quella foto che hai appena rivisto, la colpa forse è della solitudine che stai provando da un po’. La cosa certa è che è un errore che non dovevi fare richiamare il tuo ex o la tua ex, soprattutto se è da tanto che non la senti è raro che vada a buon fine.
Il mio consiglio non è di focalizzarsi su cosa vi ha fatto lasciare, il mio consiglio è di chiedervi come mai non vi sentite da così tanto, se ti manca o se è solo noia, perché non c’è nessun problema a mantenere rapporti con i propri partner passati, ma il vero guaio è quando si vuole ricontattarli dopo un lungo periodo di silenzio, magari iniziato subito dopo la rottura.
Forse sto solo generalizzando, forse è solo un’esperienza di vita che prima o poi tocca a tutti, come un raffreddore o essere sgridati dalla maestra, forse, forse. Mi piace pensare però, che in un certo qual modo, visto che tutti siamo ex di qualcuno, quella vergogna che ci passiamo l’un l’altro, quell’imbarazzo, sia sempre lo stesso, come se ci passassimo lo stesso sacchetto con lo stesso peso di mano in mano, fino a che un giorno ritornerà ai tuoi piedi: non il tuo ex, il sacchetto.
Vorrei poter dire che nel mio caso si è trattato di un esperimento, un’azione fatta solo per poter scrivere questo articolo, in realtà no, in realtà desideravo ardentemente che quella persona tornasse nella mia vita, ma certe volte non va così.
Non fraintendetemi, non serve che ci sia un nuovo litigio o dell’acrimonia quando farete l’errore di risentirla o risentirlo, basta anche un freddo distacco a fare male, oppure un’educazione dovuta, di quelle stridenti, ma subito dopo ti accorgi che è meglio che sia andata così, che l’errore è tuo, che non avresti dovuto disturbare, anche se lui o lei dice che non è stato così.
Quello che però bisogna ripetersi è che la vergogna è solo in te, dimostrare di essere interessati a qualcuno non è mai un punto debole. Sbaglia chi approfitta di questo tuo mostrare il fianco per colpirti, ma di certo vivere in un mondo dove dimostrare interesse (educatamente) è un punto debole, non è un buon mondo.
La prossima volta che scriverete al vostro ex partner, ricordatevi di questo articolo e ricordate di domandarvi: mi manca o sono solo annoiato?
di Daniele Daccò
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