Termini giapponesi che raccontano le emozioni

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Termini giapponesi che raccontano le emozioni

I giapponesi sono pieni di difetti in quanto esseri umani, ma hanno anche un gran pregio: quando si impegnano in qualcosa, riescono a renderla la migliore che sia mai esistita.
Spesso si fissano su alcune pratiche, su alcuni particolari, su piccoli rituali o gusti, e ci rimuginano ancora e ancora e ancora fino a che non li perfezionano, rendendoli incredibili.
In alcuni casi è intenzionali, in altri, addirittura, quasi lo fanno inconsciamente.

E non lo fanno solo con ciò che è materiale, ma anche con emozioni e sensazioni.
Sono talmente bravi in questa pratica che hanno reso la tristezza qualcosa di magico e affascinante, non in un unico concetto ma in molti.

Due sono quelli di cui vi voglio raccontare oggi:

Mono no aware

Di questo probabilmente avrete sentito già qualcosa, ma è concetto così bello che ne voglio discutere anch’io con voi.
物の哀れ letteralmente è: empatizzare con le cose o sensibilità delle cose.
E per cose non intendiamo gli oggetti, ma la natura, la vita, ciò che ci circonda.
Il “Mono no aware” è comprensione ma, anche e soprattutto, nostalgia che nasce quando ci accorgiamo che la vita è in costante cambiamento, che un istante non sarà mai uguale all’altro, che tutto ciò che amiamo si consumerà e si tramuterà in ricordo, così come faremo noi.

La cultura, i valori e il senso estetico giapponese sono fortemente impregnate di questa idea.
La cura che mettono nelle piccole cose dimostra quanto sia importante potersi gustare gli attimi, perché la nostra vita è fatta di attimi, è fatta dal “qui e ora”.
Un esempio lampante è l’hanami, il prendersi del tempo per sedersi sotto un ciliegio che presto sfiorirà, per goderne la bellezza.
Non vuol dire, certo, che non dobbiamo fare progetti per il futuro o pianificare eventi, avremmo una visione limitata dell’esistenza, ma non dobbiamo neanche dimenticare che non esiste solo il futuro, ma anche e soprattutto il presente. Se ci facciamo scappare quel che abbiamo davanti agli occhi, perdiamo tante occasioni di grande valore.
Meglio avvertire un po’ di tristezza, un pizzicorio nel cuore legato alla perdita, che non accorgersene neanche.

Natsukashii

懐かしい è nostalgia.
懐かしい è una dolce malinconia.
È quella delicata tristezza mista a felicità che ti prende quando ripensi a un evento del tuo passato che ti ha regalato grande gioia, come un viaggio particolarmente bello, un incontro pieno di sorrisi, il raggiungimento di un obiettivo.
È quel pensiero a cui torni quando i colori si spengono.
Si tratta sempre di qualcosa che è ormai andato, ma per questo non sei triste completamente e non ti senti sconfitto, ma trai conforto e calore da quel ricordo un po’ nostalgico.
Avete mai provato questa sensazione?
Accucciarvi in un momento trascorso che sapete forse non tornerà troppo presto, ma che ha il potere di farvi sorridere ancora e sempre.

Sono fermamente convinta che riuscire a trovare del conforto anche nella tristezza, in quanto sia effimera la vita, è una specie di super potere che va nutrito, allenato e fatto crescere.
Soprattutto in questo periodo che ci concede a malapena un po’ di pace.

Love, Monigiri

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