Più buoni NON solo a Natale

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Più buoni NON solo a Natale

Non è un segreto.
Il Natale è una delle mie feste preferite.
Nonostante lo stress dei regali, i pranzi coi parenti, gli addobbi da montare (il giorno dell’immacolata e non un mese prima, degenerati) e “Una poltrona per due” a segnare il tempo che manca all’apertura dei regali.

Un periodo non privo di difficoltà, su questo siamo d’accordo. Ci affanniamo come semplici persone, figli o genitori di qualcuno, amici di vecchia data o fidanzati in cerca del regalo perfetto. Ci diamo tanta pena perché è quel periodo dell’anno in cui siamo tutti più buoni, o almeno questo è il concetto che si è impigliato nella nostra testa.

Magari è anche vero.
Ma il resto dell’anno?
E poi cosa vuol dire, buoni?

Spesso incappo in notizie più o meno recenti relative ad altruistici gesti compiuti da persone famose. Quel genere di notizie che rafforzano la stima e la simpatia per quelle celebrità che ci avevano già conquistato con il loro lavoro senza che si prodigassero anche in gesti di straordinaria umanità e gentilezza.
Tra le varie centinaia ne ho scelte cinque a caso.
Cinque esempi di persone che NON sono state buone solo a Natale.

UNA CLAUSOLA INASPETTATA
Bryan Lourd sapeva che il lavoro di agente cinematografico lo avrebbe esposto alle richieste più strane. Che alcune fossero inserite per fare del bene, però non se l’era aspettato. Uno degli attori che rappresentava, un certo Robin Williams, ad esempio, esigeva nel contratto di ogni film una clausola che imponesse alla produzione di assumere un certo numero di senzatetto e di metterli al lavoro.
Oltre quello che era lo scopo più diretto, c’era anche il desiderio da parte di Robin Williams di rimarcare l’importanza di dare alle persone la possibilità di tornare al lavoro riguadagnandosi una propria dignità umana e sociale con le proprie forze.

ZIO DANNY
Nel 1996 Danny DeVito diresse e interpretò un adattamento del romanzo Matilda di Roald Dahl. Per il ruolo della protagonista venne scelta Mara Wilson la cui storia personale fu segnata dalla tragica morte della madre, ammalatasi nei mesi in cui il film fu girato.
Nel suo libro Where Am I Now? Mara racconta di come andarono le cose sul set in quei mesi difficili e di quanto Danny DeVito e la moglie Rhea Perlman le furono di aiuto. Mentre sul set interpretavano i terribili genitori di Matilda, nella vita reale si presero cura della bambina come una coppia di adorabili zii.

Si prodigarono nel distrarla portandola a feste e parchi divertimenti o prendendosi cura di lei quando i genitori avevano bisogno di andare all’ospedale e rimanerci. Quando fu chiaro per tutti che la madre non avrebbe visto il film finito, Danny DeVito ne portò una copia all’ospedale, regalando alla donna una delle gioie più grandi della sua vita prima di andarsene.

SANTO KEANU
Ormai non è più un segreto che la star hollywoodiana sia anche un esempio di generosità e filantropia che rasenta la rarità. Anche se penso che in molti fossero realmente coscienti della portata dei gesti solidali compiuti da Keanu Reeves. Da anni infatti aiuta in segreto svariati ospedali pediatrici facendo generose donazioni ad associazioni che si occupano di aiutare i bambini malati e le loro famiglie. Come se non bastasse, negli anni l’attore ha coinvolto e coinvolge tutt’ora colleghi attori e attrici che, sempre in forma anonima, fanno donazioni.

Prima di dire “Si ok ma in fondo è tutta pubblicità”, vi ricordo che il signor Reeves è quel tipo che offre il pranzo ai senzatetto e ascolta le loro storie, che da un passaggio in macchina a turisti in panne o che durante un atterraggio d’emergenza dell’aereo su cui si trovava, non solo ha aiutato il personale di bordo a tranquillizzare i passeggeri, ma si è pure occupato di organizzare il trasporto per riprendere il viaggio in bus, durante il quale ha intrattenuto tutti raccontando loro alcune sue avventure e suonando musica country.

GEORGE L’AMBASCIATORE
George Clooney non è certo uno che si tira indietro quando si parla di beneficenza, anzi. Da anni, infatti, si batte in favore del Sudan, devastato da guerre e disordini, e sostiene una fondazione impegnata contro i crimini di guerra, la Satellite sentinel Project. Ma non è tutto, perché l’attore ha anche girato insieme al padre lo speciale tv Un viaggio nel Darfur e il documentario Sabbia e dispiacere. Tra le altre attività benefiche che l’hanno visto coinvolto il sostegno alle vittime dell’11 settembre, dello tsunami e dell’uragano Katrina. Impegni, questi, che l’hanno fatto diventare Ambasciatore Onu per la pace.

UNA “FINESTRA” SULLA GENEROSITA’
Ultimo ma non certo per importanza, il caro vecchio “zio” Bill che con i suoi 45 miliardi di dollari donati nel corso di una vita, si aggiudica il titolo di benefattore più generoso del mondo.
Bill Gates, fin dal 2010 incoraggia altri miliardari a donare almeno la metà della loro ricchezza a iniziative benefiche.
“Pensiamo che sia una responsabilità fondamentale per chiunque ha molti soldi”

Il punto è che esempi come questi ne esistono a centinaia.
Quelli compiuti dalle persone famose sono però quelli a cui possiamo risalire più facilmente. Trovo confortante sapere che non ci sarà mai abbastanza spazio per elencarle tutte, ma forse con il vostro aiuto possiamo renderne noti molti altri.

Commentate e parlateci dei gesti di altruismo di cui siete venuti a conoscenza.
Il nuovo anno è alle porte.
Quale modo migliore di iniziarlo prendendo atto (ed esempio) dalle gesta di chi non è buono solo a Natale.

Alessandro Felisi – Niente Da Dire

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